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    “IL COMMISSARIO EUROPEO DEVE FARE GLI INTERESSI EUROPEI. OGGI I SINGOLI PAESI SI IMPADRONISCONO DEL NOME E DEL RUOLO DEL COMMISSARIO” – ROMANO PRODI: “LE SOCIETÀ VANNO AVANTI CON LA SPERANZA COLLETTIVA. MAI VISTO DUE ANNI BRUTTI COME GLI ULTIMI, CON UNA GUERRA IN EUROPA E UNA NEL MEDITERRANEO. IL CATASTROFISMO È GIUSTIFICATO – L’UE? FINCHÉ SIAMO DIVISI CHIUNQUE CI PUÒ FARE LA BARBA. PERO’ CI SONO DUE GUERRE E L'EUROPA NON HA DETTO ALCUNA PAROLA PER UNA MEDIAZIONE – IL CENTROSINISTRA? OCCORRE UN PROGRAMMA IN COMUNE: LA SALUTE, LA CASA, IL PROBLEMA FISCALE - QUELLO SULLE ARMI DATE ALL'UCRAINA E SUL LORO UTILIZZO È, DA PARTE DELL'EUROPA, UN ATTEGGIAMENTO IPOCRITA. È INCOERENTE DARE LE ARMI MA DIRE LE USI FINO A UN CERTO PUNTO”


     
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    PRODI, COMMISSARIO UE NON FA GLI INTERESSI PAESE MA EUROPEI

    (ANSA) - BOLOGNA, 14 SET - Sulla nomina dei Commissari Europei c'è una "strana situazione". Ai tempi, "la scelta dei Commissari l'ho fatta: la Commissione deve essere un Governo e si devono scegliere i migliori. Oggi non vedo questo. I singoli Paesi ne approfittano perché in questi anni si è voluta indebolire la Commissione. Di conseguenza i Paesi si impadroniscono del nome e del ruolo del Commissario".

     

    ROMANO PRODI OSPITE DI SCUOLA DI POLITICHE ROMANO PRODI OSPITE DI SCUOLA DI POLITICHE

    Lo ha detto, l'ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi, intervenendo alla Summer School della Scuola di Politiche fondata da Enrico Letta, diretta da Grazia Iadarola e presieduta da Carla Bassu, in corso a Cesenatico. Il Commissario Europeo, ha argomentato, "non deve fare gli interessi del Paese deve fare gli interessi europei. Ci stiamo frammentando e il commissario fa gli interessi del Paese, Ma non funzionava così l'Europa: una volta in televisione si vedeva la Commissione, oggi si vedono i Commissari e la presidente della Commissione. I Paesi, aiutati dal diritto di veto - ha concluso - si prendono il loro ruolo".

     

    PRODI, MAI VISTO DUE ANNI BRUTTI COME GLI ULTIMI

    "Il problema della speranza collettiva è importantissimo'

    (ANSA) - BOLOGNA, 14 SET - "Il problema della speranza collettiva è importantissimo. Le società vanno avanti con la speranza collettiva. Mai visto due anni brutti come gli ultimi. Mai pensato che ci potesse essere una guerra in Europa e una nel Mediterraneo. Il catastrofismo e il pessimismo è giustificato". Lo ha detto, l'ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi, intervenendo alla Summer School della Scuola di Politiche fondata da Enrico Letta, diretta da Grazia Iadarola e presieduta da Carla Bassu, in corso a Cesenatico.

    ROMANO PRODI OSPITE DI SCUOLA DI POLITICHE ROMANO PRODI OSPITE DI SCUOLA DI POLITICHE

     

    UE: PRODI, 'FINCHÉ SIAMO DIVISI CHIUNQUE CI PUÒ FARE LA BARBA'

    'Cosa deve succedere per far capire che bisogna stare insieme?

    (ANSA) - BOLOGNA, 14 SET - "Se non ci arriviamo adesso con la guerra in Ucraina e in Medio Oriente cosa deve succedere per far capire che bisogna stare insieme? Finché siamo divisi chiunque ci può fare la barba". Lo ha detto, l'ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi, intervenendo alla Summer School della Scuola di Politiche fondata da Enrico Letta, diretta da Grazia Iadarola e presieduta da Carla Bassu, in corso a Cesenatico.

     

    PRODI, L'EUROPA TIFA PER HARRIS MA LEI NON L'HA MAI NOMINATA

    (ANSA) - BOLOGNA, 14 SET - "Nel suo discorso Kamala Harris non ha mai nominato l'Europa. Noi tifiamo per lei ma lei non ci ha mai nominato". Lo ha detto, l'ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi, intervenendo alla Summer School della Scuola di Politiche fondata da Enrico Letta, diretta da Grazia Iadarola e presieduta da Carla Bassu, in corso a Cesenatico.

    ROMANO PRODI OSPITE DI SCUOLA DI POLITICHE ROMANO PRODI OSPITE DI SCUOLA DI POLITICHE

     

    PRODI, DUE GUERRE E EUROPA NON HA DETTO PAROLA PER MEDIAZIONE

    'O facciamo politica o chi pecora si fa il lupo se lo mangia'

    (ANSA) - BOLOGNA, 14 SET - "In venti anni il mondo si è ridiviso. Dobbiamo ricucire questa situazione. Ho sempre pensato che questo compito fosse il tipico compito dell'Europa, invece ci sono due guerre e l'Europa non ha detto alcuna parola per una mediazione. O noi la politica la facciamo, oppure chi pecora si fa il lupo se lo mangia.

     

    Noi ci stiamo facendo continuamente pecora. Il problema non è la difesa, gli eurobond per la difesa. Il problema è riusciamo a fare una politica comune europea?". Lo ha detto, l'ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi, intervenendo alla Summer School della Scuola di Politiche fondata da Enrico Letta, diretta da Grazia Iadarola e presieduta da Carla Bassu, in corso a Cesenatico.

    ROMANO PRODI OSPITE DI SCUOLA DI POLITICHE ROMANO PRODI OSPITE DI SCUOLA DI POLITICHE

     

    PRODI, PER LA SFIDA AL GOVERNO SERVE UN GRANDE PROGRAMMA COMUNE

    'Alcune battaglie civili possono essere l'elemento di unione'

    (ANSA) - BOLOGNA, 14 SET - Per vincere la sfida del cambio di governo occorre "la grande costruzione di una alternativa. Occorre avere un grande programma in comune: l'alternativa deve partire da cosa fare insieme. Questo è il vero problema di cui si deve discutere. Ci sono alcune battaglie civili così profondamente sentite che possono essere l'elemento di unione: la salute, la casa, il problema fiscale".

     

    Lo ha detto, l'ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi, intervenendo alla Summer School della Scuola di Politiche fondata da Enrico Letta, diretta da Grazia Iadarola e presieduta da Carla Bassu, in corso a Cesenatico. "Occorrono proposte anche radicali su questi temi su cui la gente soffre - ha argomentato - con i compromessi non ci si esalta: se vogliamo mettere insieme la gente ci vuole un programma e questo è faticoso. La democrazia passa attraverso queste cose - ha aggiunto -: la democrazia è partecipazione, non è solo una canzone di Gaber".

    ROMANO PRODI ROMANO PRODI

     

    Durante l'estate, ha sottolineato Prodi, "gli episodi di frammentazione dei vari ministri si sono susseguiti ma i sondaggi anche oggi danno il centrodestra immutato, la Meloni immutata, addirittura il calo del centrosinistra. Questi episodi dimostrano una tensione e uno scollamento tra i diversi partiti del Governo che però non li intacca. Il problema - ha concluso - è costruire una alternativa. Se non c'è una alternativa di governo, il Governo va via tranquillo".

     

    PRODI, IPOCRISIA EUROPEA SULL'USO DELLE ARMI DATE ALL'UCRAINA

    "O si mettono d'accordo Cina e Stati Uniti o non se ne esce"

    (ANSA) - BOLOGNA, 14 SET - Quello sulle armi date all'Ucraina e sul loro utilizzo è, da parte dell'Europa, un atteggiamento "ipocrita. Se si ha paura che si scateni la guerra mondiale si usa l'ipocrisia. È incoerente dare le armi ma dire le usi fino a un certo punto, dire ti do da mangiare ma mangia con discrezione".

     

    ROMANO PRODI - MARIO DRAGHI. ROMANO PRODI - MARIO DRAGHI.

    Lo ha detto l'ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi, intervenendo alla Summer School della Scuola di Politiche fondata da Enrico Letta, diretta da Grazia Iadarola e presieduta da Carla Bassu, in corso a Cesenatico. Il presidente transalpino "Macron - ha argomentato - aveva detto mandiamo le truppe francesi di terra e poi si è fermato: non perché abbia cambiato parere, si è fermato per la paura che si scateni un conflitto mondiale. Quando si va vicino a un conflitto nucleare - ha proseguito Prodi - cambiano i parametri di riferimento, si ha paura e la paura fa prendere decisioni che sono contraddittorie". "Ad ogni modo", ha concluso, "o si mettono d'accordo la Cina e gli Stati Uniti o non se ne esce".

    ROMANO PRODI E ELLY SCHLEIN ROMANO PRODI E ELLY SCHLEIN

     

    UE: PRODI, AVREI FATTO VOLENTIERI ALTRI CINQUE ANNI A BRUXELLES

    Ma Stati preferirono non far valere il potere della Commissione

    (ANSA) - BOLOGNA, 14 SET - "Io avrei fatto volentieri altri cinque anni a Bruxelles però c'erano gli Stati membri che a un certo punto hanno detto no: meglio mettere qualcuno che non fa valere il potere della Commissione. È cambiato il ruolo del potere. E questa è la situazione di oggi dell'Europa". Lo ha detto l'ex presidente del Consiglio e della Commissione europea, Romano Prodi, intervenendo alla Summer School della Scuola di Politiche fondata da Enrico Letta, diretta da Grazia Iadarola e presieduta da Carla Bassu, in corso a Cesenatico.

    ROMANO PRODI ELLY SCHLEIN ROMANO PRODI ELLY SCHLEIN

     

    UE: PRODI, SERVE AUTORITÀ FORTE O NAZIONALISMI TRIONFANO

    (ANSA) - BOLOGNA, 14 SET - In Europa "occorre una autorità capace di mediare con la forza, non di mediare con la debolezza se no i nazionalismi non possono che trionfare". Lo ha detto l'ex presidente del Consiglio e della Commissione europea, Romano Prodi, intervenendo alla Summer School della Scuola di Politiche fondata da Enrico Letta, diretta da Grazia Iadarola e presieduta da Carla Bassu, in corso a Cesenatico.

     

    "Se la politica è un mercato - ha argomentato - ognuno vuol fare il prezzo più alto. Il problema è che ci sia una autorità, ci vuole un minimo di accordo tra i grandi Paesi che trascini l'opinione pubblica. Per questo penso a una Europa a più velocità - ha concluso Prodi - perché occorre che ci sia un corpo decidente e allora subito gli iteressi si compongono".

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