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Antonio Caperna per “il Messaggero”
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Lifting al viso, quanto riuscirò a sembrare più giovane? Difficile rispondere. I risultati estetici dell'intervento, infatti, vengono decisi caso per caso e non sempre è possibile fare previsioni certe. Ora la ricerca suggerisce un nuovo metodo per valutare la riduzione dell'età apparente con il bisturi grazie alle reti di intelligenza artificiale, addestrate a stimare il risultato dell'intervento in base alle foto del viso.
IL SUCCESSO «Il nostro studio mostra che gli algoritmi di intelligenza artificiale, quelli attualmente disponibili, possono riconoscere il successo del lifting facciale e persino mettere un numero sulla riduzione degli anni di età percepita», spiega James P. Bradley, Vice Chairman of Surgery della Zucker School of Medicine Hofstra/Northwell di Long Island, New York.
Il lavoro, pubblicato su Plastic and Reconstructive Surgery (la rivista ufficiale dell'American Society of Plastic Surgeons) ha utilizzato un tipo di algoritmo AI, chiamato reti neurali convoluzionali. «Usando dati contenenti milioni di immagini pubbliche, queste reti neurali possono imparare a discernere le caratteristiche facciali con una esperienza molto più elevata rispetto a una persona reale», aggiunge Bradley. Il lifting del viso è un intervento di anti-invecchiamento che corregge i segni più visibili dell'avanzare dell'età tendendo i muscoli, riducendo il grasso, ridistribuendo e rimuovendo la pelle in eccesso. Viene di solito eseguito in anestesia generale.
A seconda delle aree del viso che si desidera trattare, esistono diversi tipi di lifting: dell'intero volto; di fronte e sopracciglia; del terzo medio del volto (guance e zigomi); del collo (collo e mento).
LO SPECCHIO Per lo studio sono state utilizzate quattro diverse reti neurali, per effettuare stime obiettive dell'età facciale di 50 donne (età media 58,7 anni), sottoposte a lifting. Le stime dell'intelligenza artificiale sono state effettuate attraverso foto standardizzate, scattate prima e almeno un anno dopo l'intervento di lifting. I risultati sono stati confrontati con le valutazioni soggettive dei pazienti davanti allo specchio, con il loro aspetto e un formulario standard.
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Gli algoritmi erano accurati al 100% nell'identificare l'età dei pazienti, sulla base delle foto che il sistema ha scelto. Le reti neurali hanno individuato una riduzione dell'età di 4,3 anni dopo l'operazione. I pazienti si vedevano, in realtà, più giovani di 6-7 anni. «Le persone possono tendere a sopravvalutare il livello di ringiovanimento, forse riflettendo sul proprio investimento emotivo e finanziario - dice ancora Bradley - Insieme ai potenti strumenti di analisi delle immagini, utilizzati nella moderna chirurgia plastica, le reti neurali possono svolgere un ruolo utile nel consigliare i pazienti e nel dimostrare i risultati positivi delle procedure di ringiovanimento del viso.
Riteniamo che gli algoritmi di intelligenza artificiale potrebbero anche svolgere un ruolo utile per i chirurghi plastici nel valutare i propri risultati e nel confrontare i risultati di diverse tecniche».
I SEGNI Gli algoritmi possono inoltre fornire una stima obiettiva e affidabile dell'età apparente, la possibile riduzione dei segni sul viso, come la resa veritiera del lavoro del bisturi. Queste stime sembrano anche fornire un indicatore dei punteggi di soddisfazione del paziente, anche se la riduzione degli anni non corrisponde del tutto alla valutazione soggettiva del paziente.
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