Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”
giorgia meloni giancarlo giorgetti
Niente «Quota 41» quest'anno, e quindi nessuna vera riforma della legge Fornero. L'uscita dal lavoro uguale per tutti a prescindere dall'età anagrafica con 41 anni di contributi resta (ovviamente) un obiettivo di legislatura ma la Lega ha capito che per ora deve ammainare una delle sue bandiere
[…] Come ha spiegato ieri in conferenza stampa il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti «l'ammontare della manovra dipenderà anche da fattori di tipo europeo. A metà mese discuteremo, forse troveremo un accordo forse no, sulle nuove regole di bilancio Ue».
TITANIC D'ITALIA - VIGNETTA BY MACONDO
Secondo il titolare del Mef, comunque, è quasi scontato che entro l'anno non si riuscirà ad approvare la riforma del patto di stabilità, tant'è che «la commissione Ue ha già provveduto a pubblicare una sorta di guidance prevedendo questa ipotesi».
E le pensioni? Rinviate a tempi migliori. «Non corriamo i 100 metri ma i 5 mila» ha poi sostenuto il titolare del Mef, assicurando che il superamento della legge Fornero verrà certamente realizzato entro la legislatura come l'estensione della flat tax e l'innalzamento delle pensioni minime a mille euro. «Questo governo vuole durare una legislatura. Se si partisse con il ritmo dei 100 metri non arriverebbe in fondo ai 5 mila».
LE PENSIONI IN EUROPA - LA STAMPA
[…] Fin da subito si era capito che Quota 41 per tutti avrebbe avuto vita difficile dal momento che, stando alle stime dell'Inps gestione Tridico, che però la Lega ha subito contestato, sarebbe costata ben 4 miliardi il primo anno ed addirittura 9 a regime. Ma anche la sua versione «light», incentrata sul ricalcolo contributivo degli assegni, pur producendo a regime risparmi significativi vista la riduzione degli importi che verrebbe applicata (in media del 10-16% a seconda dei percorsi lavorativi), comporta costi decisamente impegnativi.
Secondo le stime fatte nelle scorse settimane dai tecnici della Lega si parla di 3,7 miliardi di costi se questa soluzione venisse applicata solamente nel 2024 (1 miliardo il prossimo anno, 2,2 quello successivo e 0,6 nel 2026) prevedendo in tutto poco meno di 170 mila adesioni (ovvero circa il 50% della platea potenziale tenendo conto delle penalizzazioni), conto che salirebbe a 9,7 miliardi con circa 500 mila adesioni nel caso fosse applicata invece per tre anni dal 2024 al 2026.
[…] Anche la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, parlando nei giorni scorsi al Meeting di Rimini aveva ipotizzato «un percorso di legislatura», e dopo aver chiarito che «non torneremo indietro su alcune situazioni che sono legate a degli anticipi pensionistici» la ministra ha spiegato che la riflessione in corso «non sarà definitiva ed esaustiva, dovrà tenere conto delle disponibilità ma nell'ottica di un percorso che è iniziato e arriverà a compimento in legislatura».
GIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINI
[…] Quindi come si procede? E' quasi scontato che verrà prorogata per un anno l'attuale Quota 103, come somma di 41 anni di contributi e 62 anni di età, e poi si pensa di ampliare l'Ape Social, estendendola ad altre categorie che ora non ne beneficiano, come ad esempio i professionisti impegnati in attività gravose o usuranti, e alle donne, dando vita in questo caso ad una «Ape sociale rosa» che prenderebbe il posto di Opzione donna che si è rivelato un flop dopo l'intervento dell'anno passato che ha tra l'altro alzato da 58 a 60 anni il requisito di età per le donne senza figli.[…]
PENSIONATI meloni giorgetti