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    SAPETE QUANTO PRESE ALLA MATURITÀ IL MINISTRO BIANCHI? MENO DELLA AZZOLINA - L’ATTUALE TITOLARE DELL’ISTRUZIONE USCÌ DAL LICEO CON 56/60, IL MASSIMO DEI VOTI INVECE (100/100) PER LA GRILLINA ABBONATA ALLE GAFFE - BENE ANCHE DI MAIO, TRA I PEGGIORI CI SONO SALVINI (48/60) E FICO (40/60), OLTRE A CALENDA BOCCIATO - LA DUCETTA MELONI AVEVA LA MEDIA DEL 9, MA 7 IN CONDOTTA PERCHÉ…


     
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    Da www.corriere.it

     

    Patrizio Bianchi: 56/60

    patrizio bianchi 5 patrizio bianchi 5

    56/60: è con questo punteggio di fascia alta, anche se non con il massimo dei voti, che il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi fu congedato dal suo liceo scientifico alla Maturità. Lo ha raccontato lui stesso a Skuola.net: «In ginnastica sono andato sempre molto male, ma ero un grande appassionato di storia. Poi ho fatto scienze politiche e in seguito economia».

     

    Bianchi è stato a lungo docente universitario di Economia e poi anche rettore dell’Università di Ferrara dal 2004 al 2010 e successivamente per dieci anni assessore all’Istruzione della Regione Emilia Romagna. Prima di essere scelto da Draghi come ministro dell’Istruzione era stato a capo della task force per la ripartenza delle scuole voluta dal governo Conte.

     

    MARIO DRAGHI PATRIZIO BIANCHI MARIO DRAGHI PATRIZIO BIANCHI

    «Durante l’estate della maturità con i miei amici abbiamo fatto moltissime cose, tra cui attività di volontariato», ha raccontato Bianchi, che ha poi suggerito ai giovani di fare la stessa cosa perché «la bellezza della vita è donarsi agli altri». Il ministro ha anche suggerito ai ragazzi di «prendersi un momento per abbracciarsi e festeggiare con i propri compagni», finita la maturità.

     

    Lucia Azzolina: 100/100 e menzione (e due lauree)

    L’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, 38 anni, ha frequentato il liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Floridia (Siracusa) sua città natale dove si è diplomata con 100/100 e menzione d’onore.

    LUCIA AZZOLINA LUCIA AZZOLINA

     

    Ha due lauree, in Filosofia e Giurisprudenza. Ha insegnato storia e filosofia nei licei di Sarzana e La Spezia e successivamente a Biella, nel 2019 ha superato il concorso per dirigente scolastico ma non è mai stata preside perché nel frattempo era già stata eletta alla Camera con il M5S.

     

    MARIO DRAGHI NELLA SQUADRA DEL LICEO MARIO DRAGHI NELLA SQUADRA DEL LICEO

    Mario Draghi

    Sul curriculum scolastico del premier Mario Draghi si sono scritti dei romanzi: il liceo classico dai gesuiti - il Massimiliano Massimo di Roma - dove in quegli anni studiavano anche Luigi Abete, Luca Cordero di Montezemolo, Giancarlo Magalli (qui la sua intervista pubblicata sul Corriere), la laurea alla Sapienza con Federico Caffè, il dottorato al Mit con il Nobel Modigliani.

     

    giuseppe conte a dimartedi giuseppe conte a dimartedi

    Giuseppe Conte: 60/60

    L’ex premier Giuseppe Conte ha studiato al liceo classico Pietro Giannone a San Marco in Lamis agli inizi degli anni Ottanta. Voto da secchione: 60/60. Professore ordinario di diritto privato, il 19 aprile scorso è tornato a fare lezione all’Università di Firenze dopo il lungo intervallo da presidente del Consiglio.

     

    Giorgia Meloni, media del 9 ma 7 in condotta

    La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è insieme a Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana quel che resta dell’opposizione al governo Draghi. Che tipo di studentessa eri?, le hanno chiesto in un'intervista. «Da ultimo banco: 7 in condotta e media del 9», risponde sulla piattaforma Skuola.net.

     

    GIORGIA MELONI GIORGIA MELONI

    Meloni si è raccontata così: «Ero sicuramente una che andava bene a scuola ed ero già impegnata politicamente. Organizzavo parecchie proteste studentesche, tra l’altro a destra e quindi non ero proprio amatissima dai professori. Sapevo che non potevo permettermi di andare male». E infatti si è diplomata in lingue con 60/sessantesimi presso l’ex istituto tecnico professionale Amerigo Vespucci di Roma.

     

    Matteo Salvini: 48/60

    «Se potessi tornerei agli anni del Manzoni a Milano, con i miei italiano e latino allo scritto, greco e storia all’orale, e un 48 finale»: così l’ex ministro dell’Interno ed ex vicepremier Matteo Salvini.

     

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    Anche Salvini, però, nei beati anni del liceo ha avuto qualche problema con la condotta: così ha raccontato, almeno, qualche tempo fa una sua ex compagna di scuola, Maria Luisa Godino, avvocato: «Aveva 7 in condotta – ha detto a Il Giornale -. Il voto in condotta, un piccolo neo, era dovuto al fatto che non le mandava a dire e spesso aveva qualcosa da ribattere anche agli insegnanti. Che se lo legavano al dito».

     

    Dopo il diploma di maturità, Salvini si iscrive al corso di laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Milano, per poi passare a Scienze Storiche e fermandosi infine a cinque esami dalla laurea.

     

    ROBERTO FICO ROBERTO FICO

    Roberto Fico, presidente della Camera: 40/60

    «Ho preso 40 alla maturità. Ma al di la del voto, di cui poi fui contento, la cosa importante di quell’esame è che è la struttura di quello che vuoi fare nella vita». Lo confessa il presidente della Camera Roberto Fico in un’intervista a Skuola.net, in cui ricorda la sua notte prima degli esami di maturità.

     

    «Ero a casa, in camera mia con il mio migliore amico, e parlavamo dell’esame. Quella notte facemmo la `cartucciera´, con tutta una serie di temi. Ma non la usammo. Fu un gesto per sentirci più sicuri». E qui un consiglio ai maturandi: «Non bisogna copiare niente ma scrivere quello che si ha dentro».

     

    Virginia Raggi: 55/60

    VIRGINIA RAGGI VIRGINIA RAGGI

    La sindaca di Roma Virginia Raggi ha superato l’esame di maturità nel 1997. Aveva frequentato il liceo scientifico Newton a Roma e il suo voto è stato 55/60.

     

    Carlo Calenda bocciato al Mamiani

    I trascorsi scolastici dei politici sono spesso oggetto di polemiche infuocate nelle cronache. Tempo fa su Twitter si è scatenato un acceso dibattito in seguito a un post dello scrittore Christian Raimo che se la prendeva con il candidato sindaco di Roma Carlo Calenda per il suo passato scolastico assai poco brillante, accusandolo di essersi «comprato la promozione in un esamificio».

     

    CARLO CALENDA CARLO CALENDA

    L’ex ministro dello Sviluppo economico, che non ha mai fatto mistero dei suoi travagliati anni di scuola, si è risentito solo perché Raimo ha tirato in mezzo pure i suoi figli in quanto iscritti a una scuola privata. Durante la trasmissione radiofonica Un giorno da pecora, Calenda aveva raccontato: «Al Liceo Mamiani ho avuto prima due materie, poi quattro e poi sono stato bocciato in prima liceo. Contemporaneamente, in prima liceo, ho anche avuto una figlia e sono stato sbattuto fuori casa». Calenda si è poi laureato in Giurisprudenza alla Sapienza.

     

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    Gaetano Manfredi: 60/60

    L’ex ministro dell’Università Gaetano Manfredi, già rettore dell’Ateneo napoletano Federico II, ha frequentato il liceo classico Carducci di Nola dove si è diplomato con 60/60 prima di iscriversi a ingegneria. Attualmente è candidato sindaco di Napoli (sostenuto da PD-Leu -M5).

     

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    Luigi Di Maio: 100/100

    Ecco il racconto che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha fatto della sua maturità: «Ho sostenuto l’esame nel 2004, con un anno di anticipo rispetto ai canonici 18 anni, e portai una tesina sulla Scelta nella Storia, ovvero le grandi “sliding doors” che hanno spostato il normale corso degli eventi. L’elaborato scritto era, invece, un tema sull’Europa, sui suoi valori, mi pare di ricordare. La notte prima degli esami l’ho passata studiando. Ci tenevo troppo per andare a divertirmi. E la mattina dopo lo dimostrai: mi presentai all’esame, unico del Liceo Vittorio Imbriani di Pomigliano, con la giacca. Sotto portavo una semplice t-shirt, ma volevo riconoscere il massimo dell’importanza a quell’appuntamento. Ai professori che mi chiesero spiegazione per quel look risposi così: è per dare autorevolezza a questa occasione. I professori mostrarono di apprezzare: In realtà il commissario interno mi prese in giro. Mi disse che non mi avevano voluto dare 100/100 perché si erano sentiti oltraggiati dal mio comportamento. Io mi inalberai, ma il professore scoppiò a ridere e mi disse che era solo uno scherzo”. E 100/100 fu.

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