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    RISALGONO I TITOLI DELLE BANCHE ITALIANE A PIAZZA AFFARI, DOPO I RIBASSI SUCCESSIVI ALL'INVASIONE DELL'UCRAINA - IL RIMBALZO INTERESSA SOPRATTUTTO UNICREDIT (+3,95% A 11,83 EURO), CHE AVEVA SCONTATO LA MAGGIOR ESPOSIZIONE IN RUSSIA - NUOVO CROLLO DELLE AZIONI RUSSE FUORI DALLA BORSA DI MOSCA: GAZPROM CEDE IL 22%, SBERBANK IL 24% E ROSNEFT IL 40%...


     
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    E' IL GIORNO DELLA RISCOSSA PER LE BANCHE ITALIANE IN PIAZZA AFFARI

    Da www.ansa.it

     

    unicredit in russia unicredit in russia

    E' il giorno della riscossa per le banche italiane in Piazza Affari, colpite duramente la vigilia, a 6 giorni dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

     

    Il rimbalzo interessa soprattutto Unicredit (+3,95% a 11,83 euro), che aveva scontato la maggior esposizione in Russia.

     

    Più caute Intesa (+0,5% a 2,3 euro), Banco Bpm (+0,81% a 3,11 euro) e Bper (+0,75% a 1,8 euro), mentre il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi scende a 155,3 punti, con il rendimento annuo in calo di 0,9 punti base all'1,663%.

     

    unicredit unicredit

    Piazza Affari si porta quasi subito in territorio positivo dopo un avvio poco variato nel sesto giorno di guerra tra Russia e Ucraina.

     

    Avvio incerto per le principali Borse europee mentre gli investitori monitorano gli sviluppi della guerra in Ucraina. A Londra il Ftse 100 sale dello 0,1% a 7.467 punti, a Parigi il Cac 40 cede lo 0,21% a 6.645 punti mentre a Francoforte il Dax arretra dello 0,39% a 14.404 punti.

     

    NUOVO CROLLO DELLE AZIONI RUSSE FUORI DALLA BORSA DI MOSCA

    gazprom sponsor uefa 4 gazprom sponsor uefa 4

    (ANSA) - Riparte il crollo dei titoli che fanno riferimento alle società quotate russe mentre il Cremlino sta ritardando l'inevitabile collasso della Borsa di Mosca mantenendo chiuse le contrattazioni per il secondo giorno consecutivo.

     

    Dopo un tentativo di rimbalzo alla Borsa di Londra i depositary receipts (certificati che rappresentano azioni) sui titoli russi hanno ripreso la rotta che ne sta disintegrando il valore: Gazprom cede il 22%, Sberbank il 24% e Rosneft il 40%. Vendite anche sugli Etf che replicano l'andamento degli indici russi, con il Vaneck Russia Etf che, secondo quanto riferisce Bloomberg, cede l'11% nel pre-market.

      

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