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''IL VIRUS FARÀ IL GIRO DEL GLOBO'' - L'OPINIONE DEI VIROLOGI: PER ILARIA CAPUA ''ARRIVERÀ IN EUROPA E IN ITALIA IN MANIERA PIÙ CONSISTENTE. NON ABBIAMO GLI ANTICORPI A DIFENDERCI''. NON A CASO BURIONI È D'ACCORDO CON IL BLOCCO DEI VOLI, CHE DEVE CONTINUARE A OLTRANZA: ''L'OMS LO CAPIRÀ QUANDO SARÀ TROPPO TARDI'' - GIANNI REZZA: ''L'AFRICA PUÒ ESSERE IL PUNTO DEBOLE''

 

 

  1. CORONAVIRUS, BURIONI: "OMS BLOCCHERÀ VOLI QUANDO SARÀ TARDI"

Adnkronos

 

roberto burioni

"Mentre l'Organizzazione mondiale della sanità discute se bloccare i voli, quasi tutte le multinazionali stanno bloccandoli spontaneamente. La realtà taglia fuori pressioni politiche e burocrazia. L’Oms infine li bloccherà quando saranno già bloccati". Lo scrive su Twitter il virologo Roberto Burioni, ribadendo la sua posizione a favore di misure per la prevenzione dell'epidemia come il blocco dei voli e la quarantena.

 

 

  1. LA VIROLOGA CAPUA: «IL MORBO FARÀ IL GIRO DEL GLOBO»

Da ''Libero Quotidiano''

 

«La Cina ha fornito tempo al mondo. Non sappiamo quanto. Tutti i Paesi devono essere preparati per l' arrivo di casi di Covid-10, a curare pazienti con dignità e compassione, e a evitare ulteriore trasmissione e proteggere gli operatori sanitari». A dirlo è il direttore generale dell' Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, il quale ha poi chiesto alla «comunità internazionale» di «usare la finestra d' opportunità che abbiamo per intensificare la nostra preparazione, i governi devono aver un approccio coerente e coordinato». Ha proseguito: «Chiediamo a tutti i governi, compagnie e testate di lavorare con noi per dare il giusto livello d' allarme, senza alimentare le fiamme dell' isteria».

 

Giusto, però i messaggio che lancia l' Oms non sono del tutto rassicuranti.

«Credo sia verosimile che questo Coronavirus farà il giro del mondo, sono convinta che arriverà anche in Europa e in Italia in maniera più consistente, per il fatto che non abbiamo anticorpi a difenderci», ha spiegato Adnkronos Salute la virologa Ilaria Capua, che negli Stati Uniti dirige il One Health Center of Excellence dell' University of Florida: «Vanno però evitati scenari apocalittici, il più grande nemico della lotta al virus è il panico, che può trasformare questa crisi sanitaria in un disastro».

ilaria capua 4

 

Sul caso confermato di Covid-19 in Egitto, la Capua ha risposto che «era atteso che il virus fosse diagnosticato anche in Africa. Certo mi preoccupa il fatto che in questi Paesi non ci sono sistemi sanitari e di sorveglianza tali da rallentare il contagio, ma al momento per noi non cambia nulla. Non possiamo fare paragoni con Paesi con culture mediche diverse dalla nostra e con uno stato di salute della popolazione e un' aspettativa di vita inferiori alle nostre».

 

«In questo momento - ha ricorda la virologa - l' epicentro non è l' Africa, ma resta l' Asia. Dobbiamo augurarci che il sistema di contenimento messo in piedi dalla Cina, permetta all' infezione di scomparire alla spicciolata e non di montare come un' onda travolgente.

Perché il problema grave è che se la popolazione si infetta tutta insieme, il Paese si ferma. Quest' epidemia non ha solo un risvolto sanitario, ma ha soprattutto ripercussioni economiche e sui fattori che contribuiscono alla globalizzazione, come i trasporti e le produzioni».

 

 

  1. L'AFRICA IL PUNTO DEBOLE PER IL CORONAVIRUS

Francesca Angeli per ''il Giornale''

 

«L' Africa può rappresentare il punto debole per il controllo del virus».

SPALLANZANI - CORONAVIRUS

Gianni Rezza direttore del Dipartimento malattie infettive dell' Istituto superiore di sanità, come tutti i giorni da quando è stata dichiarata l' emergenza coronavirus è appena uscito dalla riunione della task force quotidiana che si tiene al ministero con esperti e tecnici e il ministro della Salute, Roberto Speranza.

 

Covid-19 è arrivato in Africa. Era evitabile? E se sì che cosa non ha funzionato?

«L' Organizzazione mondiale della sanità aveva subito lanciato l' allarme rispetto ai rischi di una diffusione globale. Soprattutto per i meccanismi di controllo, sorveglianza e contenimento dei sistemi sanitari meno efficienti.

La preoccupazione in questo caso è concreta rispetto al fatto che l' Africa rappresenta un punto debole nella catena di controllo».

 

coronavirus controlli in un centro commerciale di guangzhou

Il caso è stato registrato in Egitto e si tratta di un turista cinese.

«Nel caso specifico infatti possiamo guardare al bicchiere mezzo pieno: un caso importato e subito monitorato. Anzi, mi meraviglio siano stati così tempestivi nell' identificazione del coronavirus visto che il paziente non aveva sintomi rilevanti. Evidentemente hanno un buon sistema di controllo all' arrivo. Un caso in Egitto non desta particolare allarme: siamo in nord Africa dove gli strumenti di contrasto ci sono.

 

» Ma se scoppia un' epidemia in Africa corriamo più rischi che si diffonda anche in Italia?

«L' Italia è il paese che ha varato da subito le misure di controllo più rigide. É mancata all' inizio una posizione unitaria dell' Europa che soltanto ora sta uniformando i comportamenti e le scelte dopo la riunione dei ministri della sanità di giovedì scorso. Siamo stati gli unici ad aver bloccato da subito i voli diretti. Nonostante la presenza di tre contagiati non abbiamo avuto casi di infezione da uomo a uomo sul territorio. Germania, Francia ed Inghilterra sì».

 

Saremmo in grado di contenere una diffusione dall' Africa?

CORONAVIRUS - TURISTE CINESI

«In assoluto indubbiamente più è diffuso il virus più rischio è alto ma non è legato necessariamente ai flussi migratori. I casi registrati in Europa sono arrivati in volo, con il turismo. E gli scambi con l' Africa sono paragonabili a quelli con la Cina ugualmente frequenti. Il timore è un altro».

 

Quale?

«In Africa il coronavirus incontrerà sistemi sanitari vulnerabili, non in grado di riconoscere e fronteggiare una eventuale epidemia. La Cina lo sta facendo anche se ha iniziato in ritardo ma l' Africa nel suo complesso non sarebbe in grado di mettere in atto le stesse misure».

 

Ritiene credibile l' ipotesi che in Africa i casi di Covid-19 siano già molti ma in aree dove non sono in grado di identificarli?

«Non abbiamo evidenze per questi casi. Non possiamo fare ipotesi basate sul nulla» Non si placano le polemiche sul sistema di classificazione Si purtroppo non è ancora possibile avere certezze sul numero dei casi».

 

E sul tasso di mortalità? Il 2%?

meme sul coronavirus 14

«Non è ancora possibile definirlo.

Una certezza c' è: le morti sono concentrate nel focolaio dell' epidemia».