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«Nella nuova legge di bilancio – afferma il sottosegretario all’Economia, Federico Freni – si dimostrerà finalmente che la flat tax non era uno slogan ma un programma strutturato che si fa in 5 anni.
Cominciamo assolutamente con autonomi e partite Iva, cominciamo con innalzare la soglia da 65 fino a 100 mila euro, forse qualcosina meno, potremmo fare 85/90 mila, dipenderà anche da alcune variabili macroeconomiche un po' meno dipendenti da noi, ma certamente sì, certamente in legge di bilancio troveremo il passaggio da 65mila ad almeno a 85mila». Insomma, il carroccio rilancia.
GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - MEME BY EDOARDO BARALDI
E con il segretario Matteo Salvini rilancia: «Entro 10 giorni ci sarà la manovra di bilancio in Parlamento. Dieci giorni e ci sarà l'avvio di tutti i grandi progetti economici su cui la Lega e il centrodestra si sono impegnati.
Lo stop della Fornero e l'avvio di quota 41, l'innalzamento del tetto della Flat tax che oggi è a 65mila euro (stiamo studiando le due opzioni a 85 e 100mila euro), la pace fiscale con la rottamazione di milioni di cartelle esattoriali, la revisione del Reddito di cittadinanza, limitando abusi e non può più essere a vita».
Il tema dell’evasione fiscale legato alla flat tax
Secondo quanto appare sulla relazione sull'evasione fiscale allegata alla Nadef, invece, «l'introduzione di una flat tax sino a una certa soglia può generare comportamenti anomali in corrispondenza della soglia medesima».
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E ancora: «L'analisi statistica sembra confermare per il 2019 un effetto di autoselezione dei contribuenti con ricavi e compensi al di sotto della soglia massima di 65 mila euro al fine di beneficiare dell'agevolazione prevista dal regime forfetario», si osserva, precisando che questo «può dipendere da una riduzione dell'attività produttiva» o «da una tendenza a sottodichiarare i ricavi pur di non superare la soglia dei 65 mila euro».