Foto di Mario Pizzi da Zagarolo
Valentina Tocchi per "Il Messaggero"

SIMONA SIGNORACCI E CLAUDIO STRINATI

TERRAZZA CAFFARELLI

Per tutti i sostenitori del proverbio «Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace» sarà un'amara notizia. Stando a quanto è emerso dagli interventi dei relatori d'eccezione, da Piero Angela a Claudio Strinati, del convegno «The beautiful brain», un incontro organizzato dalla Onlus di terapie neuropsichiatriche Atena che si è svolto ieri pomeriggio nella sala Protomoteca del Campidoglio, esisterebbe più di una correlazione tra la «razionale» scienza e l'irrazionale percezione di ciò che è bello.

ROSSELLA BARATTOLO E SIMONA SIGNORACCI

SEMIR ZEKJ E CRISTINA ALBERINI

Ad introdurre la serata c'era Milly Carlucci, affezionata amica dell'Associazone e del neurochirurgo Giulio Maira che la presiede, mentre ad appassionare i presenti, tra cui si riconoscevano Gianni Letta e Isabella Rauti, Marisa Stirpe e Gabriella Alemanno, ma anche Anna Fendi, Alda D'Eusanio, Erminia Manfredi, Marika Bollea e Susanna Pescante sono stati i componenti di una tavola rotonda d'eccezione, moderata dallo stesso Angela e da Livia Azzariti.

E se durante il dibattito si alteravano gli interventi di Claudio Strinati e di Maira ma anche dal neuro radiologo Cesare Colosimo e dall'ex assessore alla cultura Umberto Croppi, non mancavano i periodici ragguagli sull'esito della partita, che venivano inviati via telefono ai presenti e divulgati alla sala in tempo reale.

ROMA AL TRAMONTO

RELATORI

Non solo dibattito ma anche premiazione: sotto l'occhio vigile dell'organizzatrice della serata Camilla Morabito, terminata la discussione sul bello Gianni Letta e Isabella Rauti, coadiuvati da Milly Carlucci, hanno premiato con una stella cometa di vetro, firmata da Mario Ceroli, il neurobiologo inglese Semir Zeki e la neuro scienziata Cristina Alberini.

E dopo tante discussioni sulla bellezza, la serata non poteva che finire con un cocktail prolongé, offerto nella cornice «indiscutibilmente bella» e panoramica della terrazza Caffarelli.

PREMIO ATENA

PIERO ANGELA