Alberto Giorgi per il Giornale
matteo salvini, giuseppe conte e i nutella biscuit
Botta e risposta a distanza, l'ennesimo, tra il leader della Lega Matteo Salvini e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Il capo politico del Carroccio, proprio mentre il premier è impegnato nel tradizionale discorso di fine anno a Villa Madama, si è scagliato contro il sedicente avvocato del popolo, che in confernza stampa - tra le tante cose - ha annunciato alcuni provvedimenti di modifica ai decreti Sicurezza voluti dall'ex titolare del Viminale
Ecco, per l'appunto l'affondo dell'ex ministro dell'Interno: "Conte annuncia modifiche ai Decreti sicurezza, racconta balle vergognose sull'immigrazione e cambia versione sulla Gregoretti". E qui Salvini fa parlare i numeri, che parlano chiaro: "Nel 2019 siamo a 11.439 arrivi, di cui 6.304 da settembre a oggi grazie al governo delle poltrone e dei porti aperti. Sulla nave Gregoretti ammette che Palazzo Chigi aveva avuto un ruolo per ricollocare gli immigrati. Così conferma anche che le trattative con gli altri Paesi c'erano sempre state: altro che novità degli ultimi mesi...".
salvini vs conte
"Se Giuseppe Conte non sopportava la Lega e il sottoscritto, poteva dirlo subito anziché aspettare che gli togliessimo la fiducia. Evidentemente è troppo innamorato dalle poltrone, e infatti dopo aver perso un ministro ne annuncia due nuovi", aggiunge il segretario leghista, in riferimento alla fresca nomina di Lucia Azzolina a ministro della Scuola e di Gaetano Manfredi a titolare del dicastero dell'Università e della Ricerca. Infine, Salvini chiosa così: "Con Conte più sbarchi, più tasse, più poltrone e più balle".
Durante il discorso del presidente del Consiglio alla stampa, ecco il riferimento polemico all'ex vicepremier e al Carroccio a chi gli domandava la Lega di Salvini possa mettere in pericolo la stabilità democratica del Belpaese: "Io considero la Lega una forza pienamente legittimata a partecipare a gioco democratico, ma secondo me è insidiosa la modalità con cui Salvini interpreta la sua leadership...".
E ha così argomentato: "Il tema non è tutti contro Salvini, ma ho sempre detto in tutte le occasioni pubbliche che non ero favorevole allo schema 'porto aperto o chiuso'. È stato gridato porto chiuso, ma ho sempre detto che la nostra politica era sì di rigore ma non era quella cosa lì. Se lo spread è salito non è certo pe le dichiarazioni del sottoscritto, ma di dichiarazioni di una propaganda che vedeva contrapporsi l'Italia all'Unione Europea. Quella modalità propagandistica di affrontare la politica non mi appartiene...".
conte salvini
Quindi, la stilettata finale del premier all'indirizzo di Salvini: "C'era una propaganda, e c'è anche adesso, che mi accusa di essere un traditore, di essere asservito alla Francia e alla Germania...".
CONTE
Chiara Severgnini e Alessandro Trocino per corriere.it
Un premier ecumenico che lancia un appello a tutte le forze politiche perché lavorino insieme in armonia e avverte tutti che in caso di fallimento ci sarebbero conseguenze gravi nelle urne per i partiti che «cercano consensi attraverso il conflitto». Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di fine anno, sta bene attento a smentire qualunque tentazione di assumere la guida di un nuovo partito o di un nuovo gruppo parlamentare, ma si presenta come il punto di riferimento, presente e futuro, di un progetto politico ancorato a sinistra.
Conte resta ben concentrato sul presente, perché teme che questa possa essere l’ultima chance in questa legislatura. Risponde «per carità» all’ipotesi di un Conte ter, lancia un appello ai potenziali transfughi a non formare nuovi gruppi a suo nome ma non esclude affatto un suo futuro politico.
giuseppe conte contro salvini in senato
Spiega che non è favorevole a creare una forza politica nuova che rischierebbe di aumentare la frammentazione, ma non nega tatto un suo futuro politico in una forza già esistente. Ovvio dunque che, al di là delle smentite e delle risposte volutamente ambigue, Conte avverta i partiti: tradire il governo e fallire vorrebbe dire pagare un duro prezzo elettorale. E lascia sullo sfondo la possibilità di essere il punto di riferimento di un futuro schieramento di centro sinistra.
Anche perché il premier non esita a schierarsi, con forza inusitata, contro la Lega salviniana. Arrivando a sostenere che un suo eventuale ritorno al governo, a causa degli «strappi istituzionali» di Salvini, potrebbe essere «insidiosa» per la tenuta democratica del Paese. In questo modo Conte accelera il suo lento transito verso quel campo progressista del quale, secondo Zingaretti è diventato «un importantissimo punto di riferimento». Inevitabile, contestualmente, una sua ormai compiuta autonomizzazione dal Movimento 5 Stelle (Alessandro Trocino)
13:30
Salvini, «insidiosa» la sua idea di leadership
matteo salvini in piazza contro il conte bis
Conte: «La Lega è una forza politica pienamente legittimata a partecipare al gioco democratico. Quel che più mi ha meravigliato però è il modo in cui Salvini interpreta la sua leadership, che ritengo insidiosa, perché si ritiene sciolta da vincoli e chiede pieni poteri. In questo modo produce slabbrature istituzionali e veri e propri strappi».
13:00
Concessioni autostradali e Alitalia
«Per quanto riguarda le concessioni autostradali, confidavo di poter completare l’istruttoria entro questo mese», ha detto Conte, «c’è procedimento in corso, l’istruttoria slitterà un po’, ma siamo in dirittura finale. Con massima serenità concluderemo questo procedimento che è impegnativo, non ci chiamate incerti. Lo porteremo a termine con rigore», aggiunge. Quanto ad Alitalia (che definisce «una compagnia in difficoltà»), il presidente del Consiglio assicura: «Non vogliamo svilirla né regalarla a nessuno. Ci stiamo incaponendo e siamo determinati a ristrutturarla per poi offrirla a soluzioni di mercato».
12:45
«Le Regionali non sono un referendum sul governo»
Le Regionali? Secondo Conte non vanno trascurate, ma neanche sovrastimate. «Stiamo sempre parlando di competizioni elettorali circoscritte sul piano territoriale, non sarà un referendum a favore o contro il governo», dice il presidente del Consiglio.
12:35
L’Europa e la svolta green
meme sulla crisi di governo conte e salvini
«Oggi la nuova frontiera è la lotta contro il cambiamento climatico, la svolta green», ha detto Conte, «se, come Europa, vogliamo rivendicare un primato mondiale, oggi la nuova frontiera è la leadership su questo fronte. Dobbiamo batterci per l’attuazione degli accordi di Parigi e diffondere questa sensibilità in tutti i continenti». Senza dimenticare, però, che sulla questione dei cambiamenti climatici «l’Ue è una piccola realtà rispetto al pianeta» : «come Italia siamo in prima fila per incitare tutti gli altri paesi ad andare nella direzione del tutela ambientale. Ma se non convinciamo gli altri non andremo da nessuna parte».
12:20
Decreti sicurezza: «Recepiremo preoccupazioni di Mattarella»
«Uno dei 29 punti programmatici riguarda l’intervento sui decreti sicurezza per recepire le preoccupazioni espresse dal Presidente Mattarella», ha detto Conte, garantendo che questo sarà uno dei temi al centro dell’azione dell’esecutivo da gennaio. Il presidente del Consiglio ha poi commentato l’azione del governo sull’immigrazione, valutandola positivamente: «Stiamo ottenendo ottimi risultati senza clamori, senza dibattiti pubblici. Chiuderemo il 2019 con la metà degli sbarchi dello scorso anno. Abbiamo migliorato il numero dei ricollocati» (qui i dati del Viminale sul numero degli sbarchi). Ma secondo Conte «il dato più significativo» è quello sulle ricollocazioni: «Abbiamo 98 ricollocati al mese contro gli undici al mese del precedente esecutivo. Questo grazie all’accordo sottoscritto a Malta nei giorni scorsi». Per quanto riguarda il caso della nave Gregoretti,
meme sulla crisi di governo conte e salvini
Conte ha affermato: «Con il massimo scrupolo, la massima correttezza verificherò il ruolo che ho avuto, controllerò Whatsapp, sms e email. Sicuramente la presidenza del Consiglio è stata coinvolta sul ricollocamento, non sullo sbarco. Ma se emergerà qualcosa sarò il primo a dirlo». Dall’annuncio della volontà di modificare i decresti sicurezza alle parole sulla nave Gregoretti, è chiaro che quello dell’immigrazione è un tema attraversato da una polemica, neanche troppo sotterranea, con l’ex ministro dell’Interno (ed ex alleato di governo) Matteo Salvini. Il presidente del consiglio però smorza i toni: «Il tema non è tutti contro Salvini, ma ho sempre detto di non essere favorevole allo schema “porto aperto o chiuso”. E’ stato gridato “porto chiuso”, ma ho sempre detto che la nostra politica era sì di rigore ma non era quella cosa lì. La modalità propagandistica di affrontare la politica non mi appartiene».
Ore 12:15
«Un Conte Ter? No, per carità»
matteo salvini bacia il rosario mentre parla giuseppe conte 1
«Cioè lei sta ipotizzando un Conte Ter? No per carità»: così Conte ha risposto a chi gli chiedeva dell’ipotesi di un nuovo governo da lui guidato in caso di crisi del Conte II. Il presidente del Consiglio ha risposto anche a una domanda sulla Libia, assicurando di aver sentito Erdogan e Putin e di aver ribadito qual è la posizione dell’Italia in merito: «Non possiamo accettare un’escalation militare. L’Italia appoggia convintamente l’iniziativa di Berlino. Cerchiamo di dissuadere chi pensa che con mezzi militari si possa raggiungere un risultato». Sulla Libia, aggiunge Conte, «c’è «un’incessante attività diplomatica dell’Italia spesso non visibile».
Ore 12:10
L’Iva? «Non è all’ordine del giorno»
«La rimodulazione dell’Iva non è all’ordine del giorno», ha detto Conte: «Dobbiamo valutare l’impatto che avranno le misure anti-evasione», ha proseguito il presidente del Consiglio, «arriveremo all’inizio del 2021 a restituire ai singoli cittadini anche 2.000 euro». Un accenno anche alla prescrizione: «Io ritengo che una prescrizione che sia sospesa in prossimità del giudizio di primo grado non è un obbrobrio giuridico».
Ore 12:00
«Non ho velleità di avere un partito»
salvini conte
Rispondendo alla domanda di uno dei giornalisti presenti, Conte ha detto: «Io non ho velleità di avere un partito o un gruppo di riferimento. Non è nelle mie corde e sarebbe una cosa diversa rispetto all’impegno che ho assunto di fronte agli italiani». Poi ha rivolto un appello ai «parlamentari in dissenso»: «Rimanete nelle forze rispettive di governo, manifestate il dissenso ma lavorate all’interno, evitate questi passaggi che non contribuiscono alla stabilità del governo». Secondo il presidente del Consiglio, quindi, in questo momento «una frammentazione delle forze politiche che sostengono la maggioranza» rischierebbe di destabilizzare il governo: quello di Conte sembra un riferimento al caso di Fioramonti, che, secondo le indiscrezioni, dopo le dimissioni dalla carica di ministro avrebbe accarezzato l’idea di porsi alla guida di un nuovo gruppo «contiano», a sostegno del governo
salvini conte
Ore 11:50
L’annuncio dei nuovi ministri
Conte ha anche annunciato che, dopo le dimissioni di Lorenzo Fioramonti, il suo ministero verrà diviso in due: anziché esserci un solo Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ce ne saranno due. Lucia Azzolina (M5S) sarà ministra della Scuola, Gaetano Manfredi (attuale presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane) della Ricerca e università.
Ore 11:48
Il «metodo» del dialogo e l’appello
matteo salvini e giuseppe conte in senato prima del discorso del premier
«Nei nostri punti non ci sono sogni e promesse irrealizzabili, ma punti programmatici ben precisi che a gennaio verranno declinati», garantisce Conte. «Vogliamo lavorare per rendere un servizio utile al Paese e ritrovare un senso di comunità, riportando fiducia nei cittadini». Il passaggio finale del suo discorso, prima delle domande dei cronisti, è dedicato al «metodo di questo governo», che, secondo il presidente del Consiglio, «si basa sul confronto»: «Io rivendico il metodo del dialogo, spesso leggiamo che diventa conflitto. Non vi nascondo che ci sono confronti anche vivaci, dai toni accesi, ma mai litigi fini a se stessi. Il confronto alimenta e ci consente di mettere a fuoco l’interesse generale». Infine un duplice appello. «Richiamo a tutti quanti a un senso di responsabilità», ha detto Conte rivolgendosi alle forze parlamentari e alle opposizioni. «Chiedo uno sforzo anche a tutti i cittadini», aggiunge, «ricordiamoci sempre che l’Italia siamo noi
Ore 11:45
«Vogliamo colmare il divario Nord-Sud»
«Abbiamo obiettivi ambiziosi», ammette il presidente del Consiglio. Parla di infrastrutture («Dobbiamo incrementarle, migliorarle e manutenerle in modo efficace. Quello che abbiamo visto fin qui non ci piace affatto») e soprattutto di rilancio del Sud: «Vogliamo colmare il divario Nord-Sud», ha aggiunto, «ponendo fine alla annosissima questione meridionale». Come? Conte accenna a un «piano strutturale per il Sud anche con le ferrovie dello Stato». «Senza il Sud il nostro Pil non ripartirà mai», aggiunge: per questo d’ora in poi «il 34% della spesa pubblica dovrà essere destinato preventivamente al Sud».
GIUSEPPE CONTE A TARANTO
Ore 11:40
Abbassare la pressione fiscale e lotta all’evasione
Un altro obiettivo che Conte si dà per l’azione di governo nel 2020 riguarda la fiscalità. «Abbiamo da rilanciare il sistema fiscale e riorganizzarlo, dobbiamo semplificare le aliquote, ridurle, agire per abbassare la pressione fiscale. È chiaro che qualsiasi governo ha preannunciato questo medesimo obiettivo: se non vogliamo mandare il Paese in bancarotta e sottoporlo a una procedura di infrazione che ci farebbe molto male, dobbiamo lavorare in modo serio e credibile. L’unica prospettiva che ho da offrirvi è combattere l’evasione fiscale».
Ore 11:30
Le priorità: meno burocrazia, più digitale, riforma dei processi
giuseppe conte raffaele volpi
Ore 11:30 — Dopo lo «sprint a ostacoli», per il governo verrà il tempo della «maratona», dice Conte, proseguendo nella metafora sportiva per descrivere la visione del futuro del suo esecutivo: «Ora abbiamo davanti a noi una maratona di tre anni: non significa che andremo a passo lento ma spediti, con la possibilità di programmare meglio le iniziative di governo per cercare di realizzare le misure che il Paese attende da anni». «Gennaio», aggiunge il presidente del Consiglio, «sarà l’occasione per fermarsi a riflettere e confrontarsi per cercare di rilanciare l’azione di governo».
Conte assicura comunque che il governo ha già presenti alcune priorità, come «snellire la macchina burocratica» anche con «nuove assunzioni» nella Pa («Sarà una riforma che scontenterà molti, quando si dice a un ufficio pubblico “anziché 60 giorni hai 30 giorni per realizzare il tuo compito” ci sono delle reazioni ma le dobbiamo superare»).
Un «pilastro» di questa riforma sarà la «digitalizzazione»: «Se riusciremo a innovare la PA sul piano tecnologico», assicura il presidente del Consiglio, «le imprese non avvertiranno lo Stato come una costrizione, semplificheremo la vita dei cittadini e offriremo un volano per la crescita economica». Conte ha anche parlato della necessità di «riformare i processi»: «Abbiamo già varato un disegno di legge delega per l’abbreviazione dei tempi della giustizia civile, stiamo lavorando a quella penale, ma dobbiamo mettere mano a quella tributaria. Il mio obiettivo è ridurre un grado di giudizio, sarebbero sufficienti due gradi».
beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 2
Ore 11:20
Lo «sprint a ostacoli» per mettere il Paese in sicurezza
«Sprint a ostacoli»: così il presidente del Consiglio definisce i primi mesi del governo Conte 2. Una metafora sportiva per spiegare quanto è stato faticoso raggiungere gli obiettivi che l’esecutivo si era dato, in particolare per quanto riguarda la manovra, di cui il premier si è comunque detto «orgoglioso». «In questi primi giorni del nuovo governo siamo stati costretti a correre i cento metri», ha detto Conte, «è stato uno sprint ad ostacoli per mettere il Paese in sicurezza, occorreva una manovra seria e responsabile, avevamo il compito di recuperare 23 miliardi per disinnescare l’Iva».
Ore 11:15
Inizia la conferenza stampa
Con l’introduzione del presidente dell’ordine dei giornalisti, Carlo Verna, inizia la conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.. Un’occasione, per il premier, per fare il punto sull’azione dell’esecutivo e quindi sui 29 punti del programma di governo, indicando le sue priorità. I retroscena ci raccontano che Conte è fiducioso e che vuole mettere in campo la sua «Agenda 2023».
giuseppe conte da floris giuseppe conte da floris