Estas son las cartas que mandó ayer #Ryanair a sus pilotos y que confirman su intención de hacer una “low cost de una low cost” con la complicidad del @fomentogob y @abalosmeco pic.twitter.com/V0CwFb7Knr
— Sepla (@sepla_pilotos) September 25, 2019
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Ryanair sta chiedendo ai suoi piloti di prendersi un congedo non retribuito, avvertendoli che potrebbero essere presto licenziati, proprio come gli ex dipendenti di Thomas Cook. La compagnia aerea low-cost ha inviato una lettera ai suoi piloti, chiedendo loro di prendere questa difficile decisione per il bene dell'azienda.
la lettera di ryanair ai piloti
Il messaggio, firmato dal "Director of Operations" Neil McMahon, ha cominciato a circolare sui social e dice testualmente: «Con il crollo di Thomas Cook, la perdita di 9.000 posti di lavoro nel Regno Unito e potenzialmente altri 13.000 in tutta Europa, speriamo che ci siano sufficienti domande di congedo non retribuito/part-time, in modo tale da non dover ricorrere a licenziamenti sulla vostra base questo inverno».
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Ryanair offre una serie di opzioni ai suoi piloti: in alternativa alle ferie non pagate, la compagnia aerea propone un trasferimento in un'altra base, in un'altra compagnia (Buzz o Lauda, entrambe di proprietà Ryanair), o di accettare un lavoro part-time. L'azienda spiega che, a causa del ritardo nella consegna dei nuovi Boeing 737 Max - bloccata dopo gli incidenti dell'Ethiopian Airlines e della Lion Air -, prevede un surplus di piloti entro questo inverno che non sa come smaltire, se non con la perdita del lavoro.
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La compagnia aerea del miliardario Michael O’Leary, forse spaventata dal recente tracollo di Thomas Cook, starebbe quindi cercando di smaltire il proprio personale di diverse basi in tutta Europa. La lettera ha cominciato rapidamente a circolare sui social, dove diversi piloti e sindacati del settore hanno denunciato il trattamento riservato da Ryanair ai propri dipendenti.
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