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    SANCHEZ, E’ FINITA LA “FIESTA” – IN SPAGNA EXPLOIT DEL PARTITO DI ESTREMA DESTRA “SE ACABÓ LA FIESTA” (E’ FINITA LA FESTA) CHE ELEGGE TRE EURODEPUTATI – LA FORMAZIONE RIVALE DI VOX E’ GUIDATA DALL’INFLUENCER ANTISISTEMA ALVISE PÉREZ CHE HA MINACCIATO IL PREMIER PEDRO SÁNCHEZ PROMETTENDOGLI DI MANDARLO PRESTO IN PRIGIONE - SENZA UN MANIFESTO E UNA CAMPAGNA ELETTORALE MA CON 2 MILIONI DI FOLLOWER SUI SOCIAL OTTIENE OLTRE 800MILA VOTI...


     
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    Benedetta Perilli per la Repubblica - Estratti

     

     

    ALVISE PEREZ SE ACABÓ LA FIESTA ALVISE PEREZ SE ACABÓ LA FIESTA

    Antieuropeista, anticorruzione, antisistema e liberale. Si definisce così la formazione politica di estrema destra “Se acabó la fiesta” (Salf), ovvero “È finita la festa”, il fenomeno politico nato nel 2024 e guidato dall’influencer da due milioni di follower, particolarmente attivo su Telegram, Alvise Pérez, che al suo debutto elettorale ha registrato un vero exploit dal voto alle europee in Spagna.

     

     

    Prima vicino a Vox, poi suo rivale, il 34enne ha ottenuto più di 800mila voti (il 4,59 per cento) e tre seggi nel Parlamento europeo (l’ex fenomeno politico spagnolo Podemos ne prende due) andando a rosicchiare voti al concorrente di ultradestra Santiago Abascal che ottiene sei seggi con il 9,62 per cento delle preferenze. I tre eurodeputati Salf, ha subito promesso Pérez, "doneranno il 100% del loro stipendio pubblico", mettendolo a sorteggio tra i follower.

     

     

     

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    "Senza risorse e con la totale disistima di tutti i partiti, media e governi, fra insulti, diffamazioni quotidiane, abbiamo ottenuto che con un pugno di spagnoli liberi otteniamo risultati storici in Europa", ha commentato Pérez durante la conferenza stampa in una discoteca del quartiere residenziale di Chamberí, a Madrid, nella quale ha minacciato il premier Pedro Sánchez promettendogli di mandarlo presto in prigione.

     

    Gli scoiattoli

    Ricordando come i giornali spagnoli abbiano ignorato il suo partito mentre quelli internazionali, dalla Cnn a Le Monde “li abbiano visti arrivare”, l’agitatore social ora trionfatore all’Europarlamento aveva convocato promettendo loro t-shirt e cappellini i suoi seguaci che chiama scoiattoli, “ardillas” (questo il simbolo con maschera di Anonymous del partito) che come i roditori sostengono Salf inviando materiali per condurre crociate anticorruzione spesso fonte di numerose querele.

    SE ACABÓ LA FIESTA SE ACABÓ LA FIESTA

     

     

    Tra queste anche quella di Ainhoa Sánchez, figlia del premier spagnolo Pedro Sánchez, alla quale Pérez aveva dedicato una campagna su Telegram diffondendo il suo volto con illazioni sui costi della sua istruzione privata.

     

     

    “Se acabò la fiesta” si ispira a Javier Milei promettendo di "distruggere la partitocrazia", di "mettere a sorteggio" gli stipendi degli eurodeputati, "deportare in massa gli immigrati illegali", di combattere i “pederasti” e, guardando al salvadoregno Nayib Bukele, di "aprire un carcere per mafiosi, clandestini e politici corrotti" ma non ha mai presentato un programma o un manifesto, così come non ha mai realizzato una vera campagna elettorale. Soltanto una intensa e populista attività sui social.

     

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    Un populismo però che parte dalla Spagna, in particolare dal Sud, e dal malcontento per il narcotraffico che arriva dallo Stretto di Gibilterra e dall’immigrazione e dal tentativo di rispondere al malessere delle classi popolari con una promessa di rivalsa e di garanzia della sicurezza. A sceglierlo, con un voto di protesta, sono stati soprattutto i giovani e lui ha promesso nel post-voto: “La Spagna è diventata la festa dei criminali, ma ora la festa è finita”.

     

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