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    SALVINI PIANGE, MA LETTA NON RIDE – CLAUDIO TITO: “I PARTITI SEMBRANO EDIFICI DIROCCATI. PIÙ DI TUTTI IL CENTRODESTRA. SALVINI HA INSEGUITO SOLUZIONI ESTEMPORANEE E SOPRATTUTTO IMPRATICABILI. CON UNA FANTASIA E UN DISTACCO DAL PAESE SENZA PRECEDENTI” – “ANCHE IL CENTROSINISTRA PERÒ HA EVIDENZIATO TUTTE LE SUE DEBOLEZZE. ENRICO LETTA È APPARSO COME L'UNICO LEADER NORMALE MA NELLO STESSO TEMPO IL PD SI È RIVELATO FRAGILE. ANCHE PER COLPA DI UN M5S DISARMANTE. GIUSEPPE CONTE È SEMPRE STATO AD UN PASSO DALL'ACCORDO CON IL CENTRODESTRA…”


     
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    Claudio Tito per www.repubblica.it

     

    SERGIO MATTARELLA MATTEO SALVINI MEME SERGIO MATTARELLA MATTEO SALVINI MEME

    Alla fine il principio di realtà si sta imponendo. Il Parlamento sta accogliendo la soluzione più facile e quella più utile per il Paese. Accade però con una settimana di ritardo e con le macerie del sistema politico.

     

    La permanenza del "Dream team" Mattarella-Draghi - se tutto sarà confermato dopo il sì al bis da parte di Matteo Salvini - è una sicurezza rispetto alle sfide interne e internazionali.

     

    Ma, appunto, tutto intorno i partiti sembrano edifici diroccati. Più di tutti il centrodestra. Da settimane si è fatto forte di un ritornello che semplicemente era irreale: abbiamo la maggioranza. Non ce l'aveva e non ce l'ha.

     

    MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI

    Salvini ha inseguito soluzioni estemporanee e soprattutto impraticabili. Con una fantasia e un distacco dal Paese senza precedenti. Questa coalizione si ritrova a pezzi.

     

    Per il leader leghista è un "Papeete 2". Dopo un giro vorticoso di valzer si è piegato al bis di Mattarella. Ne escono però a pezzi anche Forza Italia e Fdi.

     

    La prima è ormai senza voce e senza prospettiva. I suoi colonnelli sono già alla ricerca di nuove sponde. Giorgia Meloni, pur con meno responsabilità, non è riuscita a frenare il suo antagonista Interno e gli ha lasciato il pallino del gioco. Ha subito. E alla fine si ritrova con l'assetto meno desiderato. La coalizione è a pezzi.

    enrico letta matteo salvini meeting rimini 3 enrico letta matteo salvini meeting rimini 3

     

     

    Anche il centrosinistra però ha evidenziato tutte le sue debolezze. Enrico Letta è apparso come l'unico leader normale. Ha capito di dover giocare di rimessa ma nello stesso tempo il Pd si è rivelato fragile. Senza capacità di imprimere una svolta.

     

    Anche per colpa di un M5S disarmante. Giuseppe Conte è sempre è stato ad un passo dall'accordo con il centrodestra. Anzi, con Salvini in una riedizione dei GialloVerdi. I grillini confermano di non sapere cosa siano. Il patto di centrosinistra con questi pentastellati è segnato e va ridefinito.

    giuseppe conte enrico letta giuseppe conte enrico letta

     

    Un impasse è stata subìta pure dal Fronte centrista, che ha tentato la carta Casini. Il sistema politico dunque è destinato a ristrutturarsi.

     

    Nel frattempo difficilmente al Quirinale si vedrà la sfilata di leader che accompagnò la rielezione di Napolitano. Adesso il rapporto è tra il capo dello Stato e il Parlamento. Anzi, i singoli parlamentari.

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