1 - FEDRIGA OTTIENE IL BIS CON IL 64% BOOM DELLA SUA LISTA. LEGA SOPRA FDI
Estratto dell’articolo di C.Zap. per il “Corriere della Sera”
luca zaia matteo salvini massimiliano fedriga attilio fontana
A prima vista, è finita esattamente come ci si aspettava, cioè con la vittoria netta di Massimiliano Fedriga (64 per cento). […] Ma il voto di domenica e ieri è ricco di spunti che vanno al di là della conferma del governatore leghista e che hanno un significato politico anche per chi guarda al Nord est da Roma.
Il primo, il più rilevante, è che tra centrodestra e centrosinistra quassù (dalla Lombardia al Veneto) non c’è partita. […] L’effetto Schlein, […] non si è avvertito. […] Altro dato di rilievo è il risultato ottenuto dalla Lega che […] ha strappato il primo posto tra le liste in gara. E lo ha fatto guadagnando parecchi punti rispetto alle Politiche di settembre 2022, confermando che dalle Regionali in Lombardia il Carroccio ha fatto dietrofront rispetto alla china discendente ed ha ripreso a crescere.
ZAIA - GIORGETTI - FONTANA - CALDEROLI - SALVINI - FEDRIGA
Un incremento che […] non ha pagato dazio al vero e proprio boom fatto registrare dalla lista che portava il nome di Fedriga, arrivata poco oltre il 17 per cento. Anzi, mettendo insieme i voti alla Lega con quelli della lista del presidente è stato più facile resistere all’assalto di Fratelli d’Italia. Che si temeva ma che, ad urne chiuse, non c’è stato perché il partito di Giorgia Meloni si è fermato al 18 per cento (alle Politiche era andato oltre il 31 per cento).
Proprio in virtù del verdetto delle urne, Fedriga può apprestarsi a governare per altri cinque anni […] I rapporti di forza sono tali che nessuno può fare la voce grossa. E il presidente, con i consensi guadagnati in prima persona, può tenersi le mani libere per qualche scelta di rilievo. […] rischia […] di non portare nessun rappresentante in Consiglio regionale […] il Terzo polo che con il suo candidato Alessandro Maran non riesce ad arrivare al 3 per cento. Tra i delusi che rimangano a bocca asciutta anche i 5 Stelle, al loro minimo storico (2,41%).
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2 - SALVINI ESULTA MA ORA NEL PARTITO SONO I SUOI AVVERSARI A DARE LE CARTE
Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per “la Repubblica”
[…] Matteo Salvini […] ha ben poco da esultare, perché il suo destino da leader del partito sembra vacillare: nella migliore delle ipotesi da oggi è un segretario […] commissariato proprio da Fedriga e dell’altro governatore forte, Luca Zaia. Sono loro i riferimenti, non solo politici ma anche elettorali, della nuova Lega. È grazie a loro se il partito non è sprofondato anche al Nord e con le loro liste personali, scoraggiate da Salvini fino all’ultimo, consentono alla Lega di tenere alta la bandiera in questo pezzo del Paese.
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Il grande lancio del partito nazionale di Salvini, che aveva tolto la parola “Nord” anche dal simbolo, è naufragato. […] il partito […] ormai guarda solo alla Lombardia e poco più. Lombardi sono quasi tutti i nomi della Lega sul tavolo delle nomine a Palazzo Chigi per le aziende di Stato, per dire. […] tutti si rendono conto che il partito della nazione non c’è più. Zaia e Fedriga nei loro territori di competenza si sono presi tutto. Il governatore appena rieletto in Friuli Venezia Giulia con la lista personale ha eguagliato i voti della Lega. Zaia in Veneto con la sua lista ha raccolto quasi un milione di voti arrivando al 44 per cento mentre, la Lega si era fermata a 347 mila voti, il 16,9.
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In Lombardia Zaia e Fedriga non c’erano, la Lega è finita nove punti indietro a Fratelli d’Italia. […] Nel Lazio si è fermato all’otto per cento, alle ultime regionali in Sicilia […] si è fermato al 6 per cento e nemmeno Lega si chiamava la lista nell’isola, ma “Prima l’Italia — Salvini premier”. […] dopo gli ultimi risultati alle regionali Zaia e Fedriga sono davvero pronti a commissariarlo: lasciandogli ancora per un po’ il ruolo di uomo immagine che parla di autonomia differenziata e Ponte sullo Stretto (che al Nord non interessa).
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Le decisioni importanti, a partire da quelle sulle candidature alle prossime europee, verranno prese collegialmente. E il primo a saltare potrebbe essere proprio un fedelissimo del capo, quel “mister Papeete” Massimo Casanova che nel 2019 l’allora potente Salvini aveva imposto da capolista in Puglia. Adesso difficilmente riuscirà a farlo rieleggere […]
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