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Maria Vittoria Prest per www.blitzquotidiano.it
Cocaina dal tabacco, è l’ultima invenzione cinese. Dalla pianta del tabacco alla cocaina: un team di scienziati in Cina ha modificato una pianta parente del tabacco per produrre due enzimi che generano cocaina quando le sue foglie vengono essiccate.
Il team fa parte dell’Istituto di Botanica di Kunming, in Cina, e la pianta è la N. benthamiana.
La cocaina viene prodotta naturalmente nelle foglie della pianta di coca Erythroxylum ma la possibilità di riprodurla in laboratorio sarebbe una scoperta importante che aiuterebbe a produrre composti chimicamente simili per scopi medici.
Il dottor Sheng-Xiong Huang, lo scienziato che più di altri si dedica a questa ricerca, ha parlato dell’importanza della sperimentazione per la produzione di farmici ed afferma che solo la curiosità scientifica può aiutare a risolvere il problema della biosintesi della cocaina. Tuttavia, non sappiamo se si possono ottenere stimolanti con proprietà psicoattive ridotte.
La cocaina è un cosiddetto “alcaloide tropanico” che ha forti effetti psicoattivi nella sua forma cristallina. Una droga, dunque, che crea forte dipendenza ed agisce come stimolante del sistema nervoso centrale ed anestetico locale di breve durata. Estratta dalle foglie di piante di coca essiccate, viene normalmente assunta attraverso l’aspirazione nasale.
La cocaina è una droga illegale ma viene anche utilizzata in campo medico come anestetico locale o per restringere i vasi sanguigni per arginare le emorragie.
Le aziende farmaceutiche non possono produrre cocaina liberamente. Le fasi chiave della sua biosintesi sono un mistero.
Finora gli scienziati non sapevano come il precursore chimico MPOA venisse convertito in una sezione della molecola della cocaina, il metilecgonone.
Nel loro lavoro, pubblicato sul Journal of the American Chemical Society, hanno finalmente scoperto cosa mancava: EnCYP81AN15 e EnMT4, due enzimi essenziali per questa reazione di conversione che forma il metilecgonone.
I ricercatori, utilizzando la pianta del tabacco, le cui foglie contengono una sostanza chiamata omitina, chimicamente simile all’MPOA e anch’essa convertita dai due enzimi, sono stati in grado di alterare la pianta di N. benthamiana per farle produrre da sola gli enzimi in questione.
Questa modifica ha portato la pianta di tabacco a produrre metilecgonone, ovvero la spina dorsale della cocaina, direttamente nelle sue foglie.
La sperimentazione ha dimostrato che la foglia di tabacco è in grado di produrre circa 400 nanogrammi di cocaina per milligrammo di foglia essiccata.
Si tratta, però, di una quantità notevolmente inferiore rispetto alla pianta di coca e, dunque, i numeri testimoniano l’impossibilità di utilizzo di questo metodo per la produzione di cocaina su larga scala, come sottolineato da Sheng-Xiong Huang, coautore dello studio, al New Scientist.
Tuttavia, gli scienziati sono fiduciosi che la ricerca possa portare alla modifica di altri organismi in grado di produrla su scala più ampia, come i batteri. Tutto ciò ovviamente sempre per scopi medici.
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