Antonello Falomi
“Non c’è più la certezza del diritto. Faremo ogni ricorso possibile”. A La Zanzara su Radio 24 il presidente dell’associazione ex parlamentari Antonello Falomi difende il vitalizio contro i tagli previsti dalla legge Richetti: “Il salario e la pensione del parlamentare non sono assimilabili a quelli della persona normale. I politici hanno una funzione di garanzia. E’ giusto che vengano pagati di più. E’ giusto che prendano di più rispetto a un cittadino normale”.
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“La legge Richetti – dice Falomi – è un obbrobrio, un colpo duro allo stato di diritto. Se faccio passare il principio che le regole possono essere messe in discussione per il passato questo colpirà tutti i cittadini. Non possono esserci norme retroattive”. Ma questo è avvenuto per i cittadini, dicono i conduttori: “Io il vitalizio non lo chiamo privilegio ma una garanzia. Rispetto a un cittadino non sono entrato in Parlamento con un concorso. Anche i giornalisti sono privilegiati, vanno in pensione con norme favorevoli”.
VITALIZI IN EUROPA
Se lei avesse fatto un altro lavoro non avrebbe la stessa pensione: “E’ vero, ma il lavoro del parlamentare è altra cosa. E’ giusto che prendano una pensione superiore”. Lei quanto prende?: “Quattromila e settecento euro per quattro legislature. Il vitalizio medio di tutti gli ex parlamentari è 3500 euro, non è pensione d’oro. Se quella è una pensione d’oro…”.
VITALIZI M5S
Se tagliassero il vitalizio cosa succederebbe agli ex?: “Molti ex parlamentari sarebbero in difficoltà, alcuni hanno bisogno della badante. Non siamo privilegiati. Chi vuole questa legge considera criminale chi ha fatto politica. Fanno propaganda, sanno che la Corte boccerà tutto. Un’arma di distrazione di massa”.