Alberto Custodero per www.repubblica.it
ROBERTO FICO
"Uno scandalo, un comportamento vergognoso". Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, risponde così in merito al compenso della Rai per Fabio Fazio. "Quando era stato preventivato di toccare lo stipendio a Fazio, classico comunista col cuore a sinistra e portafogli a destra - ha affermato - voleva scappare in un'altra tv". "Ora che è arrivato il suo compare Orfeo e gli aumentano lo stipendio - ha concluso - non vuole più scappare dalla Rai". Sulla stessa linea anche il segretario leghista. "E poi chiedono il canone a disoccupato e pensionati - tuona Matteo Salvini - per me è una vergogna".
Critiche bipartisan. Ma la presa di distanza dall'aumento di stipendio del popolare presentatore è bipartisan. Evidentemente, sotto elezioni amministrative e con le politiche in vista, molti partiti vogliono sganciarsi da una decisione così impopolare che riguarda il canone e i soldi pubblici degli italiani. È stato lo stesso Pd, con il suo componente nel cda Michele Anzaldi (sostenitore della tesi secondo cui il tetto di 240mila euro deve valere per tutti), il primo ad attaccare venerdì sera con una critica severissima. "Il rinnovo del contratto a Fazio - aveva postato su Facebook Anzaldi - è un vero schiaffo agli italiani che fanno sacrifici e alla povertà, uno schiaffo che arriva da una piccolissima casta di intoccabili".
fabio fazio
Sul caso interviene anche Gianni Sammarco, di Alternativa popolare, il partito degli alfaniani che non ha più un consigliere in cda. "Il Parlamento fissa il tetto dei compensi Rai a 240mila euro - dichiara - e il
Cda del servizio pubblico ignora la normativa approvando un compenso da 2,2 milioni di euro l'anno, per 4 anni, a Fabio Fazio. Stesso compenso del passato, ma con molte ore di trasmissione in meno e con, in più, una 'promozione' del suo programma che passerà su Rai1".