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    SAN RAFFAELE, ESPLODE LA BOMBA - L’OSPEDALE LAZIALE Dà L’ULTIMATUM: “CHIUDIAMO IL 31 DICEMBRE” - IL PRESIDENTE TRIVELLI DOVEVA INCONTRARE BONDI, MA NON SE N'È FATTO NULLA - QUINDI LA DECISIONE DI CHIUDERE TUTTE E 13 LE STRUTTURE ENTRO 10 GIORNI - QUASI 3000 POSTI LETTO IN MENO E 5000 LAVORATORI DISOCCUPATI - POCHE RIGHE IN UN TELEGRAMMA AI PREFETTI DI ROMA, LATINA, FROSINONE E VITERBO - UNA CATASTROFE ANNUNCIATA VISTO CHE LA REGIONE NON PAGA DA OLTRE UN ANNO - DUE GLI SCENARI POSSIBILI: IL SEQUESTRO O POSTI LETTO ALTERNATIVI…


     
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    Viviana Bianchi per http://affaritaliani.libero.it/

    E' definitivo, il gruppo San Raffaele dal 31 dicembre chiuderà tutte le strutture cessando ogni attività e prestazione. Vale a dire che la Regione avrà quasi 3000 posti letto in meno e circa 5000 persone che rimarranno senza lavoro. Una decisione da brivido ma obbligata, fanno sapere dalla società che nel pomeriggio ha inviato un telegramma ufficiale con la comunicazione ai prefetti delle province coinvolte, Roma, Latina, Frosinone e Viterbo.

    SAN RAFFAELE il Presidente Carlo Trivelli il Direttore Generale Alberto Bertolini e il Direttore Medico Aziendale Natale SantucciSAN RAFFAELE il Presidente Carlo Trivelli il Direttore Generale Alberto Bertolini e il Direttore Medico Aziendale Natale Santucci

    Intanto, Carlo Trivelli, presidente del Gruppo, è andato in Procura per mettere al corrente della situazione i magistrati e non incorrere nella denuncia di interruzione di pubblico servizio. E' l'impossibilità materiale di garantire l'assistenza, la mancanza di medicinali e presidi sanitari, servizi, lamentata per altro in innumerevoli occasioni, ad aver determinato l'attuale situazione. A questo punto, se le cose rimanessero così, sarebbero due gli scenari possibili: o si procederà al sequestro della struttura, ma ciò vorrebbe dire che saranno le Asl ad assumersi l'onere di fornire l'assistenza; oppure si dovrà provvedere a fornire posti letto sostitutivi.

    san raffaele romasan raffaele roma

    A partire dall'ultimo giorno dell'anno, quindi, cesseranno le attività tutti i presidi: Irccs San Raffaele Pisana, San Raffaele Portuense, San Raffaele Flaminia, San Raffaele Trevignano, San Raffaele Sabaudia, San Raffaele Termini, Metamedica, MR3000, San Raffaele Tuscolana, Cassino, Viterbo, Montecompatri e Rocca di Papa. Tradotto in numeri per la regione Lazio vorrà dire 2098 posti letto totali in meno di: riabilitazione neuromotoria, cardiologica, respiratoria, malattie neurodegenerative (Parkinson, SLA), disabilità dell'età evolutiva, malattie psichiatriche, RSA, Hospice sia residenziale che domiciliare, stati vegetativi. Inoltre ci saranno 2074 lavoratori a piede libero più altri 3000 circa impiegati nelle ditte appaltatrici dei servizi.

    ENRICO BONDI jpegENRICO BONDI jpeg

    Nel pomeriggio del 21 dicembre il Commissario Enrico Bondi avrebbe dovuto tenere un incontro, presso la Prefettura di Roma, con il presidente Trivelli, ma "non è stato comunicato alcunché", fanno sapere dal San Raffaele. Capire che ci sarebbero state delle conseguenze non era difficile. "Un gesto irresponsabile", hanno commentato i dirigenti perché a risentirne inevitabilmente saranno i pazienti e i lavoratori delle 13 strutture del gruppo: non verranno più forniti nemmeno i medicinali.

    RENATA POLVERINIRENATA POLVERINI

    "Il commissario Bondi dovrà assumersi la responsabilità, di fronte a lavoratori e pazienti, di questa catastrofe sociale" ha commentato Trivelli. Una tragedia annunciata visto che i problemi vanno avanti da mesi perché da oltre un anno la Regione Lazio ha smesso di pagare e la proprietà non è più in grado di sostenere i costi. Una bomba ad orologeria che inevitabilmente sarebbe esplosa prima o poi senza far nulla e così è stato. Il countdown è partito e anche la protesta: in centocinquanta, tra cui anche alcuni disabili, stanno già bloccando via della Pisana all'altezza dell'ospedale San Raffaele per protesta. Il traffico è in tilt e la sanità rischia di fare la stessa fine senza una decisione.

     

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