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    FIGLI DI PUTIN E FACCE DI BRONZO - SALLUSTI: “IL PUTIN CHE OGGI BOMBARDA UN OSPEDALE PEDIATRICO È LO STESSO PUTIN CHE SEDEVA NEI CONSESSI CIVILI DEL MONDO DOVE ERA ACCOLTO CON TUTTI GLI ONORI? PERCHÉ SE LA RISPOSTA È "SÌ" ALLORA NESSUN POLITICO ITALIANO O ESTERO, DI DESTRA E DI SINISTRA, SI PUÒ SALVARE DALL'ACCUSA DI ESSERE STATO AMICO DI UN DELINQUENTE - DA PRODI A LETTA, DA RENZI A BERLUSCONI TUTTI I NOSTRI POLITICI DI RANGO HANNO AVUTO A CHE FARE AMICHEVOLMENTE CON PUTIN"


     
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    Alessandro Sallusti per “Libero quotidiano”

    PUTIN CON MATTEO RENZI PUTIN CON MATTEO RENZI

     

    Il Putin che oggi bombarda un ospedale pediatrico è lo stesso Putin che sedeva nei consessi civili del mondo dove era accolto con tutti gli onori? Perché se la risposta è "sì" allora nessun politico italiano o estero, di destra e di sinistra, si può salvare dall'accusa di essere stato amico di un delinquente. Se viceversa si ammette che il Putin di oggi è una persona diversa che è impazzita oppure ha gettato la maschera e mostrato il suo vero volto allora perché prendersela solo con Matteo Salvini per la sua vecchia simpatia e ammirazione nei confronti del leader russo?

     

    SILVIO BERLUSCONI E VLADIMIR PUTIN COL LIBRO DI Giancarlo Lehner SILVIO BERLUSCONI E VLADIMIR PUTIN COL LIBRO DI Giancarlo Lehner

    Per di più quando le accuse arrivano da chi, a sinistra, è erede di una tradizione politica, il comunismo, che dai tiranni di Mosca con le mani sporche di sangue ha ricevuto appoggi e aiuti economici illegali senza i quali la storia della sinistra europea sarebbe stata ben diversa. Da Prodi a Letta, da Renzi a Berlusconi tutti i nostri politici di rango hanno avuto a che fare amichevolmente con Putin durante la sua precedente vita e in modi e forme diverse gli elogi nei suoi confronti non sono mai mancati.

     

    PUTIN CON ENRICO LETTA PUTIN CON ENRICO LETTA

    A Salvini solo questo non è perdonabile, se ho capito bene, per una questione di look. Già, perché un conto è andare a stringere la mano a Putin con sorriso a favore di fotografi in doppiopetto scuro, altro sarebbe indossare una maglietta con la sua effigie. Se vogliamo buttarla sulla forma non c'è dubbio, meglio il doppiopetto di quelle orribili e ridicole t-shirt che il leader leghista purtroppo ama esibire manco fosse un cafone di periferia in versione ultrà.

     

    Ma sulla sostanza, per favore, non scherziamo e alzi la mano chi fino a pochi anni fa non riteneva Putin uno statista, al massimo da sanzionare (ma non troppo) per alcune sue interperanze ed eccessi nel sedare il dissenso.

     

    PUTIN CON ROMANO PRODI PUTIN CON ROMANO PRODI

    Detto quindi che a mio avviso Salvini dovrebbe lasciare perdere, a sua tutela e a futura memoria, abbigliamenti pericolosi per chi aspira a guidare un paese come l'Italia, trovo ulteriormente ridicolo che a sinistra politici e opinionisti stiano trasformando in eroe della libertà questo Bakun, il sindaco di Przemysl che si è rifiutato di incontrare il leader leghista in visita umanitaria in Polonia proprio per via delle sue trascorse simpatie putiniane.

     

    Probabilmente Letta e soci non sapevano che Bakun è leader di un partito di estrema destra, iper sovranista e nazionalista che in confronto Salvini è un agnellino. Ognuno si sceglie gli eroi che vuole, i miei non sono né Putin né Bakun. Come per l'abbigliamento è una questione di gusto.

    VLADIMIR PUTIN E GIUSEPPE CONTE VLADIMIR PUTIN E GIUSEPPE CONTE SALVINI PUTIN CONTE DI MAIO SALVINI PUTIN CONTE DI MAIO

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