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    PICCOLI SEGNALI DI RIPARTENZA - RYANAIR ANNUNCIA DI AVER RIDOTTO LA PERDITA NETTA NELL'ANNO FINANZIARIO 2021/2022 A 355 MILIONI DI EURO CONTRO IL MILIARDO DELL'ANNO PRECEDENTE, TRIPLICANDO IL FATTURATO - IL NUMERO DI PASSEGGERI TRASPORTATI È STATO DI 97 MILIONI (MENO DEI 149 MILIONI PRE-PANDEMIA), MA PER L'ANNO 2022/2023 SE NE ASPETTANO 165 MILIONI - MA L'AMMINISTRATORE DELEGATO MICHAEL O'LERY VOLA BASSO: TRA INFLAZIONE, VARIANTE OMICRON E GUERRA "RIMANGONO TROPPE VARIABILI"…


     
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    Francesca Gerosa per www.milanofinanza.it

     

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    Ryanair perde meno del previsto e conta di rivedere "una ragionevole redditività" nell'esercizio in corso (2022/2023) tra le incertezze sul Covid-19 e la guerra in Ucraina. Grazie alla ripresa del traffico, la più grande compagnia aerea europea per numero di passeggeri ha ridotto la perdita netta nell'anno finanziario 2021/2022 a 355 milioni di euro (-364 milioni la stima di Citi e -370 milioni quella del consenso) a fine marzo contro un miliardo precedente.

     

    Il fatturato è quasi triplicato a 4,8 miliardi, con un forte aumento del numero di passeggeri trasportati: 97 milioni, comunque ancora al di sotto dei 149 milioni pre-pandemia. Per l'anno 2022/2023 Ryanair si aspetta 165 milioni di passeggeri. Nota positiva anche il debito netto, sceso a 1,45 miliardi (2,28 miliardi nell'esercizio precedente). La società conta di essere net cash entro marzo 2024, nonostante investimenti cumulativi per 4,3 miliardi nei prossimi due anni.

     

    michael o'leary michael o'leary

    Tuttavia, guardando avanti, l'amministratore delegato, Michael O'Leary, ha sottolineato che è "non pratico, se non impossibile" fornire un intervallo ragionevole o accurato di indicazioni sull'utile fino alla seconda metà dell'esercizio, alla luce del potenziale rischio della guerra in Ucraina e del Covid-19 che ancora aleggia sulle prenotazioni.

     

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    Stagione estiva

    O'Leary ha ammesso che sono migliorate nelle ultime settimane, ma è anche un po' preoccupato per il fatto che i concorrenti parlino troppo della ripresa estiva. È necessaria cautela per affrontare un inverno con una possibile recessione economica. "È troppo fragile, rimangono troppe variabili", ha affermato O'Leary, assicurando che Ryanair prospererebbe comunque se uno qualsiasi dei suoi mercati dovesse cadere in recessione grazie alla sua base di costi inferiore e alla capacità di offrire tariffe più basse rispetto ai suoi concorrenti.

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    "L'effetto dannoso della variante Omicron e l'invasione dell'Ucraina" hanno ridotto ulteriormente i prezzi, ciononostante Ryanair ritiene che le tariffe per quest'estate "saranno leggermente superiori a quelle della stagione estiva 2019". La maggior parte dei passeggeri sta ancora prenotando i voli all'ultimo minuto, ma la curva di prenotazione sta lentamente tornando alla normalità. Il vettore ha coperto l'80% degli acquisti di cherosene, ma il 20% non coperto "comporterà aumenti dei costi non previsti".

     

    Citi taglia il target price, ma conferma buy

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    Dopo i conti gli analisti di Citi hanno aggiornato le loro previsioni sui volumi, prezzi e carburante. Ora si aspettano un utile netto sottostante alla fine dell'attuale esercizio a 1,062 miliardi (1,324 miliardi la stima precedente) e 1,340 miliardi in quello successivo (da 1,497 miliardi), ipotizzando che i volumi di passeggeri raggiungano il 111% dei livelli dell'esercizio 2020 nell'esercizio 2023 e il 125% nell'esercizio 2024, rispettivamente. La riduzione delle stime è principalmente determinata da costi superiori alle attese e di riflesso il prezzo obiettivo sull'azione scende da 20 a 18 euro. Il rating resta buy sull'azione che alla borsa di Francoforte perde il 3,92% a 13,22 euro. (riproduzione riservata)

     

     

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