FRANCESCO ROCCA
Estratto dell’articolo di Clemente Pistilli per “la Repubblica – ed. Roma”
Dal « Prima gli italiani » tanto caro sia a FdI che alla Lega nel Lazio si è passati a «Prima gli Angelucci». La giunta regionale presieduta da Francesco Rocca ha dato il via libera agli accreditamenti di nuovi posti nella sanità privata e i maggiori benefici sono nuovamente per il deputato leghista Antonio Angelucci, che da portantino del San Camillo è diventato re delle cliniche.
ANTONIO ANGELUCCI
Il 5 maggio scorso il governatore ha annunciato di aver destinato 23 milioni di euro ai privati per decongestionare i pronto soccorso dei principali ospedali di Roma. I pazienti potranno così essere trasferiti anche nelle strutture accreditate. […] Non è ancora ben chiaro dove verranno recuperati i fondi, visto che nella delibera di giunta da un lato si parla di ulteriori risorse e dall’altro di un provvedimento che «non comporta oneri a carico del bilancio regionale, in quanto gli stessi gravano sui bilanci delle Aziende sanitarie » , con l’apparente conseguenza che sembrano ridursi le somme da utilizzare nelle strutture pubbliche a vantaggio di quelle private.
Al di là dell’aspetto strettamente contabile, è però presto emerso che quasi la metà di quei 23 milioni, 10,2 per l’esattezza, sarebbero andati al gruppo Angelucci. Buona parte dei 350 posti letto aggiuntivi voluti dalla Regione verranno dunque acquistati dal San Raffaele di Rocca di Papa, San Raffaele Portuense, Irccs San Raffaele Pisana, San Raffaele Montecompatri e San Raffaele Flaminia.
francesco rocca alla prima seduta del consiglio regionale del lazio
Il 5 maggio scorso quella dei 23 milioni di euro non è stata però l’unica delibera regionale relativa alla sanità laziale approvata. La giunta di Francesco Rocca, che prima di essere eletto è stato presidente del CdA della Fondazione San Raffaele e che ha scelto come direttore della direzione regionale Alessandro Ridolfi, che a sua volta è membro del collegio sindacale tanto della San Raffaele quanto della finanziaria Tosinvest, la cassaforte del gruppo Angelucci, ha dato il via libera infatti al riaccreditamento proprio del San Raffaele di Rocca di Papa, la struttura che nel 2020 si trasformò in un enorme cluster, dove morirono per Covid oltre 40 anziani e 170 rimasero contagiati, e a cui, aperta anche un’inchiesta dalla Procura di Velletri, l’allora assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato aveva tolto appunto l’accreditamento.
francesco rocca si taglia il pizzetto a un giorno da pecora 3
A quel centro andranno 5,1 milioni di euro sui 23 previsti per i 350 posti letto aggiuntivi e potrà soprattutto tornare a godere di 95 posti letto per lungodegenti, 80 posti in Rsa, un laboratorio analisi, 16 posti nell’hospice e 64 per trattamenti domiciliari di pazienti seguiti dall’hospice, tutti accreditati. E non è tutto. Il 5 maggio la giunta Rocca infatti ha anche ampliato i posti accreditati della Rsa San Raffaele Flaminia, che ha ora un totale di 60 posti in accreditamento, e della Medica Group, sempre degli Angelucci, che gode ora di 60 posti per lungodegenti, 24 posti residenziali hospice, 96 in trattamento domiciliare e 20 nella Rsa accreditati. L’esecutivo regionale infine ha dato altri 16 posti accreditati alla Rsa Villa Carla di Fiumicino, della società Italcliniche, e ha portato a 80 i posti accreditati della Rsa Salus della società omonima. […]
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