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    “ACHILLE LAURO? ALLUCINANTE” – SALVINI ATTACK:" IL BRANO “ROLLS ROYCE”, ACCUSATO DI FAR RIFERIMENTI ALL’ECSTASY? E’ TERRIBILE, MI FA SCHIFO SOLO L’IDEA” - NELLA NOTTE DEI DUETTI LA REGINA E’ LOREDANA BERTE’: SECONDA STANDING OVATION DELL’ARISTON E BAGLIONI LA BACIA – LIGABUE E L’OMAGGIO COL ‘DIVO CLAUDIO’ A GUCCINI, IL MONOLOGO DI BISIO CON IL VINCITORE DI X-FACTOR ANASTASIO (CHE SI SCAGLIA CONTRO “UN IDIOTA CHE PARLA DI DROGA”. CON CHI CE L’HA?), CRISTINA D’AVENA SCATENA L’IRONIA SOCIAL: “FACCE OCCHI DI GATTO” – LE “MILF” TATANGELO-SYRIA E TONY HADLEY SEMBRA MAL…- VIDEO


     
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    Andrea Laffranchi per il Corriere della Sera

    Liga sul trono, in stile imperatore del rock. Egotrip da Festival? È un gioco. Liga era arrivato sul palco in versione serata elegante - smoking mimetico e gilet metallizzato a petto nudo (ci è ricascato dopo anni) - per «Luci d' America», anteprima del nuovo album «Start».

     

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    «Voglio fare come gli altri e scendere le scale», chiede alla fine del pezzo. Bisio concede e si presta a rifare per due volte una presentazione in cui spreca ironicamente enfasi e superlativi, spuntano ballerini e una chitarra oversize. Non basta ancora. Per la terza uscita un corpo di ballo lo porta in trionfo: trono e mantello di ermellino. «Preferivo la prima volta», dice Liga. Si torna alla musica. «Urlando contro il cielo» e poi il duetto con Claudio Baglioni: «Dio è morto», omaggio a Guccini, feticcio di Luciano. «Questa canzone a 50 anni di distanza risulta attualissima», dice il rocker.

     

    «Quasi profetica» aggiunge il «compagno Baglioni», così lo aveva apostrofato il maestrone per la bocciatura di una sua canzone al Festival. Pace fatta? Che traffico. Senza contare cori, corpi di ballo, orchestra e band, sono 56 gli artisti che si incrociano fra camerini e palco. Baglioni indirizza il timone della quarta serata verso la musica. È la puntata dedicata ai duetti, l' armonia quindi è quella delle «diverse discipline». Non c' è solo musica, si recita e si balla.

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    Bisio fa Bisio e ha la freccia in su. Alterna cabaret e teatro.

     

    Fa un monologo ispirato a Gli sdraiati di Michele Serra sul rapporto padre-figlio e affida la chiusura ad Anastasio. Il rapper vincitore di «X-Factor» racconta il punto di vista del giovane e ci mette una rima su «un idiota che parla di droga e vita di strada» che prende di mira i trapper, tutti o Achille Lauro?

    Un appello di Baglioni per la rinascita di Genova e si va verso la finale. Favoriti gli under 30 Ultimo e Irama, inseguono Cristicchi, Nek e Bertè.

    Risultati alterni nei duetti.

     

    Funzionano la voce profonda di Enrico Ruggeri e la tromba che vola di Roy Paci con i Negrita. «Soldi» di Mahmood è un pezzo forte e Gué Pequeno si prende il premio stiloso della serata. Ghemon gioca tutto sull' eleganza e con Diodato e le atmosfere vintage dei Calibro 35 va oltre la versione originale. Ultimo sente la competizione con il fratello maggiore Moro e cresce. Nek e Neri Marcorè ammorbidiscono le punte rock e dance ma «Mi farò trovare pronto» non cede. Manuel Agnelli spettina l' Ariston e «Argentovivo» di Silvestri prende un taglio onirico-psichedelico (è questa la versione ufficiale).

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    Se Irene Grandi cercava un ritorno in grande stile ha scelto la canzone e la compagna giuste: grazie Loredana. Meta regala nuove sfumature a Cristicchi. C' è chimica fra Morgan e Achille Lauro.

    La coreografia dei Kataklò si abbina al musical di Arisa, ma Tony Hadley poteva fare di meglio con la pronuncia.

    Chance sprecata per Carta e Shade con Cristina D' Avena.

    Su una storia drammatica come quella di Irama, Noemi aggiunge quando bisognerebbe togliere. Surreale l' ingresso in scena di Patty Pravo: l' ennesima (auto) picconata al monumento. Il Volo cerca una strada meno kitsch e più contemporanea, ma con il violinista virtuoso Quarta fa tre passi indietro.

     

    SALVINI

    Michela Tamburrino per la Stampa

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    Matteo Salvini è tornato a casa dopo una giornata che definisce «delirante».

    Mangia troppo, tardi, disordinato e dorme 5 ore a notte. Si cucina pasta con il ragù confezionato e tonno fresco che gli ha portato un amico dalla Puglia. Tutto insieme? Sì e poi il cedro affettato con il miele sopra.

    «Buonissimo mi hanno garantito». Invece della musica di sottofondo, la tv accesa con Sanremo che va.

    Ma lei sa di aver vinto a suo modo il Festival? Era il convitato di pietra, si parlava molto di lei.

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    (ride) «Ma se sono stonato come una campana! E poi stasera, venerdì, tradisco. Mi vedo il film di Raitre sulle Foibe perché domenica sarò a Trieste. Poi alle 11 di sera mi risintonizzo, tanto quello va lungo».

     

    Pio e Amedeo parlavano di lei, e lei si è fatto la foto con loro alla tv. Le sono piaciuti?

    «Sì, molto simpatici, mi hanno divertito».

     

    E poi ancora su Twitter la foto di Baglioni di sfondo. Ma allora le piace?

    «Ma è vero, quando c' erano i walkman, le musicassette io avevo Il meglio di Baglioni , l' epoca dei primi flirt a 15 anni. E tu , Sabato pomeriggio , Poster , Porta Portese ».

     

    E sentendo E tu l' altra sera, con chi avrebbe voluto stare accoccolato ad ascoltare il mare?

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    «Con i miei due bimbi, è bello stare così, ogni tanto lo facciamo a Recco dove vado da quando sono bambino a mangiar focacce, era la casa dei nonni».

    Sarà anche stonato come una campana però a Capodanno ha fatto il karaoke e ha cantato: «Una vita spericolata».

    «Andiamo sempre lì con gli amici, a Bormio, ce la cantiamo».

     

    Ma la sua vita è più spericolata oggi o quando ha preso la Lega morente ed è partito in tour per l' Italia?

    «La vivo con intensità da almeno vent' anni, sono pericolosamente coerente. Le chiamo soddisfazioni».

    Baglioni si è detto lusingato per avere una persona tanto illustre come spettatore.

    Claudio Bisio ha detto che lei è simpatico e che a Porta a Porta invitati da Vespa per Benvenuti al Sud lei ha fatto battute e ha lanciato il film.

    Non starà diventando troppo popolare?

    «Macché... Io adoro Bocelli, la mattina quando mi alzo mi sento su YouTube Perfect di Ed Sheeran cantata da lui, una roba spettacolare quel duetto lì. Aver sentito Bocelli dire che siamo amici per me vale sei Festival. Baglioni è bravo, Bisio è simpatico, alcune canzoni per me sono fuori dal mondo ma è questione di gusti».

     

    I suoi cantanti preferiti?

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    «Stasera ho visto che c' è Ligabue: ho seguito qualche suo concerto ai tempi del militare, sono passati venticinque anni. Poi la mitica Cristina D' Avena che ho ascoltato all' Alcatraz di Milano, e il grandissimo Enrico Ruggeri».

     

    Questo Festival la diverte?

    «Adoro la musica italiana è la mia preferita ed è sempre troppo poca, alcune canzoni mi piacciono ma non dirò mai quali, non voglio rovinare gli artisti che per il solo fatto di piacere a Salvini potrebbero avere problemi. Però Sanremo è Tenco, Morandi, Tozzi, ho sentito qualcuno che neanche conoscevo, ho chiesto a mio figlio».

     

    Per esempio?

    «Achille Lauro, il rapper, lo trovo terribile, allucinante. Invece mi piace Ultimo. Un Festival democratico».

     

    C' è una canzone che ha segnato un momento importante della sua vita?

    «Fin da giovanissimo ascolto De André, sono un appassionato e un cultore, quando devo rilassarmi da trent' anni c' è lui: Rimini, Verranno a chiederti del nostro amore, Via del campo . Opere d' arte. Tenco poi che è Sanremo e il ricordo di Mia Martini. Mia madre l' adorava e lei è stata trattata in modo terribile come Marco Masini. Anche se i riconoscimenti postumi mi danno fastidio».

     

    Aspetta qualche appuntamento musicale più di altri?

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    «Il concerto di Vasco a San Siro è unico. E mi piacerebbe andare a vedere un' opera all' Arena di Verona, non mi è mai capitato fino ad oggi».

     

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    E Zucchero?

    «Meno, non per sovranismo musicale, scelte»

    Va ai concerti con suo figlio?

    «Lui dice che ascolto musica da vecchio. Segue i rapper, Fedez».

     

    Chi avrebbe voluto vedere sul palco?

    «Ale e Franz, avrebbero detto la loro ma io non sono il direttore artistico».

     

    Le piacerebbe?

    «Assolutamente no, per qualche anno avrò altro da fare».

     

     

     

     

    3. SALVINI

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    Dal Corriere della Sera

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    «È terribile: mi fa schifo solo l' idea». Così il ministro dell' Interno Matteo Salvini, intervistato ieri da Striscia la notizia , ha parlato del discusso brano di Achille Lauro, «Rolls Royce», accusato di fare riferimenti, nemmeno nascosti, alla droga, all' ecstasy. A questo proposito, Salvini ha commentato: «Mi sembra che stia ammiccando, non è la macchina. Anche perché cita qualche personaggio che in passato ha abusato e non è finito bene». In conclusione, ha chiesto però di non farlo «polemizzare con Baglioni, ho già i miei problemi».

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