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Chiara Pellegrini per “Libero Quotidiano”
Ci sono voluti trenta giorni per convincere il sindaco di Roma, Ignazio Marino e il comandante dei vigili urbani, Raffaele Clemente, ad annullare le multe impropriamente notificate ad un gruppo di genitori di ragazzi autistici.
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Nemesi storica per il primo cittadino che, per mesi, ha cercato di dribblare il pagamento di otto delle sanzioni elevate all’arcinota Panda rossa. Il 18 settembre scorso una ventina di auto Smart elettriche, con a bordo bambini e ragazzi autistici accompagnati dai genitori, scortate dai vigili urbani, sfilano per le strade del centro storico di Roma. Varcano la zona a traffico limitato e passano anche sulle corsie preferenziali, seguendo le indicazioni dei pizzardoni in testa alla fila.
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Misure prese per evitare ingorghi nel traffico, che possono creare forti disagi e stati di ansia alle persone affette da autismo. Tutto va per il meglio, soste dove prestabilito ed incontri con le istituzioni per mettere in luce «le difficoltà», racconta Marco, papà di un bambino autistico di 7 anni e mezzo, «che incontra ogni giorno chi ha un figlio autistico. Famiglie lasciate a sé stesse e assistenza domiciliare pressoché inesistente».
MANIFESTAZIONE AUTISTICI
Qualche mese dopo, esattamente l’11 febbraio scorso, la beffa. Agli «autisti degli autistici» arriva a casa una bella multa da oltre 90 euro. Scatta il tam tam in rete e tutti pensano che sia sicuramente un fraintendimento, che tra un tra un capo e l’altro dell’amministrazione comunale non si siano parlati. C’è la convinzione che tutto si risolverà facilmente. L’Aci, con Aci Consult, tra i promotori dell’iniziativa, redige così un’istanza collettiva per l’annullamento dei verbali e la invia a tutti i soggetti interessati e titolati a procedere, rapidamente, alla soluzione del problema. Ci si aspetta un lieto fine, magari in tempi brevi e con tante scuse da parte di chi, evidentemente, ha commesso l’errore: invece, sorprendentemente, si alza un muro.
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Il Comando dei vigili non ritira le multe. «Persino Aci e Aci Consult tirano i remi in barca», racconta Gianluca Nicoletti, giornalista e papà di Tommy un ragazzo autistico, promotore della community “Insettopia”, ideatrice dell’iniziativa di settembre. E «alla fine dicono che i genitori dovrebbero fare ricorso: rogna superlativa», commenta Nicoletti, «La situazione è fantozziana. Perché ognuno di noi in quanto accompagnatore di persona disabile avrebbe comunque potuto transitare tranquillamente per quelle corsie con la sua automobile personale».
bambino autistico
Di fronte al «no» dei vigili urbani Nicoletti scrive al sindaco «sia gentile, ci faccia togliere quelle ridicole multe». Dal Campidoglio, però, non risponde nessuno. Ieri la storia delle Smart finisce, di nuovo, sulle agenzie di stampa. E il Comune finalmente si fa sentire. Il comandante Clemente viene contattato dall’assessore alla scuola, Alessandra Cattoi: «Si tratta di un’associazione onlus importante», spiega Cattoi al comandante Clemente, « “Insettopia”, con la quale abbiamo collaborato lo scorso anno nelle nostre scuole (...) Le chiedo di prendere in considerazione questa richiesta per rispetto di quei genitori di ragazzi autistici che guidavano le auto».
autismo
Nel pomeriggio di ieri, a pochi minuti dall’arrivo della troupe di Striscia la notizia, pronta a trasmettere il caso, arrivano a Nicoletti le telefonate della portavoce del sindaco e del comandante dei vigili: «Le multe saranno annullate».