• Dagospia

    SANGUE, COCA, TORTURE ED EROINA: I BOSCHI DELLO SPACCIO IN LOMBARDIA SONO TERRA DI NESSUNO – LE BANDE DI GIOVANI MAROCCHINI SI SONO IMPOSSESSATE DEI PARCHI RENDENDOLI DEI “SUPERMERCATI” DELLA DROGA - CON I SOLDI CHE INCASSANO, LE GANG DI MAROCCHINI COMPRANO PISTOLE E FUCILI DA GUERRA - LA PROCURA DI BUSTO ARSIZIO INDAGA: NELL'ULTIMO BLITZ 26 LE PERSONE ARRESTATE...


     
    Guarda la fotogallery (V.M. 18)

    Estratto dell’articolo di Andrea Camurani e Andrea Galli per www.corriere.it

     

    EX BOSCHETTO DELLA DROGA A ROGOREDO EX BOSCHETTO DELLA DROGA A ROGOREDO

    Sangue e coca, torture ed eroina, dai banchi di scuola ai boschi della droga. Nella progressione delle inchieste della giovane e produttiva Procura di Busto Arsizio — l’ultimo fascicolo è stato coordinato dal sostituto Susanna Molteni, 26 le misure cautelari — sull’infinito spaccio marocchino, gli indagati che han parlato nelle intercettazioni senza ricorrere a codici segreti, hanno confermato il punto di partenza.

     

    droga nascosta nel bosco droga nascosta nel bosco

    Ovvero la povera regione di Béni Mellal-Khénifra, lo scorso maggio visitata dal Corriere sulle tracce dei pusher, gli esordienti e prima di loro quelli antichi, i predecessori già pieni di soldi avendo aperto negozi, macellerie, attività da tassisti, imprese edili; soprattutto c’è il fatto che gli spacciatori si conoscono fin da quando sono piccoli, nati nei medesimi quartieri e anche palazzi, insieme dai tempi delle partite di calcio sulla terra dura.  […]

     

    boschetto droga boschetto droga

    Era proprio della zona di Béni Mellal-Khénifra, nel centro del Marocco, luogo d’enorme bellezza e insieme d’arretratezza sociale — l’ossessivo dominio della legge coranica su ogni aspetto dell’esistenza a cominciare dalle donne sottomesse ai mariti — il 24enne torturato a morte, giudicato dal capo colpevole:  colpevole d’aver rubato alla stessa propria banda 30mila euro tra droga e denaro, forse con l’idea sacrilega di aprirsi un giro suo; il cadavere, rinvenuto in data 22 maggio 2022 ai bordi della strada statale 336 tra Piemonte e Lombardia, aveva innescato le indagini condotte con metodo dalla squadra Mobile della questura di Varese, anche se Varese non è più l’unica geografia.

     

    boschetto droga boschetto droga

    Nel senso che i marocchini, in prevalenza tra i 20 e i 30 anni d’età, negli ultimi tempi originari di Oued Zem, una polverosa cittadina dove su un totale di 90mila abitanti un terzo è nato dopo il 2008, si sono estesi al Lodigiano, al Comasco, al Lecchese, al Piemonte… Ovunque. Logiche di mercato: le bande seguono le richieste quotidiane degli italiani tossicodipendenti, occupano spazi liberi, sfruttano il disinteresse dei grossi marchi criminali per lo spaccio al dettaglio, le cosche calabresi e le gang albanesi che lasciano fare.

     

    BOSCO DELLA DROGA A MARNATE 2 BOSCO DELLA DROGA A MARNATE 2

    È convinzione di chi indaga l’esistenza del concreto pericolo di una strage includendo il coinvolgimento di civili: troppa facile ferocia, troppe armi potenti. Il classico incidente che ricorrerebbe puntuale generando la sveglia per i politici nazionali; politici i quali, salvo rari casi (il sottosegretario leghista Nicola Molteni quantomeno è venuto a vedere), se ne fregano.

     

    […]  Logiche di mercato: le bande seguono le richieste quotidiane degli italiani tossicodipendenti, occupano spazi liberi, sfruttano il disinteresse dei grossi marchi criminali per lo spaccio al dettaglio, le cosche calabresi e le gang albanesi che lasciano fare. È convinzione di chi indaga l’esistenza del concreto pericolo di una strage includendo il coinvolgimento di civili: troppa facile ferocia, troppe armi potenti. […]

     

    BOSCO DELLA DROGA A MARNATE BOSCO DELLA DROGA A MARNATE

    Era successo all’inizio con l’ex bosco di Rogoredo, succede con questi nuovi boschi. Nulla di inedito. Al netto beninteso dei molteplici sforzi della Procura retta da Carlo Nocerino per chiudere covi e sgominare reti, della regia del prefetto, delle azioni di agenti e carabinieri che giocoforza sottraggono personale e risorse ad altre priorità del territorio, inutile prendersi in giro.

     

    Ora, l’esponenziale aumento della strutturazione delinquenziale dei gruppi forse rende ormai ineludibile il governo centrale dei fascicoli da parte della Dda, la Direzione distrettuale antimafia: del resto il longevo tempo di attività, i guadagni massicci, la facilità di procurarsi pistole e kalashnikov, le molteplici faide, ecco, dimostrano la necessità dei massimi strumenti possibili da utilizzare. Prima, si diceva, che sia tardi. Ma non lo sarà già?

    cocaina 2 cocaina 2

     

    Cadaveri su cadaveri. Almeno qui intendendo quelli rinvenuti (altri giacciono di sicuro dimenticati nei boschi): dell’alba la scoperta d’un altro corpo. Mistero a Cornaredo, nel Milanese. Le prime risultanze dei carabinieri: uomo, identità ignota, forse un nordafricano, colpito a volto e gambe, anzi massacrato; senza scarpe; ucciso altrove e trasferito lì, sulla strada provinciale 162; buttato come immondizia.

    droga e spacciatori 4 droga e spacciatori 4

    Guarda la fotogallery (V.M. 18)


    ultimi Dagoreport