Marco Antonellis per Dagospia
berlusconi salvini
Sarà pur vero, come si è affrettato a spiegare Silvio Berlusconi ai suoi subito dopo le regionali in Sardegna, che "senza di noi Matteo Salvini non è autosufficiente" ma è altrettanto vero che il Capitano leghista (in trepidante attesa di sapere come andrà il viaggio, rigorosamente Dagoanticipato, di Giancarlo Giorgetti negli Stati Uniti perché è lì che si faranno i "giochi", compresi quelli italiani) non ne può più delle sortite a mezzo stampa del Cavaliere, del suo atteggiamento altezzoso da eterno primo della classe senza accorgersi però che nel frattempo il mondo è cambiato, e non di poco.
matteo salvini giancarlo giorgetti
Perché dall'inner circle del Capitano (Matteo, ed è la sua fortuna, non ha un vero e proprio cerchio magico come i politici del passato) fanno sapere che Salvini non è affatto contrario in via di principio al ritorno del Centrodestra solo che non vuole il ritorno del "vecchio" Centrodestra, ovverosia quello in cui a farla da padrone era Silvio Berlusconi.
salvini berlusconi
Ormai il rapporto tra i due si è completamente logorato e Salvini non lo vuole più vedere nemmeno in fotografia (anzi, in photo opportunity). Il timore del leader leghista è che con Berlusconi in campo sarebbe sempre un "capitano dimezzato": "Per questo Matteo punterà tutte le sue carte sulle elezioni del prossimo 26 maggio; se Berlusconi dovesse uscirne con le ossa rotte allora Salvini potrà finalmente cominciare a costruire il "suo" Centrodestra abbandonando definitivamente il vecchio modello a trazione berlusconiana", spiegano fonti leghiste di primo piano.
SALVINI DI MAIO SARDEGNA BY MACONDO
Il progetto avrebbe sostenitori anche dalle parti del Colle perchè in questo modo si potrebbe dare finalmente al Paese un "governo omogeneo" in grado di affrontare la prossima, durissima, legge di bilancio. Tanto che sono in molti, in queste ultime settimane, ad aver notato il lavorio tanto sottotraccia quanto efficace di Giancarlo Giorgetti il potentissimo sottosegretario leghista alle Presidenza del Consiglio, per "istituzionalizzare" sempre più la Lega e tranquillizzare il Quirinale: l'obiettivo, anche se ufficialmente non dichiarato, è quello di portare Matteo Salvini a Palazzo Chigi e chi per motivi istituzionali segue le vicende del Quirinale sa che "negli ultimi tempi i rapporti tra il Capo dello Stato e il leader leghista sono notevolmente migliorati" tanto che ci sarebbero stati anche degli incontri riservati.
salvini mattarella
Insomma, il Capitano attende sulla riva del fiume che le elezioni europee facciano il lavoro sporco togliendo politicamente di mezzo Silvio Berlusconi. Dopo, con un Berlusconi depotenziato e politicamente irrilevante, messo in condizioni di non nuocere alla leadership del "cannibale", potrà finalmente ricostruire il Centrodestra su nuove basi e puntare su Palazzo Chigi. I grillini, che ancora credono che il governo durerà 5 anni, sono avvisati.
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