GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI
(ANSA) - "Ieri, durante il pranzo con Berlusconi e la Meloni, mi è sembrato che fosse evidente a tutti che litigare tra i 'centridestra' per un voto in più, ha come effetto che al massimo sei il migliore dei perdenti. A me non me ne frega un cazzo di essere il più forte di quelli che perdono".
È uno dei passaggi del discorso del leader della Lega, Matteo Salvini, in una riunione ieri a Roma con i parlamentari del partito, a cui ha assistito un giornalista del Foglio che oggi ne pubblica ampi passaggi.
Salvini, come si legge in prima pagina sul quotidiano, ha parlato di un appuntamento fisso con i ministri di Lega e Forza Italia "tutte le settimane, perché un conto è andare in Consiglio dei ministri in ordine sparso, un altro è andare con sei persone coordinate, con una linea condivisa e concordata a priori. La manovra di Bilancio sarà il primo banco di prova".
GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI
Poi il leader del Carroccio avrebbe nuovamente smentito che un eventuale elezione del premier Mario Draghi al Quirinale metterebbe fine alla legislatura.
"Mancano un anno e quattro mesi e se uno pensa di andare a votare prima è un illuso - le sue parole riportate dal Foglio -. Ma se continuiamo a darci martellate sulle gengive e poi miracolosamente a marzo 2023 ci presentiamo insieme è complicato. È stato complicato per i comuni di Roma e Milano, figuriamoci quanto può esserlo a livello nazionale".