Marco Antonellis per Dagospia
SALVINI BERLUSCONI
Pochi sanno che negli ultimi giorni, Silvio Berlusconi (che è andato qualche giorno in Francia, Costa Azzurra, nella villa della figlia Marina) e Matteo Salvini si sono sentiti più volte telefonicamente. Il Cavaliere ha espresso al leader leghista tutta la sua preoccupazione per la piega che stanno prendendo gli eventi, in primis riguardo la ricostruzione del ponte Morandi a Genova (dove è il governatore della Liguria Toti ad occuparsi di trovare una mediazione tra i due leader) ma anche e soprattutto, a suo dire, per i limiti e l'incapacità mostrata dai 5Stelle nell'azione di governo, un'azione che per il Cavaliere è "pauperista e anti-imprenditoriale".
SALVINI DI MAIO
Ma Silvio Berlusconi, che rientrerà ad Arcore all'inizio della prossima settimana ed ha fatto sapere al suo interlocutore anche i due nomi che gradirebbe per la presidenza Rai, Del Noce o Minoli, ha voluto esprimere di persona a Matteo Salvini solidarietà per l'inchiesta giudiziaria in corso riguardante la nave Diciotti e che vede il Ministro dell’Interno indagato per molteplici reati.
I due, si sono lasciati con la promessa, su richiesta del Cav, di rivedersi alla ripresa dei lavori parlamentari per fare il punto sulla situazione. C'è timore, da parte dell'uomo di Arcore, che Forza Italia possa spaccarsi definitivamente tra filosalviniani e berlusconiani con in mezzo il vicepresidente del partito Tajani che però non sta ottenendo il successo sperato nella sua certamente non facile opera di mediazione interna al partito e di riconquista dell'elettorato moderato.
salvini a venezia con elisa isoardi
Il terrore del Cav è che la Lega di Salvini possa finire per rappresentare da sola l'intero perimetro del centrodestra assorbendo oltre a Fratelli d'Italia anche i 'totiani' legati al governatore della Liguria Giovanni Toti (fonti parlamentari spiegano che dovrebbero essere almeno siamo una dozzina).
VIGNETTA MANNELLI - SALVINI MINISTRO DELL INTERIORA
Peraltro, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari azzurre, sarebbero già pronti a passare con Salvini almeno una dozzina di parlamentari di Forza Italia, provenienti soprattutto dalle regioni meridionali. Per ora è Salvini che non vuole imbarcare nessuno. Ma domani chissà. Intanto il leader leghista, a quanto siamo in grado di rivelare, incontrerà martedì prossimo al Viminale l'ex premier britannico Tony Blair. Così, tanto per non farsi mancare nulla.
MATTEO SALVINI COME MATTEO RENZI: ALLE EUROPEE PUNTA AL 40%
SALVINI DAGO PREMIO CAPALBIO
Salvini non ne fa più mistero con i fedelissimi: "L'obiettivo per le Europee è il 40%". Complice anche il sistema elettorale e la notevole ampiezza dei collegi, l'obiettivo per i vertici leghisti sembra essere alla portata di mano. Esattamente come fece Matteo Renzi con il Pd nel 2014.
Anche le ultime vicende legate alle inchieste riguardanti la nave Diciotti non sembrano impensierire più di tanto il leader leghista. Anzi, già si pensa a come trasformare l'eventuale processo in uno "show ad uso e consumo dei media". Sarà un "boomerang pazzesco per la magistratura e per il Pd" spiegano uomini di governo leghisti, "la gente è con noi".
BERLUSCONI BLAIR
Stesso discorso per l'eventuale blocco dei conti correnti da parte del Tribunale di Genova: "Non è con i soldi, ma con le idee, che abbiamo vinto le elezioni. Le nostre campagne elettorali sono sempre state low cost". Insomma, nemmeno questo li spaventa e l'allarme lanciato da Giorgetti alla festa del Fatto è stato più che altro un modo per mettere le mani avanti, spiegano dal partito.
MATTEO SALVINI
Nessuno pensa veramente che con "il sequestro dei fondi la Lega non esisterebbe più", nemmeno Giorgetti. E sembra proprio essere così stando agli ultimissimi sondaggi che vedono la Lega superare abbondantemente il 30%. "Abbiamo ancora ampi margini di crescita" fanno sapere da Via Bellerio, "possiamo guadagnare tranquillamente almeno altri 5 punti percentuali ai danni di Forza Italia e almeno un paio di punti da Fratelli d’Italia". Parole che non faranno certo piacere a Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Ma è la politica, bellezza.