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    LA SAI L’ULTIMA DI SALVINI? – IL “CAPITONE”, PER LA FRETTA DI FARE DICHIARAZIONI A EFFETTO E FINIRE SUI GIORNALI, FA UN’ALTRA GAFFE! PARLANDO DELL’INCIDENTE STRADALE DI ALESSANDRIA, IL MINISTRO DEI TRASPORTI AFFERMA TRANCHANT: “NON SALI IN AUTO IN SETTE, SU QUESTO PUOI METTERE TUTTA LA PREVENZIONE CHE VUOI”. PECCATO CHE IL MEZZO DI CUI STAVA PARLANDO ERA OMOLOGATO PER 8 – IL PUGNO DI FERRO DEL LEGHISTA SU CODICE DELLA STRADA E UBRIACHI ALLA GUIDA… - VIDEO


     
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    Federico Capurso per “La Stampa”

     

    La sospensione della patente e il carcere per omicidio stradale non bastano più.

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    Ora il governo pensa al ritiro della patente a vita. «Se qualcuno si mette alla guida ubriaco o drogato, deve sapere che è un potenziale assassino - tuona il ministro dei Trasporti Matteo Salvini -. Nei casi più gravi si deve intervenire in modo drastico: deve essere considerata la revoca della patente a vita».

     

    Salvini annuncia di voler mettere mano al Codice della strada, che risale a 30 anni fa, e di volerlo fare aprendo la prossima settimana un tavolo a cui parteciperanno anche il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, e quello dell'Interno, Matteo Piantedosi. L'obiettivo del tavolo allargato, spiega il ministro, è quello di introdurre l'educazione alle norme stradali già al liceo e di trovare percorsi per migliorare l'impegno in «prevenzione e repressione» da parte delle forze dell'ordine.

     

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    Un lavoro congiunto su cui Salvini vorrebbe stringere i tempi in primavera, dopo l'approvazione di un altro codice, quello degli appalti. Non solo per intervenire sulla possibilità di un ritiro, ma anche per valutare la possibilità di modulare le multe in base al reddito e regolamentare in modo più rigido i monopattini elettrici.

     

    L'incidente in auto dei sette ragazzi ad Alessandria ha scosso il Paese. E come spesso accade dopo una tragedia, il governo corre agli annunci di strette e inasprimenti. Intervenendo però su sanzioni «temporali, così prima di mettersi alla guida dopo aver bevuto o assunto cocaina ci si pensa due volte e magari si chiama il papà o l'amico».

     

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    Una via per evitare, sottolinea Salvini, di ricorrere a «sanzioni solo economiche o penali, perché si può portare a mille milioni la multa, ma poi non cambia nulla». E se non è possibile la revoca a vita, «però almeno la sospensione per 10 anni del diritto di guidare penso che sia sacrosanta». E magari, propone il ministro, rendere «obbligatorio a bordo di ogni auto l'etilometro usa e getta».

     

    D'altronde, la prima causa di morte fra giovani e neopatentati sono gli incidenti stradali. Secondo il rapporto Dekra sulla sicurezza in strada, infatti, ancora oggi nell'Unione europea gli incidenti stradali nella fascia d'età 18-24 anni causano nel 64 per cento dei casi la morte del guidatore o del passeggero al suo fianco, rispetto al 44 per cento che si registra nella popolazione complessiva. Insomma, per il ministro e vicepremier «è giusto sanzionare gli automobilisti irresponsabili, e le cronache di questo fine settimana lo dimostrano».

     

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    Ma è altrettanto chiaro, aggiunge Salvini, «che non sali in auto in sette... Su questo puoi fare tutta l'educazione stradale che vuoi, puoi mettere tutta la prevenzione che vuoi, ma poi...», dice riferendosi al grave incidente avvenuto ad Alessandria. Ma il sindaco della città piemontese, Giorgio Abonante, non ci sta e parla di dichiarazioni «superficiali e leggere».

     

    Il ministro Salvini, accusa Abonante, «dimostra di non avere la minima sensibilità. Pretendiamo un minimo di garbo, di silenzio e di rispetto». Soprattutto perché «a quanto ci risulta - dice il sindaco - l'auto era omologata per 8 e le dinamiche sono ancora da chiarire».

     

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    Nel lavoro di revisione del codice della strada si starebbe ipotizzando anche l'introduzione di un meccanismo con cui far pesare di più o di meno le multe. L'idea se la intesta il viceministro Galeazzo Bignami, di Fratelli d'Italia, che parla di «un approfondimento specifico sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni». Le multe, quindi, crescerebbero in base alla disponibilità economica di ciascuno, con tutte le difficoltà burocratiche che già si immaginano. Non solo. Anche per i monopattini elettrici Salvini promette novità. A partire dalla necessità di identificarli con delle targhe, perché «ci sono alcuni contesti di estrema pericolosità sia per chi guida sia per chi cammina». E dunque «è assolutamente fondamentale avere un'identificazione anche di chi guida il monopattino», e che chi lo usa abbia il casco, visto che oramai questi mezzi raggiungono velocità sostenute.

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