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    QUESTO E’ GIARDINAGGIO! - LA DEPUTATA RADICALE RITA BERNARDINI GIOISCE PER LA CRESCITA SANA E RIGOGLIOSA DELLE PIANTE DI MARIJUANA PIANTATE SUL TERRAZZO DI CASA – TRANQUILLI: “SONO DESTINATE AI MALATI CHE NON RIESCONO AD ACCEDERE ALLA TERAPIA” - COLTIVARE ERBA IN CASA E’ REATO PENALE, MA RITA VA AVANTI NELLA BATTAGLIA ANTIPROIBIZIONISTA - UNA VEGLIA DI PREGHIERA PER FERMARLA - RISULTATO MIRACOLOSO: SPUNTANO PIANTINE IN PARROCCHIA…


     
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    Marianna Venturini per Lettera43.it

    Rita BernardiniRita Bernardini

    Al posto del basilico o del rosmarino, Rita Bernardini ha deciso di mettere a dimora sul balcone di casa alcune piante di marijuana. Da sempre i radicali chiedono la legalizzazione delle droghe leggere e più in particolare che si affronti il tema dell'uso terapeutico dei derivati della cannabis. Proprio per sensibilizzare il parlamento, la deputata ha deciso di provare l'inusuale coltivazione nel nome della disobbedienza civile.

    I SEMI PIANTATI ALLA CAMERA. La ganja era stata piantata durante una conferenza stampa a Montecitorio lo scorso 18 giugno e ha evidentemente trovato sul terrazzo della parlamentare il clima migliore per crescere. «Da pochi semini sono nate davvero delle belle piante. Le ho disposte in tre vasi», ha detto Bernardini a Lettera43.it.

    Certo la sua iniziativa ha ben poco a che fare con la floricoltura e molto invece con la politica. Bernardini ha non a caso depositato due proposte di legge a carattere libertario: «Una per la legalizzazione della coltivazione e del commercio dei derivati della cannabis e l'altra per la depenalizzazione della semina domestica».

    MARIJUANAMARIJUANA

    IL RACCOLTO IN FAVORE DEI MALATI. Quando l'orticello sarà finalmente pronto per il raccolto Bernardini ha già deciso che cosa fare delle sue produzioni: «Sono destinate ai malati», ha affermato, «che non riescono ad accedere alla terapia in alcun altro modo. Mi sono arrivate molte richieste e al momento giusto l'intenzione è di fare una grande festa e di consegnare le infiorescenze a chi ha mostrato di averne bisogno».

    CONSIGLI DI GIARDINAGGIO IN RETE. Su Facebook, dove la deputata tiene un album fotografico che viene aggiornato quasi quotidianamente per mostrare i progressi delle piante, sono arrivati anche molti consigli, benché talora contraddittori. «Qualcuno ha detto che sono ancora indietro, altri che la fioritura è imminente». Intanto le piante crescono rigogliose. «Le annaffio e basta, non hanno bisogno di altro». Di sicuro hanno trovato il clima adatto.

    La deputata è certamente consapevole di aver commesso un reato. «Il solo fatto che io abbia piantato della marijuana è vietato e la presenza, o meno, del principio attivo, non cambia la sostanza delle cose». Il significato che la parlamentare dà alla sua azione è però di altro tipo: «Questo gesto di disobbedienza civile dovrebbe far riflettere sulle leggi illogiche del nostro Paese».

    Bernardini trova infatti «paradossale» che la detenzione di cannabinoidi per uso personale sia punita solo con una pena amministrativa mentre la loro coltivazione sia classificata come un reato penale. Quello che le interessa è però l'aspetto terapeutico della pianta. «Alcuni fra gli effetti più dolorosi di patologie quali sclerosi multipla e Aids possono essere leniti proprio dal ricorso alla cannabis».

    IL PASSO AVANTI DELLA TOSCANA. Mentre nel Veneto alcuni provvedimenti sono in discussione solo la regione Toscana, la provincia autonoma di Bolzano e alcune Aziende sanitarie locali (Asl) consentono attualmente ai malati di accedere ai farmaci a base di cannabinoidi, ma spesso a fronte di enormi difficoltà e iter complicati.

    MARIJUANAMARIJUANA

    I medici possono prescrivere alcuni medicinali sulla base di un decreto, ma la realtà è che «c'è molta ignoranza in materia», come ha spiegato l'esponente radicale. Anche perché, ha sottolineato Bernardini, «l'Italia importa dai Paesi Bassi i prodotti che contengono cannabis come il Bedrocan. E rinunciamo così a una buona parte della ricerca nel settore». Per l'esponente radicale la motivazione sta anche «nell'educazione profondamente moralistica della nazione», anacronistica in un momento storico in cui con strategie diverse anche in altri Stati l'utilizzo medicale dello spinello si sta facendo largo.

    UNA CATENA DI PREGHIERE PER FERMARLA. Non a caso la sua iniziativa ha provocato una controffensiva religiosa. Per scongiurare il pericolo rappresentato dalle proposte di legge per depenalizzare le coltivazioni di erba un gruppo di cattolici tradizionalisti ha addirittura organizzato una catena di preghiere e di rosari.

    A detta dell'associazione Gruppo Lepanto, gli Ave Maria recitati durante il mese di agosto (nel quale cade peraltro la festa per l'Assunzione della Vergine il giorno 15, ndr) dovrebbero avere un effetto salvifico. «Le preghiere devono fare davvero bene» ha commentato ironicamente la parlamentare, «visto che è spuntata una pianticella di marijuana perfino nella fioriera di una chiesa della provincia di Arezzo». Evidentemente, là dove non è ancora arrivato il pollice verde, anzi verdissimo, di Rita Bernardini c'è spazio per qualche fioritura miracolosa.

     

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