1.PRODI, UE SBANDATA, BISOGNA DIFENDERE NOSTRI INTERESSI
romano prodi stefano bonaccini
(ANSA) - "Abbiamo un'Ue sbandata e lo dico con la massima tristezza. Abbiamo una forte alleanza con gli Stati Uniti, ma abbiamo difficoltà a interpretare questa alleanza con una nostra politica unitaria".
Lo ha detto l'ex premier Romano Prodi nel suo intervento alla kermesse "Energia popolare" a Cesena. "Ci hanno definiti - ha aggiunto - alleati che non contano nulla e invece c'è una terza via: alleato fedele ma capace di elaborare una politica unitaria per difendere i propri obiettivi e i propri interessi".
2.PRODI, IL PD NON PUÒ ESSERE UN PARTITO RASSEGNATO
romano prodi stefano bonaccini
(ANSA) - "Riconosciamo prima di tutti gli errori compiuti" di "quando, spinto dalle circostanze, il Pd ha inseguito gli obiettivi di breve periodo: le legge elettorale, la riforma della Rai, il finanziamento pubblico ai partiti, alcune riforme istituzionali. Li ritengo cedimenti alla situazione.
Bisogna che il Pd ricominci parlare con gli italiani affrontando l'origine e la causa del declino e indicando la strada per la rinascita. Non possiamo continuare a essere un partito rassegnato in un Paese rassegnato". Lo ha detto l'ex premier Romano Prodi nel suo intervento alla kermesse "Energia popolare" a Cesena.
intervento di romano prodi foto di bacco
"Abbiamo deprecato tante volte la crescita del populismo e l'instabilità a cui il populismo ha dato il contributo. Il populismo è il rifugio del popolo che non trova casa. E la casa non l'ha trovata nemmeno nel Pd. Il Pd ha perso metà dei suoi elettori, 6 milioni di voti.
Questo deve obbligarci a riflettere su come costruire la casa che possa ospitare gli italiani. Il Pd non è esente da colpe, ma è l'unico partito in grado di indicare i progetti e i percorsi necessari perché la democrazia torni a essere democrazia operante". Lo ha detto l'ex premier Romano Prodi nel suo intervento alla kermesse "Energia popolare" a Cesena.
romano prodi ursula von der leyen foto di bacco (1) romano prodi ENRICO LETTA ROMANO PRODI