BERTOLASO BERLUSCONI
Valentina Conti per Il Tempo
Basta la residenza nella Capitale, un documento che l’attesti e il via libera è pure sulla fiducia: te lo chiedono, rispondi di sì e va bene così. Poi ci sono anche i casi in cui chiedi cortesemente di votare, ti accolgono e non ti chiedono proprio nulla, porgendoti la scheda. Partenza «free» delle Gazebarie del centrodestra a Roma per sondare gli umori dei cittadini sulla scelta di Guido Bertolaso a candidato sindaco. Ieri, al debutto, abbiamo votato 22 volte recandoci in 25 dei 70 seggi in tutti i Municipi della città.
MELONI BERTOLASO
Di quelli segnalati, in piazza del Popolo, piazzale Flaminio e piazza della Balduina fino a metà mattinata non ce n’era traccia. Diverse queste consultazioni negli obiettivi dalle primarie targate Salvini, in cui comunque siamo tranquillamente riusciti a votare più volte in seggi differenti. Tendoni bianchi, bandiere e accanto al tavolino un salvadanaio di coccio dove lasciare l’offerta volontaria.
bertolaso meloni rom 6
Alle 10 meno un quarto siamo a Montagnola. Alcuni simpatizzanti cercano il seggio al mercato, altezza via Pico della Mirandola, come da elenco, ma non lo trovano. «È a San Paolo, ma i riferimenti non sono chiari e ci siamo confuse», dicono due signore che tornano dall’altra parte della Colombo. Al seggio di via Da Vinci, quattro persone prima di noi, ci chiedono il documento, voto sotto gli occhi di tutti, gentilezza. In piazza Testaccio: «È residente?».
bertolaso meloni rom 10
Rispondiamo semplicemente di sì e votiamo, sempre sotto gli occhi indiscreti, mentre si spacchettano le magliette con lo slogan «Roma sei tu. Bertolaso sindaco»; chiedono di firmare la scheda. C’è gente alla postazione di largo Goldoni: documento e ci fanno accomodare seduti, il voto qui è riservato. Alle 12.30 arriva Berlusconi poco dopo Bertolaso, sorrisi e strette di mano ai romani, i flash immortalano la coppia.
Ci sono anche Brunetta, Polverini e Gasparri. Tre persone noi compresi in largo Argentina, i ragazzi al gazebo ci chiedono il documento, c’è il coordinatore degli enti locali di FI Marcello Fiori. Copione simile in via della Magliana, via Boccea, Conca d’Oro (visitato da Berlusconi e Bertolaso) e Colli Portuensi.
bertolaso meloni
A piazza Euclide ci riconoscono ma votiamo ugualmente, senza documento, ci chiedono solo se siamo residenti, diciamo di sì e ci danno la scheda spiegandoci come fare ad esprimere le preferenze, poi ci chiedono di lasciare eventualmente un riferimento. «Come sta andando il voto? Oltre 200 persone fino alle 15, a Casaletto 800 votanti e più», risponde Maria Beatrice Baldini Romani, candidata in Municipio II. Anche qui, blitz di Renato Brunetta. Votiamo pure in piazza Verbano e piazza Melozzo da Forlì.
bertolaso spesa al supermercato da OGGI
In piazza Mazzini alle 15.30 siamo solo noi, ci chiedono il documento, scusandosi «è solo per la residenza», e ci leggono testualmente la scheda. Buona l’affluenza a piazza Bologna, viale Europa, viale Marconi, via Cassia e via Ojetti. Voto, sempre sulla stessa linea, anche in via Tiburtina, via degli Olivi, Ponte Milvio e circonvallazione Ostiense. A piazza Cola di Rienzo dopo l’orario di chiusura previsto alle 18.
SILVIO BERLUSCONI E GUIDO BERTOLASO FOTO LAPRESSE
E Bertolaso snocciola le stime di affluenza a fine giornata: «29-31.000 persone. Una partecipazione oltre ogni aspettativa già per il primo giorno, tanto che alcuni seggi hanno dovuto chiudere anticipatamente avendo terminato le schede». Forse troppe. Facendo un calcolo, 30 mila votanti distribuiti in poco meno di 10 ore su 70 gazebo fanno una media di un voto ogni minuto e venti...