Marco Antonellis per Dagospia
matteo salvini in piazza contro il conte bis
Saranno quasi 400 pullman da tutta Italia, più treni e mezzi privati. Rischia di essere la manifestazione leghista più partecipata di sempre quella di sabato prossimo a Roma (si punta ad avere almeno duecentomila presenze in Piazza San Giovanni anche se ufficialmente numeri non se ne fanno); per Matteo Salvini, spiegano i leghisti in Transatlantico "dovrá essere una prova di forza per lanciarsi nella vittoria in Umbria e ribadire il ruolo di leader dell’opposizione e primo partito italiano".
MACRON CONTE
Nulla verrà lasciato al caso per raggiungere l'obiettivo anche se al momento il Capitano leghista "non ha ancora preparato il discorso, lo farà a ridosso dell'evento" . Chi lo conosce bene giura che Matteo "ci metterà la testa soltanto 24/36 ore prima", idem per la scaletta degli interventi.
salvini
Sul palco, a quanto Dagospia è in grado di anticipare, non ci saranno simboli di partito ma sarà il tricolore a dominare la scena (anche se nelle ultimissime ore va facendosi strada l'idea che qua e là possa spuntare qualche bandierone leghista). Ma la vera "bomba" è un'altra: proprio in concomitanza con Piazza San Giovanni ci sarà anche una manifestazione a favore di Matteo Salvini a Budapest. Manifestazione autonoma, senza alcun input o aiuto da parte della Lega.
Ma c'è un altro fronte al quale il Matteo leghista sta lavorando alacremente in queste ore: il riposizionamento strategico del partito. Infatti, il Capitano sta lavorando in gran segreto ad un nuovo piano comunicativo internazionale per far sentire la sua voce a tutti quegli ambienti, politici e finanziari, che lo guardano con diffidenza.
Salvini è stato visto con sospetto dalle cancellerie di mezzo mondo ed è convinto che l’opinione pubblica internazionale sia influenzata negativamente da quello che riporta la stampa italiana. Ecco, d'ora in poi a quanto è in grado di rivelare Dagospia, intende rapportarsi direttamente e in modo progressivo con i più importanti media internazionali. A partire dalla Francia dell'arcinemico Macron. Insomma, è scattata l'operazione simpatia del Capitano leghista.