Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”
CONTE DI MAIO SALVINI
Se l’esecutivo italiano non cambiasse la legge di Bilancio (…) la reazione europea consisterebbe (…) nel sottoporre l’Italia alla procedura d’infrazione. (…) in una prima fase si costituisce un fondo infruttifero nel quale versare una multa che ammonta tra lo 0,2 per cento e lo 0,5 per cento del Pil. (…) Se poi si persiste nel non sistemare i conti, viene comminata un’ammenda pari alla cifra bloccata nel fondo.
jean claude juncker
Ed è proprio in questa fase che si è inserito il “baco” delle procedure. In tutti i regolamenti, infatti, non è prevista alcuna clausola nel caso in cui il Paese sottoposto a quella procedura opponga un rifiuto. (...) Non esistono meccanismi coercitivi, di “enforcement”, in grado di obbligare uno degli Stati membri dell’Ue a rispettare quei provvedimenti. Non esiste, ovviamente, nemmeno la possibilità di “espellere” un membro dall’Unione né dalla moneta unica. (…)
SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA tria conte di maio salvini casalino GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI
TRIA E MOSCOVICI jean claude juncker jean claude juncker MOSCOVICI E DOMBROVSKIS BOCCIANO LA MANOVRA ITALIANA
LA LETTERA IN RISPOSTA A MOSCOVICI DI TRIA