Barbara Visentin per corriere.it -Estratti
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Un po’ dolce un po’ dark, un po’ urban un po’ pop, Rose Villain punta alla luna ed è intenzionata ad andarsela a prendere. Il prossimo passo, dopo il tour nei club che ha chiuso con un doppio sold out a Milano, è il Forum di Assago, il 23 settembre 2025. Nel frattempo, anticipa, arriverà nuova musica con un disco che completerà la trilogia di «Radio Gotham» e «Radio Sakura».
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Che bambina era?
«Ero tanto sola. Non ho mai avuto molti amici e ancora adesso ne avrò più o meno tre davvero importanti. Ho sempre avuto una parte intimista che mi portava a chiudermi in me stessa e al tempo stesso un grande estro e una voglia di esibirmi incompresa. Sono ancora così».
Nel brano «Il mio funerale» canta «sono la figlia che un padre forse non vorrebbe». È così?
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«In realtà oso dire che sono una gran figlia. Mio padre è la persona più importante della mia vita e abbiamo un rapporto stupendo. Però forse non sono stata una figlia facilissima per questo sogno artistico che avevo e per il mio carattere inquieto che mi porta anche ad avere brutti pensieri. Quando mio padre ha sentito “Radio Gotham”, è venuto da me e mi ha chiesto “Ma tu non stai male vero?” Io gli ho risposto “Beh, ho i miei problemi anche io”. Vabbè era una canzone bastardella, sono una peste».
Suo padre viene ai suoi concerti?
«È venuto entrambe le sere a Milano. Quando c’è papà cambia tutto, come se il concerto fosse quasi solo per lui. Sento di avere una forza particolare e il cuore che esplode».
E sul palco con lei, come chitarrista, c’è anche suo marito, il produttore Sixpm.
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«In alcuni pezzi suona con me e poi passa il resto del concerto alla destra del palco, come fosse il mio coach. Così ogni tanto guardo di lato e vedo lui che grida “vai amore, vai!” e mi carico. Condividiamo veramente gioie e dolori, oltre a questa magia del fare musica insieme».
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Sui social riceve molti commenti sulla sua bellezza. Teme che la musica possa passare in secondo piano?
«Sono felice di essere considerata una bella ragazza, ma a un “sei bellissima” preferisco mille volte un “sei bravissima”. Chi vede solo la parte estetica e non mi considera come artista non mi interessa assolutamente. Non voglio restare nel cuore perché sono una ragazza carina, ma per la mia musica».
Senza rinunciare alla libertà di vestirsi sexy.
«Assolutamente. Non sono una che ama particolarmente apparire, mi piace sentirmi bella e a volte sensuale, quando ho quei momenti lo faccio senza nessun problema. Ho delle parti di me che mi piace mostrare, amo mettere le gonne corte, ma altre volte voglio essere maschiaccio, quasi trasandata. Sul palco direi che preferisco cantare in pigiama piuttosto che essere stra-fregna».
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Qualche mese fa è stata vittima di deepfake e sono circolate delle sue foto nuda, manipolate. È stato molto pesante da affrontare?
«Ma io mi sento sessualizzata quasi tutti i giorni. Quella è stata la ciliegina sulla torta, ma ricevo sempre commenti volgari e non è solo perché ho seguito, capita a tutte: non c’è una mia amica che non venga molestata. Il problema è che vengono manipolate anche le foto di liceali nelle scuole, con esiti orribili. Io so difendermi e ho persone attorno che mi tutelano, la cosa non mi ha scalfito. Però è molto imbarazzante, è pericoloso e non deve succedere, bisogna capire bene che è un reato. Mi ha fatto proprio incazzare».
Al prossimo Sanremo la vedremo?
«Chissà. Perché no, se Carletto mi dovesse chiamare… Le canzoni ci sono sempre, non sapete quante ne ho nell’aria. Vedremo».
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