Emanuele Lauria per la Repubblica - Estratti
salvini le pen
Domenica sera. Manca un quarto d’ora alle 21. Matteo Salvini è il primo a salutare il risultato delle elezioni regionali in Germania: «L’avanzata di Afd è un’ottima notizia ». È il più lesto a festeggiare il successo dell’estrema destra tedesca e resterà l’unico a farlo, fra i politici italiani. Anche nella maggioranza.
Il leader della Lega rilancia il derby che sta infiammando la coalizione che sostiene il governo Meloni. Rischiando di farla implodere. Il segretario del Carroccio cerca di erodere consensi a Fratelli d’Italia puntando su chi si sente deluso dall’approccio soft, troppo moderato, della premier. E lo fa chiamando a raccolta, in Italia, proprio gli alleati europei di Id.
GIORGIA MELONI ALLA CASA BIANCA
Primo appuntamento nel week-end, a Roma: venerdì un raduno dei giovani al Nazionale spazio eventi. Tutti insieme a un evento voluto dal responsabile della “cantera” leghista Luca Toccalini, i seguaci del Rassemblement National di Marine Le Pen, Fidesz (il movimento di Orbán), il Likud israeliano, il Movimento nazionale (Rn) polacco, i tedeschi di Afd. Titolo dell’evento: «Abbraccia la nostra eredità per costruire il nostro futuro».
La prima pietra di un cantiere “nero” che Salvini sta costruendo a partire dall’Italia. La seconda, la più importante, sarà posata a inizio dicembre, in un appuntamento rivolto ai leader e che vedrà la partecipazione, accanto a Salvini, di Le Pen. E probabilmente anche di Maximilian Krah, il capolista di Alternative fur Deutschland noto per le sue posizioni filorusse e, secondo un’inchiesta giornalistica pubblicata da t-online.de e rilanciata da diversi siti web, sospetto destinatario di finanziamenti dalla Cina di Xi.
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Salvini si gioca la partita che sta animando il centrodestra con lo spirito della sfida agli alleati ma anche della rivincita.
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Ma la tensione pre-elettorale è un elemento di instabilità per Palazzo Chigi. Anche perché un altro problema, non meno rilevante, dilania la maggioranza: la Lega, lungo la strada che porta alle elezioni, è entrata in rotta di collisione anche con Forza Italia, che fa parte dei popolari europei. Manfred Weber, presidente del Ppe e grande amico di Antonio Tajani, ha invitato la formazione di Salvini ad abbandonare «nazisti e fascisti». Senza mezzi termini.
Giorgia Meloni Viktor Orban Mateusz Morawiecki
La replica del gruppo leghista a Bruxelles è stata sferzata e ironica: «Dopo essere stato in maggioranza un’intera legislatura al guinzaglio dei socialisti, Weber pretende di porre paletti e mettere diktat alle altre forze politiche del centrodestra. E persino si autodefinisce erede di De Gasperi...». Clima da corrida. E mancano ancora nove mesi al voto.
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