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    SALVINI C'HA UN BEL PACCHETTO - LA GRILLINA MARCOZZI: ''NON ABBIAMO NULLA DA RIMPROVERARCI. GLI ALTRI HANNO FATTO GRANDI AMMUCCHIATE, CI SONO PERSONAGGI CHE HANNO MOSSO PACCHETTI DI VOTI DA FORZA ITALIA ALLA LEGA. NON CREDO CHE CI SARANNO RIPERCUSSIONI A LIVELLO NAZIONALE PER QUESTO VOTO IN ABRUZZO'' (VIDEO)


     
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    1. ABRUZZO: MARCOZZI (M5S), HA PERSO DEMOCRAZIA

     (ANSA) - "Non è la sconfitta del M5s ma della democrazia. Noi abbiamo tenuto rispetto alle precedenti regionali, altri hanno fatto grandi ammucchiate come hanno potuto vedere gli abruzzesi". Così la candidata presidente del M5s Sara Marcozzi a commento dei risultati ancora non definitivi, ma di fatto consolidati, delle elezioni regionali in Abruzzo che la danno al terzo posto dopo il vincitore del centrodestra, Marco Marsilio, e il candidato del centrosinistra, Giovanni Legnini.

     

    1. ABRUZZO: MARCOZZI (M5S),'CONFERMATA FIDUCIA,DEBACLE PD E FI'

    sara marcozzi sara marcozzi

     (ANSA) - "Non abbiamo nulla da rimproverarci. Ci è stata confermata la fiducia di 5 anni fa. Di Maio? No, non l'ho ancora sentito". Risponde così la candidata M5s per le elezioni regionali abruzzesi Sara Marcozzi ai cronisti all'arrivo al suo comitato elettorale a Pescara, dopo i dati, ancora molto parziali ma di fatto consolidati vista la distanza dagli altri candidati, che la vedono terza nella corsa a presidente dopo il vincitore, Marco Marsilio, del centrodestra, e il candidato del centrosinistra Giovanni Legnini, secondo.

     

    "La debacle è del Pd dal 25% del 2014 al 9-10% di quest'anno, stessa cosa per Forza Italia dal 16% al 10%. È successo quello che dicevamo da anni. Queste grandi coalizioni formate da liste civetta, non civiche, per rastrellare i voti dei cittadini abruzzesi, hanno fatto questo risultato", ha sottolineato Marcozzi.

     

    maria elena boschi giovanni legnini (2) maria elena boschi giovanni legnini (2)

     "Non credo che ci saranno ripercussioni a livello nazionale per questo voto in Abruzzo. La verità - ha proseguito - è che ci sono stati voti che con una grande disinvoltura sono passati dal centrodestra al centrosinistra. Noi abbiamo portato avanti temi regionali. Mi sapete dire cosa hanno detto gli altri di interesse regionale? Abbiamo fatto un ottimo lavoro negli ultimi cinque anni e negli ultimi due mesi e continueremo a lavorare per il bene dell'Abruzzo".

     

    "Continueremo a lavorare per una sanità migliore, per il miglioramento delle infrastrutture e per quello a cui tengono gli abruzzesi", ha concluso l'esponente dei 5 Stelle.

     

     

    1. ABRUZZO, M5S SOTTO IL 20%. "ALLA LEGA PACCHETTI DI VOTI DA..."

     

    Da www.liberoquotidiano.it

     

    L'imbarazzo e la delusione del M5s in Abruzzo sta tutto nelle sfrontate parole di Sara Marcozzi, candidata governatore grillina. "Non abbiamo nulla da rimproverarci, abbiamo confermato i voti di 5 anni fa". Peccato che il M5s sotto il 19% rappresenti un tracollo epocale perché, solo un anno fa, i 5 Stelle sono diventati il primo partito in Italia e sono ora al governo.

     

    SALVINI, BERLUSCONI, MELONI E IL CZANDIDATO MARSILIO SALVINI, BERLUSCONI, MELONI E IL CZANDIDATO MARSILIO

    Di contro, la Lega di Matteo Salvini conferma il trend dei sondaggi diventando il primo partito anche in Abruzzo, con il 28% dei voti. Un messaggio forte e chiaro all'alleato di governo, che sta diventando il partner di minoranza nel Paese nonostante i numeri in Parlamento dicano il contrario.

     

     

    Insomma, terremoto politico in vista. Forse per questo la Marcozzi, a botta calda, ha un solo compito: sminuire il risultato leghista e, contemporaneamente, indicare agli elettori chi sarebbero i veri sconfitti: "La debacle è del Pd dal 25% del 2014 al 9-10% di quest'anno, stessa cosa per Forza Italia dal 16% al 10%. È successo quello che dicevamo da anni".

     

    Quello che non dice la Marcozzi è che sia Pd sia Forza Italia hanno corso in coalizione (il Pd con altre 6 liste, e il candidato Legnini ha sfondato quota 30%). La candidata grillina parla esplicitamente di "personaggi che hanno mosso pacchetti di voti" da Forza Italia alla Lega. Meglio che a Roma nessun dirigente nazionale del M5s usi questo argomento: il rischio di crisi di governo è altissimo 

     

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