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    “MATTARELLA HA IL RISPETTO MIO E DELLA LEGA, È GARANTE DELLA COSTITUZIONE” – MATTEO SALVINI SI RICOPRE IL CAPO DI CENERE DOPO L’INCREDIBILE ATTACCO DEL LEGHISTA CLAUDIO BORGHI AL CAPO DELLO STATO (RINFOCOLATO DAL “CAPITONE”): “NON CHIEDIAMO LE DIMISSIONI E NON HO SENTITO GIORGIA MELONI” – “LE ALLEANZE EUROPEE? NON ANDREMO MAI COL BOMBAROLO MACRON, NON VOTEREMO VON DER LEYEN NÉ DRAGHI” – PER CAPIRE COME HANNO PRESO AL COLLE L’IMPROVVIDA USCITA, BASTA LEGGERE MARZIO BREDA: “STAVOLTA I LEGHISTI HANNO SUPERATO OGNI MISURA ACCETTABILE, DIMOSTRANDOSI ANCHE INCOMPETENTI IN MATERIA GIURIDICA E STORICA…”


     
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    1. 2 GIUGNO: SALVINI, 'NO POLEMICHE CON MATTARELLA, HA RISPETTO MIO E DELLA LEGA'

    (Adnkronos) - "Nessuna polemica con il Presidente Mattarella che ha il rispetto mio e della Lega, è garante della Costituzione, una Costituzione che ripudia la guerra". Così Matteo Salvini, ospite di Agorà su Rai3, torna sulla polemica innescata dal tweet del senatore Borghi.

     

    "Non ho sentito Giorgia Meloni dopo" il tweet dell'esponente leghista, assicura, "metto a disposizione i miei tabulati telefonici per provarlo", dice affermando che con la premier si sente "spesso" ma per parlare dell'attività di governo, "che è saldo e coeso e andrà avanti fino al 2027".

     

    IL TWEET DI CLAUDIO BORGHI CONTRO MATTARELLA IL TWEET DI CLAUDIO BORGHI CONTRO MATTARELLA

    2. EUROPEE: SALVINI, 'MAI CON BOMBAROLO MACRON, NO VOTO A DRAGHI O VON DER LEYEN'

    (Adnkronos) - "Noi non andremo mai col bombarolo Macron, non voteremo mai Von Der Leyen" alla presidenza della Commissione europea "né Mario Draghi". Lo dice Matteo Salvini, ospite di Agorà su Rai3.

     

    3. EUROPEE: SALVINI, 'DIFESA COMUNE UE PER FARLA COMANDARE A BOMBAROLO MACRON?'

    (Adnkronos) - "Se avessimo delegato altri poteri all'Ue oggi deciderebbe Macron e chi come lui vorrebbe attaccare e bombardare", mentre "l'Italia nella sua Costituzione ripudia la guerra", "ed è questo che contesto quando sento parlare di sovranità europea o di difesa comune, e poi chi la comanda, un bombarolo come Macron?". Così Matteo Salvini, ospite di Agorà su Rai3, tornando sulla polemica innescata dal tweet del senatore Borghi.

     

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    4. SALVINI, MATTARELLA?NON CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DI NESSUNO

    (ANSA) - "Nessuna polemica col presidente della Repubblica. Oggi è la festa degli italiani e la sovranità italiana viene prima di ogni appartenenza. Con tutto il rispetto per il Quirinale, oggi è la festa degli italiani".

     

    Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ospite di "Stasera Italia" su Rete 4. A chi chiedeva un commento sulle dimissioni del capo dello Stato evocate dal senatore Borghi, Salvini ha risposto: "non chiediamo le dimissioni di nessuno. Borghi è un ottimo senatore. Io penso che il capo dello Stato sia stato travisato da qualche giornale perché il 2 giugno parlare di sovranità europea...".

     

    mattarella salvini mattarella salvini

    4. QUEL RICHIAMO ALLA COSTITUZIONE

    Estratto dell’articolo di Marzio Breda per il “Corriere della Sera”

     

    Molto rumore per nulla. Bisogna ricorrere al titolo della commedia di Shakespeare […] se si vuole fare un bilancio della sortita congegnata ieri dalla Lega, attaccando Sergio Mattarella nella Festa della Repubblica.

     

    Volendo presentarsi come gli ultimi tutori dell’autorità nazionale, hanno contestato il suo cenno alla «sovranità europea», evocata riflettendo sull’imminente voto nei 27 Paesi della Ue che la «consacrerà». Eh no, caro presidente, «se pensa davvero che la sovranità sia dell’Unione europea invece che dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi». Questo ha proclamato Claudio Borghi. Imitato subito dopo dal leader Matteo Salvini, che ha ricalcato le stesse parole, senza però materializzare l’ipotesi che il capo dello Stato debba abbandonare la carica.

     

    matteo salvini claudio borghi foto di bacco matteo salvini claudio borghi foto di bacco

    Nessuna replica dal Quirinale, dopo così incaute (per non dire eversive) dichiarazioni. Siamo in campagna elettorale ed è scontato che qualcuno alzi toni polemici pur di farsi notare. Silenzio dal Colle, dunque. E nessuno sfogo bisbetico come qualcuno ipotizzava, anche se stavolta i leghisti hanno superato ogni misura accettabile, dimostrandosi anche incompetenti in materia giuridica e storica.

     

    Basta squadernare la Costituzione per trovare, all’articolo 11 (noto per il ripudio della guerra), che «l’Italia consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo». Ecco com’è nato il nostro ingresso nell’Europa.

     

    SERGIO MATTARELLA MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI SERGIO MATTARELLA MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

    Una partecipazione che nel tempo si è tradotta […] in cessioni di quote di sovranità decise liberamente. È successo, e Mattarella l’ha ricordato spesso, in materia di politiche agricole, concorrenza, barriere doganali, mercato comune e, in particolare, con la creazione e l’armonizzazione della gestione economica e monetaria.  […] Ma l’evocazione di «sovranità europea», per il percorso già compiuto, non è affatto una fuga in avanti.

     

    MATTEO SALVINI CLAUDIO BORGHI 2 MATTEO SALVINI CLAUDIO BORGHI 2

    Tutto ciò ha spinto il presidente a rammentare insieme l’identità italiana e quella europea, sottolineando la sovranità anche di quest’ultima, che per fortuna ci tiene lontani dal concetto di Stato-Nazione dal quale hanno avuto origine due guerre mondiali.

     

    Mattarella ne accenna in un messaggio alle forze armate, quando si richiama ai valori della nostra Costituzione […]  soprattutto quando ricorda che i «padri della Patria erano consapevoli dei rischi e dei limiti di chiusura negli ambiti nazionali e sognavano un’Italia aperta all’Europa, vicina ai popoli che ovunque nel mondo stessero combattendo per le proprie libertà».

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