Giuseppe Filetto per la Repubblica
salvini al congresso della lega
«Ci muoviamo nell' interesse dello Stato, non facciamo inchieste politiche contro questo o quell' altro partito - ripete Francesco Cozzi -: sopratutto perché la Camera e il Senato si sono costituiti parte civile nel processo contro Bossi e Belsito, abbiamo il dovere di cercare i 49 milioni di euro » . I soldi della truffa sui rimborsi elettorali fasulli ottenuti tra il 2008 e il 2010.
Il procuratore capo di Genova si mostra infastidito e risponde a malincuore agli attacchi di Matteo Salvini. Al ministro dell' Interno che ieri, commentando a SkyTg24 l' inchiesta sulla Lega Nord, ha detto: «Faccio appello alla Procura di Genova: ditemi dove sono i tanti soldi che abbiamo e di cui io non sono a conoscenza perché non ci sono. Spendete denaro pubblico per andare a cercare soldi e conti correnti inesistenti. Spero che poi qualcuno risarcisca gli italiani».
bossi salvini maroni
Parole pesanti da parte di un ministro della Repubblica, tanto da far dire al parlamentare Pd Emanuele Fiano che Salvini sta forse velatamente provando ad intimorire la magistratura genovese. «Sarà una nostra errata impressione - precisa il deputato - ma l' accusa di sperpero di denaro pubblico sembrerebbe andare in quella direzione. L' autonomia della magistratura per noi è sacra. Ma il ministro Bonafede non ha niente da dire? ».
LA CANOTTIERA DI BOSSI E I BOXER DI SALVINI
Stuzzicato dai giornalisti, Cozzi aggiunge: « Noi spendiamo quello che dobbiamo per fare una attività di indagine doverosa. È una valutazione del ministro che ci sia uno spreco di denaro da parte della Procura. Eppoi, io rispetto qualunque punto di vista, ma è sbagliata l' impostazione: è doveroso fare questa attività di indagine, se poi non c' è nessun risultato da questo, tanto di guadagnato. Ma se qualcuno interno ad un' organizzazione o che ha fatto parte dell' organizzazione ci dà indicazioni su possibili esistenze di fondi di questo tipo, è doveroso andarli a cercare».
Il procuratore si riferisce all' esposto presentato da Stefano Aldovisi, uno dei tre revisori dei conti della Lega condannato ( oltre a 2 anni di carcere) a risarcire in solido lo Stato insieme ai due colleghi Diego Sanavio e Antonio Turci. Così come dovranno rimborsare i 49 milioni di euro l' ex tesoriere Francesco Belsito ( in primo grado ha avuto 4 anni e 10 mesi), e l' ex segretario Umberto Bossi (2 anni e 6 mesi).
UMBERTO BOSSI E BELSITO
Aldovisi ha detto che le casse del Carroccio di via Bellerio (Milano) a fine 2012 avevano 40 milioni di euro ed ha indicato alcune operazioni finanziarie compiute all' estero. Operazioni sospette, tanto che il pm Paola Calleri e il procuratore aggiunto Francesco Pinto hanno aperto un altro fascicolo per riciclaggio, ordinando alla Guardia di Finanza la perquisizione della Sparkasse di Bolzano. Peraltro, negli scorsi giorni l' avvocato della Lega, Roberto Zingari, ha presentato querela contro l' ex tesoriere sull' appropriazione indebita: l' unico chiamato a rispondere di questo reato, oltre che di truffa.
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