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    SACCOMANNI: VOTO ANTICIPATO SENZA RIFORME SAREBBE MOLTO DANNOSO - MILANO VOLA ANCORA (+1,8%) CON BANCHE E TELECOM


     
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    fabrizio saccomanni direttore big xfabrizio saccomanni direttore big x

    1. BORSA: MILANO (+1,8%) ANCORA SUPERSTAR IN EUROPA GRAZIE ALLE BANCHE
    Radiocor -
    L'aumento dell'import e dell'export cinese e il moderato ottimismo della Bce spingono le Borse europee che dopo due giorni di realizzi, e a dispetto dell'andamento incerto di Wall Street, chiudono in rialzo. Milano spicca fra tutte con un balzo dell'1,83% favorito soprattutto dagli acquisti sulle banche e su Tod's (+6,1%), maglia rosa dell'Ftse Mib dopo la semestrale e la fiducia espressa dal patron Diego Della Valle per l'esercizio 2013.

    Tra gli istituti di credito, spiccano Ubi e Unicredit con balzi superiori al 4%, mentre prosegue il recupero di Telecom Italia (+2,5%) e Generali (+1,6%) supera la soglia psicologica dei 15 euro e tocca i massimi da due anni. In coda al listino, invece, Mps (-2,4%) che paga la semestrale in rosso per 380 milioni (peggio del consensus). Realizzi su Campari (-0,33%) mentre Mediaset chiude sulla parita'. Sul mercato valutario l'euro si rafforza ancora e sale a 1,338 mentre arretra il petrolio con il Wti che cede l'1 ,5% a 102,8 dollari al barile.

    SACCOMANNI PINOCCHIOSACCOMANNI PINOCCHIO

    2. MPS, IL SINDACO DI SIENA: «SOGGETTI STRANIERI INTERESSATI A BANCA»
    Marco Ferrando per www.ilsole24ore.com

    Forse per ora è più un auspicio che un fatto concreto, ma stamattina il sindaco di Siena ha osato toccare un tasto particolarmente sensibile per il Monte: «Soggetti stranieri» sarebbero interessati alla banca, ha detto Bruno Valentini parlando con i giornalisti a margine del Consiglio comunale. «In questi giorni - ha rivelato - sono stato contattato, mi risulta che si siano affacciati soggetti di cui occorre valutare tutta l'attendibilità, apparentemente credibili, disponibili ad investire molte 'fiches' sul Monte dei Paschi».

    Alessandro Profumo Fabrizio ViolaAlessandro Profumo Fabrizio Viola

    «Che, per quanto sia in difficoltà - sottolinea Valentini - ritengono abbia ancora un futuro. Soprattutto per i meriti della rete,che é il gioiello della banca, per i meriti di queste migliaia di straordinari dipendenti che l'hanno difesa nel momento più difficile».
    Se sono rose fioriranno a breve, anche perché il fronte dell'azionariato è uno di quelli più caldi per il management. Un allargamento della platea dei soci forti, per di più con la Fondazione - a cui servono risorse fresche per ripagare i debiti contratti negli anni passati - destinata comunque a diluirsi e un nuovo aumento di capitale in arrivo, è uno degli obiettivi del vertice della banca.

    ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLAALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA

    3. FIAT: VERSO ACCORDO IN RUSSIA CON RENAULT PER PRODUZIONE DUCATO (STAMPA)
    Finanza.com
    - Fiat sarebbe in trattative con Renault per la produzione del Ducato in Russia sulle linee di montaggio di Zil. Lo riportano le principali agenzie stampa nazionali, che citano il quotidiano russo "Vedomosti". Stando alle indiscrezioni stampa il Lingotto, il gruppo francese dell'auto e avrebbero sottoscritto la scorsa settimana "un accordo preliminare" in attesa di quello definitivo che potrebbe essere chiuso entro la fine dell'anno. Il progetto, secondo Vedomosti, prevede la produzione dei modelli Renault Master e Fiat Ducato con una capacità complessiva di 50mila veicoli all'anno. Bocche cucite in Fiat che non commenta la possibile intesa.

    bruno valentinibruno valentini

    4. SACCOMANNI: VOTO ANTICIPATO SENZA RIFORME SAREBBE MOLTO DANNOSO (WSJ)
    Radiocor -
    'Se andassimo alle elezioni anticipate senza fare progressi sulle riforme, sarebbe molto dannoso'. Lo ha detto il ministro dell'E conomia, Fabrizio Saccomanni, in un'intervista al 'Wall Street Journal' pubblicata sul sito del quotidiano statunitense. In un altro passaggio dell'intervista, parlando del semestre italiano di Presidenza Ue, Saccomanni ha affermato che 'se questo Governo durera' fino al termine della Presidenza Ue (fine 2014, ndr), sara' in grado di completare tutte le riforme che sono state pianificate'.

    Bernabe e marco patuanoBernabe e marco patuano

    5. MEDIOBANCA: IMPRESE, MENO CREDITO DALLA BANCHE E PIU' ESPOSIZIONE BOND
    Radiocor -
    Una struttura finanziaria indebolita e una struttura del debito modificata, con un aumento del peso dell'obbligazionario e una n etta flessione dell'indebitamento nei confronti delle banche. E' il quadro delineato dall'analisi dell'Ufficio Studi Mediobanca si 2035 imprese italiane.

    Miuccia Prada e Lorenzo BertelliMiuccia Prada e Lorenzo Bertelli

    In termini assoluti le erogazioni degli istituti di credito sono cresciute di 11,1 miliardi, ovvero dell'11,1% sul 2003, ma esse avrebbero dovuto essere di oltre 50 miliardi di euro superiori per mantenere invariato il peso bancario sul debito finanziario complessivo. Nel solo 2012 l'esposizione verso le banche si e' ridotta per 6,3 miliardi, la terza contrazione dal 2009, intervallata dalla parziale ripresa del 2011. Negli ultimi quattro anni i debiti bancari si sono ridotti per circa 15 miliardi, saldo tra i 5,6 miliardi di maggiori affidamenti a breve e la caduta pari a 20,6 miliardi di quelli a lungo termine.

    6. MAX MARA FINANCE: NEL 2012 PERDITA GRUPPO SALE A 81,2 MLN (DA -49,4 MLN)
    Radiocor -
    Sono le svalutazioni in Unicredit a pesare sui conti consolidati di Max Mara Finance, la holding con sede a Torino a cui fanno capo le attivita' della famiglia Maramotti. La societa' ha chiuso il 2012 con una perdita netta di 81,2 milioni, in aumento dai 49,3 milioni del 2011, pur segnando un miglioramento dell'utile operativo a 63,2 milioni da 42,5 milioni, come risulta dai documenti consultati da Radiocor.

    miuccia prada e Patrizio Bertellimiuccia prada e Patrizio Bertelli

    La perdita e' 'dovuta a svalutazioni straordinarie su titoli', spiega il bilancio consolidato depositato in Lussemburgo. Max Mara Finance controlla la International Fashion Trading, holding lussemburghese cui fa capo la quota in Unicredit, che ha chiuso l'esercizio con una perdita di 144,6 milioni dopo svalutazioni per 169 milioni sui titoli della banca di Piazza Cordusio. La Finance puo' d'altro canto avvalersi degli utili per 19,7 milioni di Max Mara International (contro il rosso di quasi 50 milioni dell'anno prima) e dell'utile di 3,5 mili oni dell'immobiliare Fintorlonia (da 3,2 milioni), cosi' come di risultati positivi di Italian Knitwear (496mila euro contro 827mila euro nel 2012), Finca Y Comercio de Gratia (617mila euro da 530mila), della russa Maxee (1,55 milioni da 755mila euro).

    Le attivita' totalizzano 1,46 miliardi di euro e per 589 milioni si tratta di asset finanziari. Nel 2012 i ricavi del gruppo sono saliti del 22% a 239,4 milioni e per 218,6 milioni vengono dal settore abbigliamento contro 176,5 milioni nel 2012. Il Roi e' migliorato al 18,7% dal 9,8% e il Roa e' salito al 25,4% dal 21,65%. Per il 2013, la societa' presieduta da Ignazio Maramotti ritiene di 'poter confermare la performance di vendita realizzata nel 2012, anche se il contesto e' difficile a causa della crisi internazionale. Quanto all'attivita' finanziaria, la politica di investimento non cambiera', continuando a favorire prudenza e diversificazione'.

    PATRIZIO BERTELLI MIUCCIA PRADA - copyright PizziPATRIZIO BERTELLI MIUCCIA PRADA - copyright Pizzi

    7. PRADA: CONTINUA A CRESCERE, +11,6% VENDITE I SEM. A 1,7 MILIARDI
    Radiocor - Prada continua a vedere aumentare le vendite. Al 31 luglio 2013, la casa di moda italiana ha registrato ricavi consolidati di 1.727 milioni di euro, con un aumento dell'11,6% rispetto ai 1.547 milioni di euro del primo semestre 2012. A cambi costanti la crescita e' stata del 14,8%. Il dato e' ancora preliminare, con i risultati completi che saranno comunicati dopo l'approvazione del cda, convocato per settembre.

    Andando a esaminare i canali di vendita, Prada informa che nei negozi a gestione diretta le vendite hanno raggiunto 1.422 milioni di euro, in progresso del 15,6% (+19,5% a cambi costanti), sia grazie alle nuove aperture che alla crescita dei negozi esistenti (+7% la crescita a perimetro costante). Il canale wholesale ha invece registrato una flessione del 3,5% (-3% a cambi costanti), a seguito della decisione del gruppo di ridurre i clienti indipendenti.

    Per aree geografiche l'Asia Pacific ha visto un aumento delle vendite del 17,7% (+18,6% a cambi costanti), l'America del 13,5% (+16%), e l'Europa del 5,7% (+6,7%). Il Giappone a causa dell'indebolimento dello yen rispetto allo stesso periodo del 2012 appare in controtendenza, tuttavia a cambi costanti la crescita e' stata del 16,4%. Infine, per quanto riguarda i marchi del gruppo, Prada e' crescita del 14,3% (+17,3% a cambi costanti), Miu Miu del 3,7% (+7,8%), Church's del 5,1% (+8,3%), quando Car Shoe, invece, ha riportato una flessione.

    Nel corso del semestre il gruppo ha aperto 30 nuovi negozi portando il totale dei punti vendita diretti a 491. 'Continueremo a fondare la nostra strategia di crescita di lungo periodo su un'equilibrata espansione internazionale del network retail, sull'efficienza di tutti i processi e sulla costante ricerca di qualita' e innovazione stilistica', ha commentato l'ad di Prada spa, Patrizio Bertelli.

    PATRIZIO BERTELLI MIUCCIA PRADA - copyright PizziPATRIZIO BERTELLI MIUCCIA PRADA - copyright Pizzi

    8. OCSE: SUPERINDICE SALE A 100,7 A GIUGNO, ITALIA ACQUISTA SLANCIO
    Radiocor -
    Il superindice Ocse continua la sua lenta risalita e fa segnare 100,7 punti a giugno (100,6 a maggio). L'indicatore, che mira ad anticipare i punti si svolta nell'attivita' economica rispetto alla tendenza, continuare a segnalare divergenti modelli di crescita tra le principali economie. L'indice segnala moderati miglioramenti nella crescita nella maggior parte dei principali paesi Ocse, ma una stabilizzazione o un rallentamento dello slancio nelle grandi economie emergenti.

    La valutazione di questo mese e' praticamente invariata rispetto al mese scorso per tutte le principali economie tranne che per la Cina, dove ora si punta su un rallentamento. Nella zona euro nel suo complesso, l'indicatore continua a segnalare un aumento della dinamica di crescita. Per la Germania l'indicatore punta a un ritorno al trend di crescita mentre per l'Italia, che ottiene il giudizio migliore, l'indicatore continua a segnalare un 'cambiamento in positivo' nella cresc ita dell'economia con l'indice che sale a 100,7, segnando l'aumento maggiore tra i paesi osservati.

    MURDOCH CON IL SUO TABLOID THE SUNMURDOCH CON IL SUO TABLOID THE SUN

    9. I PENSIERI ITALIANI DI RUPERT MURDOCH
    Il Sole 24 Ore -
    Sky Italia regala qualche dispiacere allo «squalo» Rupert Murdoch. D'altonde nel nostro Paese c'è la recessione, si spendono meno soldi, e le famiglie risparmiano anche sulla pay-tv (che ha perso 27mila abbonati nella prima metà del 2013, ora a 4,76 milioni). L'«Italian job» del magnate australiano ha pesato sui conti della divisione 21St Century Fox (la storica casa cinematografica di Hollywood divenuta la gamba di NewsCorp dove sono confluite le attività di entertainment): l'utile operativo della sub-divisione "pay tv" è caduto da 591 a 397 milioni di dollari. Per carità, briciole per un impero come NewsCorp. C'è da dire che in casa Sky hanno almeno le idee chiare: per il 2016 Sky Italia tornerà in carreggiata. Con un taglio di costi da 200 milioni di dollari, perché una serie di diritti e licenze scadranno a breve e semplicemente non saranno rinnovati. (S.Fi.)

    RUPERT MURDOCH E WENDI DENGRUPERT MURDOCH E WENDI DENG


    10. BCE: PREVISORI ALZANO STIME DISOCCUPAZIONE EUROZONA PER 2014 E 2015
    Radiocor -
    Le stime sulla disoccupazione nell'Eurozona sono state confermate dalla Bce al livello del 12,3% per quest'anno, invariata rispetto a quanto previsto il trimestre scorso, mentre sono state aumentate per il 2014 al 12,4% della popolazione attiva contro il 12,2% previsto nel secondo trimestre. Il dato sui senza lavoro previsti nel 2015 e' stato portato all'11,8% dal precedente 11,6%.

    11. BCE: DISOCCUPAZIONE IN CRESCITA IN PROSSIMO FUTURO
    Radiocor -
    In questo scorcio di estate 'i mercati del lavoro dell'area dell'euro sono rimasti deboli, con il persistere di marcate differenze fra Paesi'. Lo scrive la Bce nel Bollettino mensile di agosto, spiegando che 'i dati piu' recenti delle indagini congiunturali prefigurano un'ulteriore perdita di posti di lavoro e una disoccupazione crescente nel prossimo futuro'. La crisi, scrive ancora la Bce, 'ha interessato in maniera piu' marcata i lavoratori giovani e quelli meno qualificati'.

    ANDREA ZAPPIA E LUIGI GUBITOSIANDREA ZAPPIA E LUIGI GUBITOSI

    Da un confronto con l'andamento della disoccupazione negli Stati Uniti negli anni della crisi e attualmente, emerge 'oltre alla necessita' di rafforzare le riforme strutturali nell'area dell'euro per favorire la concorrenza e la produttivita'' anche 'l'esigenza che le riforme del mercato del lavoro assicurino che, in futuro, i salari nell'area rispondano in modo piu' flessibile e adeguato agli andamenti della produttivita' del lavoro e dell'occupazione'.

    12. BCE: IMPATTO LIMITATO TAGLIO S&P ITALIA SU MERCATI BOND
    Radiocor -
    La riduzione del rating sovrano dell'Italia da parte di Standard and Poor's, cosi' come quello deciso sul rating della Farncia da parte di Fitch Ratings, 'hanno avuto un impatto limitato sul mercato obbligazionario'.

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    Lo scrive la Bce nel Bollettino mensile di agosto. L'invertezza degli investitori riguardo agli andamenti a breve dei mercati obbligazionari, misurata dalla volatilita' implicita nelle opzioni 'e' leggermente diminuita sia nell'area dell'euro sia negli Stati Uniti, rispettivamente al 6,2 e al 6,1% tra fine giugno e il 31 luglio, e cioe' il periodo preso in rassegna. Nell'area dell'euro, sottolinea la Bce, 'la volatilita' implicita e' stata leggermente inferiore al livello medio del 2012, un anno caratterizzato da tensioni sui mercati finanziari nel primo semestre e da miglioramenti nel secondo, nonche' inferiore alla media dei tre anni precedenti, che sono stati anche caratterizzati dalla crisi fiannziaria'.

     

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