Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “La Repubblica”
rafah palestinesi in fuga
Russia e Cina hanno bloccato col veto la risoluzione presentata dagli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza dell’Onu, che avrebbe aperto la strada al cessate il fuoco a Gaza, mentre il premier israeliano Netanyahu avvertiva il segretario di Stato Blinken che lancerà comunque l’offensiva a Rafah, anche senza il consenso di Washington.
La Casa Bianca però resta concentrata sulle mediazioni in corso per evitare l’escalation, con la visita della delegazione israeliana prevista la prossima settimana e i negoziati ripresi ieri a Doha col capo della Cia Burns.
netanyahu biden
La risoluzione presentata dagli americani al Palazzo di Vetro affermava che il Consiglio di sicurezza «determina l’imperativo di un immediato e sostenuto cessate il fuoco ». Poi chiedeva la liberazione degli ostaggi, esprimeva «profonda preoccupazione per la minaccia di carestia ed epidemie indotte dal conflitto», e perciò enfatizzava l’urgente necessità di aumentare gli aiuti umanitari. […]
Russia e Cina hanno votato contro, esercitando il potere di veto. Mosca ha spiegato la sua opposizione accusando Washington di ipocrisia, perché invece di chiedere l’immediato cessate il fuoco, ha adottato la formula dell’imperativo. Pechino ha aggiunto che se gli americani fossero stati seri, non avrebbero bloccato con il veto tre risoluzioni precedenti che domandavano la tregua.
RAFAH - STRISCIA DI GAZA
Gli Usa hanno risposto che Russia e Cina hanno preferito mettere il loro tornaconto politico davanti alla soluzione della crisi, sottolineando che il linguaggio delle risoluzioni precedenti era inaccettabile perché non condannava l’attacco di Hamas del 7 ottobre e non vincolava la tregua alla liberazione degli ostaggi.
Dunque le rivalità tra le grandi potenze col potere di veto hanno bloccato ancora una volta l’Onu. I 10 membri non permanenti del Consiglio hanno scritto una nuova risoluzione, che sarà votata oggi, ma l’ambasciatrice Usa Thomas-Greenfield ha già detto che non è sufficiente, perché darebbe a Hamas la possibilità di raggruppare le sue forze e lo spingerebbe a rifiutare l’accordo per il cessate il fuoco in corso di negoziazione. […]
joe biden bibi netanyahu in israele
Ieri Blinken ha incontrato Netanyahu, ribadendo che l’offensiva a Rafah «rischia di isolare ancora di più Israele nel mondo e mettere in pericolo la sua sicurezza di lungo termine». Il premier però gli ha risposto che «non possiamo sconfiggere Hamas senza andare a Rafah per eliminare il resto dei battaglioni. Spero che lo faremo con il sostegno degli Usa, ma se necessario lo faremo da soli». […]
La settimana prossima una delegazione israeliana verrà a Washington per discutere i piani, e gli americani sperano di convincerla che la strada migliore non è un’operazione a tappeto come quella compiuta al Nord, per evitare nuove vittime civili, ma raid mirati contro la leadership di Hamas che va eliminata. Nei prossimi giorni è attesa anche una visita del ministro della Difesa Gantz al Pentagono per discutere gli stessi temi. […]
ANTONY BLINKEN - BENJAMIN NETANYAHU militari egiziani al valico di Rafah antony blinken benjamin netanyahu