angela merkel e giuseppe conte by osho
1 – MACCHÉ AIUTI PODEROSI LE AZIENDE TEDESCHE HANNO RICEVUTO IL TRIPLO
Gian Maria De Francesco per “il Giornale”
Per fronteggiare la crisi generata dalla pandemia il governo tedesco di Angela Merkel ha erogato negli ultimi 7 mesi circa 284 miliardi di euro a sostegno di lavoratori, imprese, scuola, trasporti e sanità. si tratta di un valore più che triplo dei 90 miliardi spesi dall'Italia durante l'emergenza.
angela merkel incazzata
È quanto ha sottolineato la Cgia di Mestre, basandosi sui dati del think tank Bruegel. Il governo Conte, in particolare, ha stanziato meno risorse rispetto al Regno Unito, che (201 miliardi di euro), alla Francia (110 miliardi), ma più della Spagna (46 miliardi). I valori assoluti sono poco indicativi se non confrontati con il Pil: la Germania ha assunto impegni per l'8,3% del prodotto 2019, la Gran Bretagna per l'8%, l'Italia per il 5%, la Francia per il 4,6 e la Spagna per il 3,7 per cento.
giuseppe conte meme
I Paesi più generosi sono quelli che non hanno problemi di bilancio pubblico. I conti in ordine hanno consentito a Merkel & C. di spendere 194 miliardi in più dell'Italia. Nel dettaglio Berlino ha destinato 100 miliardi di euro all'acquisto di partecipazioni di società in crisi (6 miliardi sono andati a Lufthansa), 18 miliardi alle micro pmi e 25 miliardi sono stati erogati alle aziende che hanno subito un calo dei ricavi di oltre il 60 per cento.
ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE
Ed è proprio su questo tasto che batte la Cgia ricordando che alle pmi finora sono stati destinati più di 25 miliardi (includendo il dl Ristori) ma spesso sotto forma di indennizzi, mentre andrebbero rimborsati anche i costi fissi incomprimibili durante il lockdown, aiuto ammissibile dalla Commissione.
«È vero che avendo un debito pubblico molto elevato queste misure possiamo finanziarle solo in deficit, ma meritavamo, da parte del nostro esecutivo, molte più attenzioni, soprattutto in termini di investimenti», ha chiosato il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo.
giuseppe conte angela merkel
Il pensiero corre così ai 209 miliardi del Recovery Plan e ai 36 miliardi del Mes che rappresentano l'ultima occasione per l'Italia di rimettersi in carreggiata dimostrando affidabilità nella gestione dell'enorme debito pubblico.
«I governi devono fare il miglior uso delle risorse pubbliche, investendo dove il settore privato da solo non basta: cose come caricare le infrastrutture di ricarica per auto elettriche o l'innovazione nei microchip», ha detto Vestager venerdì aggiungendo che «è fondamentale che le norme sulla concorrenza e sugli aiuti di Stato continuino a fare la loro parte».
ANGELA MERKEL EMMANUEL MACRON
I rimborsi Irap e gli indennizzi del dl Ristori dovrebbero essere esclusi dal montante degli aiuti ammissibili per le imprese, agevolando la ripartenza. Ma poi? Bisogna «evitare la sovracompensazione delle società; garantire che il denaro pubblico non escluda la spesa privata», ha concluso.
L'Italia si trova in una posizione difficile: ha un debito pubblico che veleggia oltre il 158% e non ha un'idea chiara su quali investimenti incentivare per sfruttare appieno le risorse comunitarie. E finora ha rifiutato i 37 miliardi del Mes sanitario che avrebbero potuto sbloccare investimenti in altri settori. Il rischio che si debba rendere conto del Sussidistan messo in piedi dal governo è alto.
IGNAZIO VISCO
Ecco perché il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, alla Giornata del Risparmio ha sottolineato che «non si può prescindere da uno sforzo notevole, ma alla portata del Paese, per accrescere l'innovazione e la capacità produttiva». L'alternativa è diventare l'ultima ruota del carro in Europa e nel mondo.
2 – COSÌ FUNZIONANO I RISTORI ALL’ESTERO
F. Bussotti, C. Marconi e F. Pierantozzi per “il Messaggero”
Giuseppe Conte Angela Merkel al castello di Meseberg
L'emergenza Covid spinge i governi di tutta Europa a intervenire in sostegno delle famiglie e delle imprese colpite dalle misure varate per contenere il contagio. Ingenti le risorse messe in campo in particolare per risarcire le attività commerciali e le aziende più danneggiate dai lockdown che progressivamente vengono imposti un po' ovunque per fermare la seconda ondata della pandemia.
I fondi pubblici stanziati a favore delle aziende sono ingenti: in Germania sono pronti 10 miliardi che serviranno per risarcire i ricavi persi dalle imprese con percentuali che arrivano fino al 75% degli incassi registrati in un mese lo scorso anno a novembre per le società più piccole.
EMMANUEL MACRON CON LA MASCHERINA
La Francia ha varato crediti di imposte per i proprietari dei negozi, moratorie sui prestiti ed esonero totale delle imposte per le aziende con meno di 50 dipendenti. In Gran Bretagna prestiti coperti all'80% dallo Stato e pagamento dell'80% del salario ai lavoratori.
FRANCIA: Esonero totale delle tasse per le società più piccole
Il governo francese aumenta le misure di sostegno per le pmi, con un nuovo fondo di solidarietà da 6 miliardi. L'aiuto è un credito d'imposta che verrà attribuito ai proprietari di negozi e attività commerciali - uno dei settori più colpiti - in cambio di una diminuzione o di una sospensione degli affitti.
angela merkel in versione madre della patria
Concessa anche la possibilità di una nuova moratoria (fino al 2022) per il rimborso di prestiti. In tutto si considera che dovrebbero essere almeno 1,6 milioni le imprese che beneficeranno degli aiuti. Esonero totale dalle imposte, infine, per tutte le aziende con meno di 50 dipendenti che hanno subito una chiusura amministrativa.
GERMANIA: Pronti dieci miliardi di fondi pubblici
Con la nuova stretta decisa mercoledì per contrastare il coronavirus, il governo tedesco ha stanziato fino a dieci miliardi di risarcimenti alle aziende e le categorie colpite per riequilibrare i danni della chiusura decisa col lockdown light per tutto il mese di novembre.
Le imprese con meno di 50 dipendenti riceveranno fino al 75% del fatturato registrato in un mese nel 2019. Per quelle di dimensioni maggiori i ristori saranno del 70%, mentre i grandi gruppi avranno una quota più bassa nel rispetto delle norme Ue sulla concorrenza. Per le imprese che hanno già avuto aiuti dello Stato, come la cassa integrazione, questi verranno detratti dagli indennizzi. Fra le categorie aiutate ristoranti, palestre, cinema e teatri.
angela merkel boris johnson 2
REGNO UNITO: Stipendio coperto all'80% per i lavoratori colpiti
Il governo britannico ha previsto la copertura dell'80% dello stipendio fino a 2500 sterline per i lavoratori colpiti, poi sceso al 60% fino a 1875 sterline al mese. Uno schema che scadeva proprio ieri e che è stato esteso fino al 2 dicembre. Per i più giovani sono previsti sostegni per apprendistati e assunzioni.
Alle imprese con un fatturato inferiore ai 45 milioni di sterline sono stati concessi prestiti fino a 5 milioni senza interessi per 12 mesi, con il governo che copre fino all'80%. Per i più piccoli c'è la possibilità di richiedere prestiti fino a 50mila sterline o al 25% del fatturato. Per chi è costretto a chiudere, ci sono prestiti tra i 1500 e i 1000 pounds ogni tre settimane.