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    A OGNUNO LA SUA CROCE – È STATO CONDANNATO A A OTTO ANNI DI RECLUSIONE IL MAROCCHINO CHE AD APRILE A ROMA PROVÒ A TOGLIERE LA VITA AD UN UOMO PERCHÉ AVEVA UN CROCIFISSO AL COLLO – MOHAMMED RARHDOUN ALLA STAZIONE TERMINI SI AVVICINA AL MALCAPITATO PER RAPINARLO, PROVA A STRAPPARGLI DAL COLLO LA CATENINA, QUANDO SI ACCORGE CHE C’È ATTACCATO UN CROCIFISSO SBROCCA E…


     
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    Giulio De Santis per “il Corriere della Sera - Edizione Roma”

     

    stazione termini di roma stazione termini di roma

    Per aver provato a togliere la vita a un uomo dopo avergli visto un crocifisso intorno al collo, Mohammed Rarhdoun, 37 anni, marocchino, è stato condannato a otto anni di reclusione: l' accusa è di tentato omicidio aggravato dall' odio religioso. La condanna è stata pronunciata dal giudice dell' udienza preliminare Annalisa Marzano al termine dell' abbreviato, rito che prevede lo sconto di un terzo della pena.

     

    crocifisso al collo di un uomo crocifisso al collo di un uomo

    Esclusa qualunque matrice terroristica legata alla jihad islamica; caduti anche i futili motivi, contestati invece dalla Procura che aveva chiesto nove anni di reclusione. Rarhdoun, che adesso è in carcere, ha dei precedenti ma non per aggressioni sorte per motivi legati alla fede religiosa. E al momento dell' arresto aveva il permesso di soggiorno pur essendo un senzatetto. La vittima è Samuel Ambarian, 44 anni, un cittadino georgiano scambiato però dall' imputato per un italiano.

     

    crocifisso al collo crocifisso al collo

    «Non è mai stato chiarito con esattezza se il crocefisso fosse al collo dell' uomo che ha denunciato l' episodio - spiega l' avvocato Dario Candeloro, difensore dell' imputato -. Il georgiano ha più volte cambiato versione nel corso delle indagini. Attendiamo le motivazioni. Faremo appello», Il fatto risale alla notte del 21 aprile scorso, il giorno di Pasqua, e si è verificato nei pressi della stazione Termini, anche se il diverbio tra Rarhdoun e il georgiano ha avuto inizio all' interno dell' autobus 64.

    crocifisso al collo 1 crocifisso al collo 1

     

    accoltellamento 4 accoltellamento 4

    Tutto comincia, secondo la ricostruzione della Procura, con il progetto del marocchino di rapinare lo sconosciuto. L' imputato nota quel passeggero solo, gli si avvicina, scorge una catenina e cerca di strappargliela con la forza. Tuttavia il tentativo fallisce.

     

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    Forse Rarhdoun potrebbe rassegnarsi all' insuccesso e abbandonare la «preda», ma durante la colluttazione si accorge che, appeso alla catenina, c' è un crocifisso. E la presenza del simbolo religioso, secondo il pubblico ministero, fa perdere la testa al marocchino. Il georgiano, in ogni modo, scende dall' autobus e si allontana di corsa, pensando che ormai la storia sia chiusa. Ormai tranquillo, fa per avvicinarsi alla stazione della metropolitana in piazza dei Cinquecento. Dopo pochi attimi, però, si accorge che Rarhdoun lo sta inseguendo.

     

    crocifisso crocifisso accoltellamento accoltellamento

    Quando il marocchino riesce a raggiungerlo, gli grida contro: «Italiano cattolico di m...» e gli sferza un fendente con il coltello che colpisce il malcapitato al collo. La ferita non è mortale, ma solo per miracolo. Sanguinante e frastornato, Ambarian appena vede i poliziotti dalle parti di via Giolitti corre loro incontro e in preda al panico racconta quanto gli è accaduto. Rarhdoun in un primo tempo riesce a scappare, ma la fuga dura poco: dopo un breve inseguimento, gli agenti lo ammanettano.

    carabinieri alla stazione termini di roma carabinieri alla stazione termini di roma accoltellamento 1 accoltellamento 1 crocifisso crocifisso

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