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    LA MELA MARCIA NON CADE MAI LONTANO DALL’ALBERO – ROBERT CRIMO, IL 21ENNE CHE HA UCCISO SETTE PERSONE DURANTE LA PARATA DEL 4 LUGLIO A CHICAGO, SI È POTUTO COMPRARE L’ARMA GRAZIE AL PADRE - NONOSTANTE IL RAGAZZO AVESSE MINACCIATO DI UCCIDERSI E DI STERMINARE LA FAMIGLIA NEL 2019, L’UOMO LO HA SPONSORIZZATO PER RICHIEDERE IL PERMESSO PER POSSEDERE ARMI – ALL’EPOCA LE MINACCE FINIRONO SUL TAVOLO DELLA POLIZIA CHE SEQUESTRÒ UNA SERIE DI COLTELLI E… - VIDEO


     
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    DAGONEWS

     

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    La mela marcia non cade mai tanto lontano dall’albero. Emergono dettagli inquietanti su Robert "Bobby" Crimo III, il 21enne che ha ucciso sette persone alla parata del 4 luglio a Highland Park, sobborgo di Chicago. Il padre, che ora si dice addolorato dalla tragedia, lo ha aiutato a comprare armi dopo che aveva minacciato di “ammazzare tutti”.

     

    In un comunicato i genitori di Crimo hanno parlato di “tragedia”: «Siamo tutti madri e padri, sorelle e fratelli, e questa è una terribile tragedia per molte famiglie, le vittime, la parata, la comunità. I nostri pensieri e preghiere vanno a tutti»

     

    Ma martedì è emerso che Bob Crimo aveva sponsorizzato la richiesta del figlio per un permesso per armi nel 2020, anche dopo che l'assassino aveva minacciato di uccidere se stesso e la sua famiglia.

     

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    Nel settembre 2019, la polizia dell'Illinois ha ricevuto una segnalazione di "pericolo" relativo alla famiglia di Robert Crimo: il ragazzo aveva minacciato di uccidere se stesso e la sua famiglia. all’epoca i poliziotti hanno sequestrato una serie di coltelli che, però, in un secondo momento gli sono stati restituiti. Crimo, che all'epoca aveva 19 anni, non fu arrestato. Aveva due anni sotto l'età minima legale per richiedere la carta di identificazione del proprietario dell'arma da fuoco (FOID) necessaria per ottenere legalmente un'arma.

     

    Ma nonostante le minacce di omicidio-suicidio, il padre di Crimo lo ha sponsorizzato per una carta FOID nel dicembre 2019: la richiesta è stata approvata un mese dopo, nel gennaio 2020. I funzionari dicono di aver approvato il permesso perché c'erano "fondamenti sufficienti" per ritenere Crimo pericoloso. L’unico precedente nel suo fascicolo riguardava una violazione per possesso di tabacco nel 2016. Questo vuol dire che Crimo ha legalmente acquistato l’arma usata nel massacro.

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    Su di lui adesso pendono sette capi di accusa per omicidio di primo grado. Rischia l'ergastolo.

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