Estratto dell’articolo di Silvia Pollice per “Il Messaggero”
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«Mi ero fatta solo due birre, stavo bene» si giustifica così Cristina Denisia Covaliu, la 47enne romena che la sera del 25 agosto, intorno alle 20.30, è stata arrestata dagli agenti del commissariato Colombo per aver ceduto all'ira nei confronti del suo coinquilino venezuelano di 32 anni, Alexander Robert Juarez Suarez, lanciandogli addosso dell'acqua bollente e causandogli alcune ustioni. Il motivo? Non le avrebbe permesso di cenare da sola in cucina. Ma la donna riferisce anche di essere stata aggredita. E l'occhio nero, con il quale si presenta in aula, lo confermerebbe.
violenza domestica sugli uomini
[…] I due stavano ancora litigando in modo furibondo (lui, seduto sul letto della sua camera; lei in piedi nel corridoio, con la mano sanguinante e visibilmente ubriaca) e gli schiamazzi si sentivano chiaramente in tutto il palazzo, dato che la porta di casa era ancora spalancata. Secondo il racconto della vittima, la donna, rientrata circa mezz'ora prima nell'appartamento di via della Madonna di Fatima (nel quartiere Ardeatino), avrebbe prima intimato con violenza all'uomo di andarsene, per poi passare alle maniere forti.
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Infatti, all'inizio avrebbe tentato di aggredirlo con il coltello che lui stava usando per tagliare l'insalata e, dopo essere stata disarmata, gli avrebbe scaraventato addosso la pentola con l'acqua che stava bollendo sui fornelli, provocandogli ustioni di secondo grado sulle gambe e sul braccio sinistro, per le quali il 32enne, ha avuto una prognosi di dieci giorni, dopo l'intervento dei medici dell'ospedale Sant'Eugenio.
Poco dopo, è arrivata un'altra ambulanza dal San Giovanni per sedare la Covaliu, in evidente stato di agitazione. Il giovane si era rifugiato nella sua camera e aveva provato a chiamare il 113 nel tentativo di difendersi dalla follia alcolica della sua coinquilina, ma lei lo aveva raggiunto poco dopo, cercando di colpirlo con il manico di una scopa.
VIOLENZE DOMESTICHE
Eppure l'arrestata, arrivata in aula con un occhio nero, ha dato una versione dei fatti completamente diversa: Juarez Suarez, che stava cucinando (la pentola usata come arma era sua), l'avrebbe aggredita verbalmente - dicendole più di una volta «ma non ti vergogni?» - perché si sarebbe appropriata della sua televisione. Così, l'avrebbe spinta due volte e, per rispondere all'aggressione subìta, la donna ha riferito di essersi difesa prendendo d'istinto la pentola dal fuoco e gettandola verso di lui, ma ad una distanza che lei credeva più grande di quanto fosse effettivamente.
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In aula la donna interrogata dal giudice Iole Moricca ha aggiunto: «Dopo essere andato in camera, è stato lui a prendere la scopa e a picchiarmi. Io, per cercare di bloccarla, mi sono ferita al dito con la parte in alluminio».
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[…] Tuttavia, il magistrato non ha chiesto l'applicazione di misure cautelari perché la 47enne risulta incensurata e il giudice monocratico ha accolto la richiesta. […]