Estratto dall'articolo di Amedeo La Mattina per ''la Stampa''
luigi di maio matteo salvini
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Innanzitutto, spiegano, Salvini sa che in caso di crisi di governo non è automatico che vengano sciolte le Camere e si vada a elezioni anticipate. Anzi, il capo dello Stato farà di tutto per evitare il voto e trovare un' altra maggioranza. Per non parlare dei deputati e dei senatori, sia di opposizione (dal Pd a Forza Italia passando per Fratelli d' Italia) e buona parte di quelli del M5S, che non intendono schiodare dalla poltrona parlamentare. La stragrande parte di loro non tornerebbe a Montecitorio e a Palazzo Madama. Compresi tutti gli attuali ministri M5S ormai alla seconda legislatura.
Salvini attende, vuole portare a casa il superamento della Fornero, lasciare il segno su immigrazione e sicurezza e presentarsi alle Europee alla grande. A maggio 2019 farebbe il pieno di voti. Se Di Maio perderà molti voti, nonostante il reddito di cittadinanza, non sarà Matteo a staccare la spina. «Ci penseranno gli stessi 5 Stelle a metterlo da parte e noi non lasceremmo le nostre impronte digitali», confida ai leghisti.
di maio salvini