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    ROMEO IN CAMPO – “L’UNITÀ” TORNA IN EDICOLA COME QUOTIDIANO DIRETTO DA PIERO SANSONETTI, E “IL RIFORMISTA” DIVENTA SETTIMANALE FIRMATO DA PAOLO LIGUORI: LO HA DECISO ALFREDO ROMEO, SEMPRE PIÙ EDITORE E SEMPRE MENO IMPRENDITORE DELLE PULIZIE - PER ROMEO, CONDANNATO A DUE ANNI E MEZZO PER CORRUZIONE PER I BANDI CONSIP, QUESTA OPERAZIONE È UN’OCCASIONE PER RESETTARE I RAPPORTI CON LA POLITICA (MENO MELONI, PIU' RENZI) - LA ROTTURA CON ITALO BOCCHINO. RESTA SOLIDO IL RAPPORTO CON CIRINO POMICINO 


     
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    Alfredo Romeo 3 Alfredo Romeo 3

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    Alfredo Romeo, sempre più editore (di sinistra, si fa per dire) e sempre meno imprenditore delle pulizie (di destra), condannato in primo grado a due anni e mezzo per corruzione relativa a dei bandi di gara Consip, ha deciso: l’Unità, che ha recentemente rilevato dal curatore fallimentare, torna in edicola come quotidiano, mentre il Riformista, che edita dal 2019 quando il gruppo Tosinvest (famiglia Angelucci) gli cedette la testata, in edicola ci rimane, ma come settimanale.

     

    L’imprenditore napoletano ha anche scelto i direttori: Piero Sansonetti dirigerà il quotidiano fondato da Gramsci, di cui è stato condirettore (direttore Peppino Caldarola) oltre averci lavorato a lungo, lasciando così la tolda di comando del Riformista, che andrà a Paolo Liguori, già nel gruppo come direttore editoriale di RiformistaTv (lo è anche di TgCom, l’unico legame professionale che gli è rimasto con Mediaset).

     

    piero sansonetti foto di bacco piero sansonetti foto di bacco

    La staffetta tra Riformista e Unità avverrà tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, e comunque non oltre il 12 febbraio, quando il giornale che è stato l’organo ufficiale del Pci compirà 99 anni.

     

    Per Romeo questa operazione “di sinistra” – fatta propria mentre a palazzo Chigi si è insediato il primo governo di destra della storia repubblicana – è anche l’occasione per resettare i suoi rapporti con la politica.

     

    paolo liguori foto di bacco paolo liguori foto di bacco

    Ha fatto rumore, per esempio, la rottura con Italo Bocchino, già parlamentare di An finiano di stretta osservanza, ora direttore editoriale del Secolo d’Italia ma soprattutto lobbista e sciupafemmine (nel suo palmares Mara Carfagna, Sabina Began e Catia Sulpizi).

    L'UNITA' L'UNITA'

     

    Bocchino aveva lavorato per Romeo, tanto da essere coinvolto nel caso Consip, ma il re delle pulizie parla di pessimi risultati e di tradimenti. Resta invece solido il rapporto di Romeo con un altro napoletano doc, Paolo Cirino Pomicino.

     

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