DAGONEWS
vladimir putin brinda con giuseppe conte e salvini con savoini sullo sfondo
Rumors dalla visita di Putin a Roma. Pare che lo Zar sia rimasto piuttosto sorpreso dal voltafaccia atlantista del Capitone Salvini. Le traduzioni dei comunicati stampa sugli incontri a Washington con Pence e Pompeo avrebbero lasciato l'amaro in bocca a Mosca. Sappiamo quello che Putin pensa dei ''traditori'', e se non l'avessimo saputo, lo ha ribadito in perfetto stile sovietico nell'intervista a Lionel Barber del ''Financial Times'', rispondendo a una domanda su Skripal, l'ex spia russa avvelenata vicino Londra.
''Il tradimento è il crimine più grave possibile e i traditori devono essere puniti. Non dico che l'incidente di Salisbury sia il modo in cui farlo…ma i traditori devono essere puniti''.
Secondo i funzionari russi che hanno viaggiato con lui, i leghisti pagheranno caro l'abbandono dell'amicizia con Mosca. Forse gli audio in alta qualità che sono stati consegnati a Buzzfeed (non si sa da chi, ovviamente) fanno parte di un pizzino al Carroccio?
matteo salvini vladimir putin gianluca savoini
Mentre si trovavano all'Hotel Baglioni di Via Veneto, che ospitava la delegazione russa e casualmente si trova di fronte all'ambasciata americana, un alto funzionario di Putin ha spiegato ai giornalisti russi come funziona la politica estera italica. Non esiste un capo dei servizi segreti che venga nominato senza l'ok della CIA, così come non esiste un ambasciatore italiano in Israele che venga scelto senza il placet della comunità ebraica italiana.
I ministri italiani (a volte anche i premier) sono gli unici che partecipano, religiosamente, alla festa dell'Indipendenza americana. Ogni anno i giardini di Villa Taverna, residenza privata dell'ambasciatore statunitense, si riempiono dei principali personaggi politici, da Mario Monti a Beppe Grillo, da Matteo Salvini a Piero Grasso. Non si vedono Theresa May o Emmanuel Macron che mangiano hot dog a meno che non si tratti di un evento bilaterale e ufficiale.
lewis eisenberg con matteo salvini a villa taverna ph andrea giannetti:ag.toiati
Insomma, forse un tempo i leghisti ci credevano di poter spostare l'asse italiano verso Est (si erano dimenticati quello che successe a Berlusconi nel 2011 e quanto gli fosse costata la sua special relationship con Putin), forse gli serviva una sponda politica, forse erano convinti davvero che le sanzioni erano scellerate. Fatto sta che ora sono arrivati al governo e hanno capito che all'amico americano, anche se ora è meno interessato alle faccende europee e convinto che l'Italia conti ancora meno, non si può dire di no.
matteo salvini con l'ambasciatore americano in italia lewis eisenberg ph ansa matteo salvini con vladimir putin vladimir putin e gianluca savoini salvini maglietta putin Berlusconi e Putin putin berlusconi 08 vladimir putin con matteo salvini VLADIMIR PUTIN INCONTRA SILVIO BERLUSCONI A FIUMICINO salvini maglietta pro putin pro russia