Fulvia Caprara per “la Stampa”
sotto il sole di riccione
La scommessa è di quelle temerarie.
Tornare a immergersi nel mondo di un cult, provando a ricreare, a distanza di 37 anni, quell' atmosfera, sospesa tra malinconia e spensieratezza, che rese Sapore di mare un classico capace di oltrepassare barriere generazionali, di creare filoni cinematografici, di diventare archetipo di un modo di vivere e di sentire.
Il primo luglio debutta su Netflix Sotto il sole di Riccione, basato su un soggetto di Enrico Vanzina e diretto da Niccolò Celaia e Antonio Usbergo (più noti come YouNuts!), registi affermati nell' industria musicale italiana per aver collaborato con Jovanotti, Marco Mengoni, Salmo, Gianna Nannini, Alessandra Amoroso, Giorgia e molti altri. Sull' onda delle musiche che Tommaso Paradiso ha realizzato in collaborazione con Matteo Cantaluppi, Vanzina, insieme a Caterina Salvatori e Ciro Zecca, ha ambientato, nel cuore della riviera romagnola, le avventure di un gruppo di ragazzi che si affacciano alla vita.
enrico vanzina foto di bacco
Nonostante tutto, certe estati della giovinezza, esattamente come quella messa in scena in Sapore di mare, conservano per sempre il gusto delle scelte cruciali, la memoria dei primi palpiti del cuore, il rimpianto del passato che non torna. Girato da Carlo Vanzina nell' 83, Sapore di mare proponeva un salto all' indietro, vent' anni prima, nel bel del mezzo del boom economico, in un' Italia allegra, dove tutti, anche se con diverse disponibilità finanziarie, potevano permettersi una vacanza. Un' epoca che oggi sembra lontanissima e a cui il Covid ha aggiunto addirittura una cornice che sa di preistoria.
Stavolta, al centro del racconto, ci sono Ciro (Cristiano Caccamo), aspirante cantante divenuto bagnino in seguito a un provino andato male, Marco (Saul Nanni), innamorato di Guenda (Fotinì Peluso) a cui non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi, Gualtiero (Andrea Roncato), ex-playboy a riposo, Vincenzo (Lorenzo Zurzolo), ragazzo non vedente, deciso a farsi nuovi amici.
Carlo e Enrico Vanzina
Il trait - d' union con il vecchio Sapore di mare è nel personaggio di sua madre, affidato a Isabella Ferrari che, nel primo film, era Selvaggia e qui è diventata una donna sempre in ansia, molto protettiva nei confronti del figlio: «Non è un seguito di Sapore di mare - ha dichiarato l' attrice -. Però mi piace pensare che lo sia. Stavolta interpreto la parte che era stata di Virna Lisi, finalmente mi danno il ruolo della vecchia. Per me una vera liberazione, oggi mi sento più serena. In tutto, sia sul set che nella vita».
sotto il sole di riccione isabella ferrari
Due anni fa, quando Sapore di mare era stato proiettato alla «Festa di Roma», Ferrari aveva ricordato il significato dell' esperienza: «Quel film cambiò la mia vita. Grazie a Vanzina ho intrapreso la carriera del cinema». Eppure, per molti anni, Ferrari aveva preso le distanze da quell' opera molto pop, da tanti critici sottovalutata: «Travolta dal successo, ho cercato di allontanarmi da Sapore di mare, ho fatto di tutto per tradire la mia immagine, avevo scoperto il cinema d' autore... È stata come una ribellione adolescenziale, ho compreso solo dopo quanto dovessi a Selvaggia e a Carlo che, per me, fu come un padre».
Frutto dell' accordo tra Mediaset e Netflix, prodotto da Lucky Red, Sotto il sole di Riccione è il secondo titolo con il marchio Vanzina destinato alla piattaforma.
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Come il primo, Natale a 5 stelle, firmato da Marco Risi (che ha portato a termine l' impresa dopo la scomparsa di Carlo Vanzina) sarà disponibile in 130 Paesi del mondo. Luoghi sparsi ovunque, dove, però, l' estate, la giovinezza, i sogni infranti e i primi innamoramenti, hanno sicuramente lo stesso sapore.
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