Francesco Grignetti per "la Stampa"
SALVINI AQUARIUS
Si profilava un' ennesima odissea in mare, dopo che la nave umanitaria «Lifeline» ieri mattina aveva annunciato di avere salvato al largo della Libia quasi 224 naufraghi, ignorando le indicazioni di Roma a fermarsi e lasciare spazio alla Guardia costiera libica. Immediatamente aveva chiesto di sbarcarli in un porto italiano e il ministro Matteo Salvini era subito insorto: «No. Siccome è una nave olandese che li portino in Olanda».
MATTEO SALVINI
C' è stata una clamorosa svolta nel pomeriggio, però, quando il governo italiano ha ricevuto la comunicazione ufficiale dell' Olanda che la nave in questione batte illegalmente la loro bandiera. E quindi Salvini può ruggire all' ultimo comizio della sera: «La nave ce la prendiamo in Italia e arrestiamo tutto l' equipaggio per favoreggiamento della immigrazione clandestina». Ricostruendo che la nave non è registrata in Olanda, Salvini annuncia: «È una nave pirata». Ora l' equipaggio rischia grosso. Resta il problema dei naufraghi.
danilo toninelli
Il ministro Danilo Toninelli annuncia che verranno portati in Italia: «Ci assumiamo la responsabilità di salvare queste vite». Salvini invece storce il naso e vorrebbe tentare un altro braccio di ferro: «Il mio obiettivo è mettere in salvo quelle 200 persone, possibilmente non Italia. Per esempio a Malta». Oppure in Libia.
NAVE LIFELINE ONG TEDESCA
Mercoledì il ministro Toninelli aveva chiesto informazioni all' Olanda sia sulla nave «Lifeline» (Ong tedesca Seenotrettung), sia su un' altra nave umanitaria, la «Seefuchs» (Ong tedesca Sea-Eye) che dichiarano di battere bandiera olandese. Ma ciò non risulta dai registri navali di quel Paese. E perciò Toninelli ricostruisce in dettaglio: «La nave "Lifeline" sta agendo in acque libiche fuori da ogni regola.
DANILO TONINELLI
Hanno imbarcato circa 250 naufraghi senza avere i mezzi tecnici per poter garantire l' incolumità degli stessi naufraghi e dell' equipaggio. Non stanno collaborando con la guardia costiera libica» pur «trattandosi di eventi accaduti in mare libico». Ed è una nave «apolide».
L' esito a quel punto è scontato: ordine di Toninelli alla Guardia costiera italiana di procedere a ispezioni in mare (in gergo: «Inchiesta di bandiera»), e se effettivamente i documenti sono farlocchi, si proceda a sequestrare la nave.
MATTEO SALVINI
Parallelamente si proceda a salvare i naufraghi: «Non abbiamo nulla contro le Ong - dichiara ancora Toninelli - ma siamo e continuiamo ad essere per il rispetto della legalità.
Soprattutto quando si parla di vite umane».
Toninelli ritorna anche alla questione di chi, bordeggiando troppo vicino alla costa libica, di fatto offre una comoda sponda agli scafisti. «È da irresponsabili trovarsi in mare libico, incentivare le partenze dei barconi della morte, e poi non avere competenze e caratteristiche tecniche per intervenire».
salvini rosario
Su questa linea, riceve prontamente l' appoggio di Luigi Di Maio, che scrive: «La legalità prima di tutto». Matteo Salvini, alle solite, usa altri toni. La nave umanitaria, «sciacalla». I volontari, «disgraziati che non hanno ascoltato le autorità italiane né libiche».
I naufraghi, «prezioso quantitativo di carne umana a bordo». Le Ong, «associazioni di pseudovolontariato che mettono a rischio le vite di chi fugge dall' Africa.
Queste Ong straniere con personale e finanziatori stranieri non toccheranno più il suolo italiano».
MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO
E a sera, mentre la seconda nave nel mirino, la «Seefuchs» gira la prua e dirige prudentemente verso Malta, si scopre che la «Aquarius» è ripartita dalla Spagna. «Sono numerose le imbarcazioni in pericolo durante la nostra assenza». L' arrivo al largo della Libia è previsto nei prossimi 3 o 4 giorni.