Rinaldo Frignani per www.corriere.it
movida a san lorenzo
Che San Lorenzo venisse utilizzato come terreno di sperimentazione di nuove droghe non è una novità. Ma quello che la polizia ha scoperto nei giorni scorsi, dopo aver chiuso un locale notturno per un mese in seguito al sequestro di dosi di stupefacente, potrebbe aprire scenari diversi e inquietanti. Anche perché il rione è da sempre in cima a quelli dove nella Capitale i più giovani ricercano lo sballo.
Con droga o alcolici, o tutti e due insieme poco conta. Ecco perché il commissariato San Lorenzo sta lavorando in stretto contatto con gli investigatori della Direzione centrale per i servizi antidroga del ministero dell'Interno dopo la scoperta di una boccetta senza etichette contenente un liquido trasparente, inodore e insapore, a base di acido lisergico, la struttura base dell’Lsd, l’allucinogeno più diffuso e potente.
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Solo che in questo caso la formula chimica sarebbe stata cambiata, resa ancora più micidiale, al punto che è scattato l’allarme. E la procura ha disposto accertamenti non ripetibili su quel poco di sostanza che è stata trovata sul fondo della boccetta. Il resto i ragazzi di San Lorenzo lo avevano già assunto.
Chi indaga è al momento in attesa dei risultati degli esami di laboratorio con i quali si ricostruirà l’esatta composizione di quel liquido, anche se già a prima vista uno dei periti incaricati avrebbe confermato che poche gocce bastano per creare danni irreversibili al cervello. Potrebbe trattarsi quindi di un micidiale mix chimico, prodotto in qualche laboratorio clandestino?
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Al momento non ha un nome, e non si sa nemmeno a quanto venga venduta una singola dose di acido. Appare tuttavia certo che il miscuglio, unito ai super alcolici, possono avere effetti devastanti sull’organismo, tanto più quello di teenager che frequentano San Lorenzo.
Le indagini del commissariato sono tuttavia soltanto all’inizio. Da capire la provenienza di quella boccetta, poi sequestrata, e se ce ne fossero altre. Chi le abbia portate e se siano state effettivamente vendute alle comitive di ragazzi che almeno fino a qualche settimana fa stazionavano fuori dai locali fino a tarda notte, almeno prima del giro di vite dato da polizia, carabinieri, Finanza e vigili urbani che hanno cominciato a chiudere locali che non rispettavano l’ordinenza anti-alcol del Comune.
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Proprio nell’ultimo fine settimana, ad esempio, i militari dell’Arma hanno chiuso due pub per uno e tre giorni perché il personale non indossava le mascherine, il giro di vite delle ultime settimane, coordinato dal commissariato di quartiere, ha spinto un gruppo di esercenti a chiedere una sorta di tregua e un incontro con la polizia.
Dalle 5mila persone di qualche settimana fa, adesso venerdì notte sono state stimate 800 presenze e sabato poco più di mille, grazie allo stop alla vendita di alcolici fatto rispettare dalle forze dell’ordine secondo l’ordinanza comunale attualmente in vigore e all’intervento delle spazzatrici dell’Ama fra l’una e le due di notte. I poliziotti hanno poi sequestrato un impianto stereo a una comitiva di ragazzi che sentivano la musica a tutto volume e intanto indagano su delega della procura sulla provenienza del nuovo potente allucinogeno.
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Intanto nei prossimi giorni ispezione dei vigili del fuoco al «Notorius» sequestrato dopo che la polizia ha scoperto sabato notte 340 clienti invece dei 25 previsti dalle normative anti-Covid ancora in vigore. Si tratta della discoteca in via San Nicola da Tolentino, vicino a via Bissolati, una delle più famose di Roma.
Il provvedimento è stato notificato al titolare del locale che è stato anche denunciato per aver tenuto aperta la discoteca senza tener conto delle prescrizioni dell’autorità. E l’uscita di sicurezza non era segnalata. Già nel febbraio 2019 la Questura aveva disposto la chiusura per dieci giorni del «Notorius» ma in quell’occasione per motivi di ordine pubblico dopo l’accoltellamento di un ragazzo fuori dal locale.
L’ispezione notturna, nel corso di un evento organizzato nella discoteca, è stata effettuata da agenti del Reparto volanti, dei commissariati Flaminio, Aurelio e Trevi Campo Marzio, che successivamente hanno anche multato per 3mila euro ciascuno due giovani che facevano pipì sulle portiere delle auto parcheggiate davanti a un gruppo di persone e anche l’amministratore della società che gestisce un night club lì vicino perché una dipendente non aveva il super green pass per lavorare.
polizia a campo dei fiori, roma
Ma sempre nello scorso weekend l’offensiva sulla movida è stata a tutto campo: solo i carabinieri hanno identificato oltre 1.600 giovani, fra i quali almeno 500 minorenni, fra San Lorenzo, Trastevere, Campo de’ Fiori, Monti e Ponte Milvio. Quattordici multe per mancanza di super green pass per clienti e dipendenti di ristoranti proprio a Trastevere dove una donna non in regola ha mostrato agli agenti il lasciapassare verde intestato alla madre e per questo è stata denunciata.
movida roma centro
Oltre 1.300 le sanzioni per infrazioni al Codice della Strada nei quartieri della movida, mentre nella zona di viale Marconi i vigili urbani hanno multato dieci prostitute anche perché per riscaldarsi avevano acceso fuochi ai bordi della strada, poi pulite dall’Ama. Per quattro ragazze è anche scattato il daspo urbano.