• Dagospia

    DAGONEWS! - SALVINI INDECISO A TUTTO: ROMPERE O NO? ANCHE LA LEGA È SPACCATA TRA MOVIMENTISTI (BORGHI) E ''ISTITUZIONALI'' (GIORGETTI) - TRUMP HA INGOLOSITO MATTEO CON LA SUA PROTEZIONE, SALVO POI INCAZZARSI PER LA VIA DELLA SETA, PIU' VIVA CHE MAI - L'IPOTESI DI ANTICIPARE LA FINANZIARIA È FONDAMENTALE PER CAPIRE L'ULTIMO STATO D'ANIMO DI SALVINI, DILANIATO DALLA SCELTA


     
    Guarda la fotogallery

    DAGONEWS

     

    Salvini ringrazia la Sea Watch: per 24 ore gli ha dato la possibilità di non prendere una decisione sul futuro del governo, di dissimulare sicurezza e fermezza quando in realtà è dilaniato dall'incertezza.

    sea watch salvini sea watch salvini

     

    Ogni mattina alle 7 fa le stesse telefonate alle stesse persone: Luca Morisi, stratega della comunicazione; Giancarlo Giorgetti, che tiene il polso delle istituzioni; Massimo Garavaglia, per la strategia economica; Denis Verdini, per le questioni politiche e le alleanze nel centrodestra. Ogni giorno si sveglia con un'idea diversa sul governo. Fare il salto in avanti e far cadere tutto o tenere in piedi per non prendersi la responsabilità delle scelte economiche?

     

    Se nei grillini esiste l'ala movimentista e quella governista, nella Lega la situazione è…identica. Ci sono Bagnai, Borghi e Rinaldi che gridano allo sfondamento del deficit, alla guerra contro Bruxelles a tutti i costi, anche a costo dell'Italexit. E poi ci sono gli ortodossi, tipo Giorgetti e Fedriga, e soprattutto Zaia e Fontana, ringalluzziti dalla vittoria per le Olimpiadi, che sognano un governo di centrodestra ma saldamente istituzionale e saldamente dentro l'Europa. Al Nord ricco e vincente non conviene far saltare il banco con Bruxelles. Però sono tentati di far saltare il banco con Di Maio, ormai intollerabile alla vista dei governatori del Nord.

    matteo salvini giancarlo giorgetti matteo salvini giancarlo giorgetti

     

    Ecco perché Salvini è schizofrenico: i due fronti lo tirano da una parte dall'altra, e lui l'unica cosa che può rispondere a chi fa troppo il duro è: io vi ho portati dal 4% al 34%, quindi qualunque decisione spetta a me. Sì, però prima o poi va presa, 'sta decisione.

     

    Mettici pure Trump: il puzzone gli ha fatto lo stesso discorso che fece alla May. ''Stai tranquilla, esci dall'UE come vuoi, hard o soft, e poi ci penso io a fare trattati bilaterali, a tutelarti da quei cattivoni europei''. La May è finita in lacrime e 'sta Brexit ancora non si sa come si compierà… In più, gli americani dopo le carezze a Washington si sono incazzati per la Via della Seta: invece di essere stata smontata, l'amicizia cinese procede a gonfie vele, con la Belloni che vuole prorogare l'ambasciatore Ettore Sequi – deus ex machina dell'accordo – per altri sei mesi. Mattarella e Salvini hanno chiesto a Moavero di non darle retta.

    borghi salvini bagnai borghi salvini bagnai

     

    Per capire dove è orientato Salvini negli ultimi giorni (rottura, ma non subito) bisogna decifrare la sua frase sulla finanziaria da anticipare e votare prima della pausa estiva. Cosa vuol dire? Vuol dire condividere con i grillini le politiche economiche del 2020 così da vincolare anche loro a eventuali conseguenze negative (procedure UE, aumenti Iva o pasticci in deficit), e impedendo al M5S di fare campagna elettorale contro la Lega: se l'avete firmata pure voi, non potete certo attaccarla.

     

    Per far passare un'idea del genere bisogna fare fesso Di Maio, e il Capitone punta sul fatto che il suo collega di governo è pronto a tutto pur di allungare il più possibile la vita dell'esecutivo, con l'obiettivo di andare al voto non prima di marzo.

     

    La data fatidica resta il 20 luglio, ultimo giorno utile per far sciogliere le Camere a Mattarella e votare subito dopo l'estate. Mancano 24 giorni, prepariamoci a vedere 24 piroette…

     

    matteo salvini luigi di maio matteo salvini luigi di maio

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport